X-Men: 10 cose che non sai sui film della saga
Tra le più longeve nella storia del cinema, la saga degli X-Men presenta miriadi di curiosità che un vero fan non può non conoscere.
La saga degli X-Men, insieme a quella di Spider-Man, è una delle più longeve nella storia del cinema di supereroi. Cominciata nel 2000 con X-Men è arrivata nel 2020 al tredicesimo film, New Mutants. E altri sicuramente arriveranno. Prima però è utile volgere lo sguardo all’indietro e scoprire le dieci cose che un fan sfegatato della saga non può non sapere. Pronti?
1. Un altro Wolverine?
Hugh Jackman è un Wolverine perfetto. Difficilmente riusciremmo a immaginare un attore più adatto al ruolo. Eppure non è stata la prima scelta. Infatti, il ruolo di Wolverine era stato offerto a Russell Crowe (ma anche a Viggo Mortensen), il quale però dovette rifiutare a causa di altri impegni. È stato lo stesso Crowe a suggerire alla produzione Hugh Jackman. E mai suggerimento fu più azzeccato.
2. James Cameron e Kathryn Bigelow alle redini di X-Men
Già, molto prima che arrivasse Bryan Singer, Stan Lee e Chris Claremont (autore di molti dei fumetti di X-Men) avevano proposto un film basato sul team di mutanti a James Cameron e a Kathryn Bigelow. Il primo avrebbe dovuto produrre, la seconda dirigere. Bob Hoskins avrebbe dovuto interpretare Wolverine, mentre Angela Bassett Tempesta. Chissà come sarebbe stato.
3. Anche Robert Rodriguez avrebbe dovuto dirigere X-Men
Ma poi ha detto di no perché pensava che i film ad alto budget non fossero divertenti. Anche Bryan Singer aveva inizialmente rifiutato la regia per cambiare però idea dopo aver letto i fumetti. Non sappiamo come sarebbe stato un X-Men diretto da Robert Rodriguez. Di una cosa siamo sicuri: Danny Trejo avrebbe avuto una parte.
4. Un lungo processo di trucco
Durante le riprese del primo film, Rebecca Romijn passava ben nove ore al trucco per essere dipinta di blu ed entrare nei panni di Mystica. Per il sequel i truccatori sono riusciti a scendere a sei ore. Quando è toccato a Jennifer Lawrence in X-Men: First Class la seduta al trucco durava appena tre ore. Una passeggiata.
5. Sorprese in X-Men 2
Il grande colpo di scena del sequel di X-Men ha riguardato il personaggio di Jean che muore e mostra di poter resuscitare. Questa parte saliente del film è rimasta segreta a tutti gli attori, Famke Janssen (l’interprete di Jean) compresa, che ha scoperto della propria morte solo arrivata a metà delle riprese.
6. La prima scena dopo i titoli di coda
Ormai sono diventate un marchio di fabbrica dei film Marvel. Stiamo parlando delle scene dopo i titoli di coda, onnipresenti nel MCU. Ma non è stata la Marvel a inventarle. La prima scena dopo i titoli di coda nella storia del cinema supereroistico compare alla fine di X-Men: Conflitto finale, nel 2006, cioè due anni prima che Iron Man le rendesse legge.
7. Lady Gaga mutante
Il primo aprile del 2013 Bryan Singer twitta che Lady Gaga avrebbe fatto parte del cast di X-Men: Giorni di un futuro passato, sconvolgendo l’Internet e tutti i fan dei mutanti. Purtroppo per loro, però, si è trattato di un pesce d’aprile escogitato dal regista.
8. Superstar
Durante il casting del primo X-Men due superstar si sono fatte avanti per avere un ruolo. Si tratta di Michael Jackson e di Shaquille O’Neal (il quale avrebbe voluto interpretare l’Alfiere), i quali però dovettero rassegnarsi al fatto che non sarebbero comparsi nel film.
9. Artigli mortali
Conosciamo tutti gli artigli mortali di Wolverine con i quali affetta chiunque gli si pari davanti. Durante la produzione del primo film, sono stati usati veri artigli di metallo fino a un incidente che sarebbe potuto essere molto grave. Durante una scena di combattimento tra Hugh Jackman e la stuntwoman di Rebecca Romijn, l’attore ha ferito la donna, colpendole un braccio con gli artigli. Da quel momento in poi sono stati usati artigli finti.
10. Una prova nefasta
Tutti hanno amato Michael Fassbender e la sua prova come Magneto. Tutti tranne Fassbender stesso. L’attore ha fatto riferimento in particolare al lavoro in X-Men: Giorni di un futuro passato, criticando la propria performance. Perfezionista.