Cannes 77 – Maria e la dura accusa contro Bernardo Bartolucci e il suo Ultimo Tango a Parigi

Il film uscirà in Francia il 19 giugno

In occasione del Festival di Cannes 2024, uno dei titoli che ha attirato l’attenzione sin dalla sua anteprima è Maria, il film di Jessica Palud che rivisita la vita tumultuosa di Maria Schneider. Presentato nella sezione Premiere del Festival, il film esplorerà la vita della giovane attrice, con particolare attenzione al suo coinvolgimento nel controverso film Ultimo tango a Parigi diretto da Bernardo Bertolucci.

Il film, presentato al Festival di Cannes 2024, racconta la spiacevole vicenda di Maria Schneider sul set di Ultimo tango a Parigi

Cannes Maria film - cinematographe.it

Maria Schneider, all’epoca appena ventenne e con poche esperienze cinematografiche alle spalle, fu scelta per il ruolo da protagonista accanto a Marlon Brando nel film che, pur essendo ammirato per le sue qualità artistiche, è stato oggetto di numerose critiche e controversie a causa di una scena di sesso esplicito.

Durante le riprese, la Schneider si trovò di fronte a una situazione estremamente difficile quando Bertolucci decise di aggiungere una scena di violenza sessuale non prevista nella sceneggiatura originale, coinvolgendo il burro come strumento. Questo evento segnò profondamente l’attrice, che si sentì umiliata e sconvolta dalla piega che il film aveva preso.

La reazione della Schneider alla scena in questione fu una dichiarazione di profondo sconcerto, poiché non era stata informata in anticipo di ciò che sarebbe successo sul set e questo episodio creò una frattura irreparabile tra l’attrice e il regista, e la Schneider decise di chiudere ogni dialogo con Bertolucci per il resto della sua vita, come visto nel film presentato al Festival di Cannes 2024.

Oggi, il film Maria porta nuovamente alla luce questa storia in anteprima al Festival di Cannes, con Matt Dillon che interpreta il ruolo di Brando e Anamaria Vartolomei quello della giovane Schneider. La regista Jessica Palud ha sottolineato l’importanza di portare questa storia sul grande schermo, evidenziando l’ambiente di Hollywood che circondava Marlon Brando e il tormento interiore di Maria Schneider.

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