Arriva a Milano la retrospettiva dedicata a Xavier Dolan
L’enfant prodige canadese arriva nuovamente in Italia con una rassegna totalmente dedicata al suo cinema, UN GENIO A LAVORO: XAVIER DOLAN. La Cineteca meneghina ripropone dal 3 Agosto al 7 settembre, presso Spazio Oberdan, Fondazione Cineteca Italiana, una retrospettiva sul poliedrico e giovanissimo regista francese Xavier Dolan, giurista accanto a Guillermo del Toro e Jake Gyllenhaal della 68esimo Festival del Cinema di Cannes.
Xavier Dolan è sicuramente il caso più particolare che, in questo momento, il panorama internazionale del mondo cinematografico può offrire. Regista, sceneggiatore, attore, montatore e costumista, a venticinque anni ha già firmato cinque lungometraggi, tutti presentati sia a Cannes che a Venezia, già a lavoro per il suo sesto lavoro, The Death and Life of John F. Donovan, primo lungo in lingua inglese con produzione americana.
Paradossale sia come i lavori di questo ammirevole autore, ricchi di una maturità difficilmente trovabile in una personalità così giovane, non hanno ancora trovato il giusto spessore in Italia; infatti, unica opera uscita nelle sale italiane (tenendo a Roma una conferenza stampa) è l’ultimo lavoro: Mommy, capolavoro drammatico dove una delle tematiche principali del cinema di Dolan torna protagonista, ovvero il rapporto con la figura materna.
La Cineteca meneghina prova a colmare questa lacuna proponendo, dopo la passata rassegna a gennaio, in versione sottotitolata, tutte le opere del canadese, partendo proprio dall’esordio che vede un Dolan neanche ventenne già nei panni di regista, sceneggiatore ed attore, ispirandosi moltissimo ad eventi legati alla sua vita. Il film in questione è J’ai tué ma mère, seguito nel 2010 dal più onirico e disilluso Les Amours imaginaires, vera e propria introspezione sui drammi dell’amore giovanile. Solo un anno dopo Dolan torna con un film ancora più deciso e denso di crudezza, contraddistinto sempre da tematiche forti e problematiche sociali, come la storia del professore trentenne Laurence, in Laurence Anyways, che decide di cambiare il proprio sesso. Nel 2013 firma un thriller psicologico, Tom à la farme, vincitore del premio Fipresci nella categoria miglior film alla 70esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia.
Speranza vuole che queste rassegne spronino l’industria della distribuzione italiana a far occupare il giusto, e meritatissimo, posto a un regista di tale portata come Xavier Dolan, dando la possibilità a tutti di poter “usufruire” dei suoi capolavori.
Fonte: Fondazione Cineteca Italiana