Rainbow. Quale futuro per il cinema italiano? Le risposte e le proposte su tax credit, AI, cineturismo
Cosa ne sarà del cinema italiano? Il nostro report dal convengo "Le eccellenze italiane nell'industria globale dell'intrattenimento".
La Sala della Regina della Camera dei Deputati ha ospitato, il 12 febbraio 2025, il convengo dal titolo Le eccellenze italiane nell’industria globale dell’intrattenimento per valorizzare il ruolo dei produttori indipendenti nelle difesa e promozione del patrimonio culturale italiano a livello mondiale. Un aspetto da tenere sicuramente in considerazione. Aggiungendo anche l’impegno, da parte del Governo, di azioni a sostegno del settore dell’audiovisivo. L’incontro, aperto da Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei Deputati, ha visto partecipare e intervenire Giorgia Latini, Vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Giampaolo Letta, Vicepresidente e Amministratore Delegato di Medusa, Andrea Biondi, giornalista de Il Sole 24 Ore e l’attrice, produttrice e autrice Chiara Francini. Tra le altre dichiarazioni, sono stati ascoltati anche la senatrice Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura e Iginio Straffi, Fondatore e Presidente di Rainbow.
Tra dati e percentuali, a moderare l’incontro Niccolò Di Raimondo, consulente parlamentare. Il convegno verte da subito sul futuro del cinema italiano e sulle piccole realtà, come era Rainbow, che hanno avuto modo di crescere. Si è infatti ampiamente parlato della serie animata Winx Club, che festeggia i suoi 20 anni e che ha fatto parte del mondo dell’intrattenimento di giovani e giovanissimi, e capace quindi di mettere in evidenza le eccellenze del territorio. Tutti i presenti, a rappresentanza di istituzioni, si sono mostrati infatti uniti verso una direzione di sostegno, interesse e necessità per il settore dell’audiovisivo, con un vero e proprio “bisogno di alto livello“, per citare le testuali parole. Lucia Borgonzoni ha infatti dichiarato come nel mondo dell’audiovisivo si siano formate realtà e create occupazioni, sottolineando il ruolo delle film commission che investono sui propri territori. Ha poi assicurato circa le norme per evitare ciò che ha definito “una fatturazione a cascata“, una situazione da tenere sotto controllo, e accaduta soprattutto in passato.
Tra Intelligenza Artificiale e Tax Credit, la tutela della creatività dell’uomo sembra al primo posto
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Anche l’Intelligenza Artificiale è stata alla base del dibattito, come uno strumento da utilizzare con modalità che non ledano la creatività dell’uomo. A difesa quindi di attori, registi, sceneggiatori entrando anche nel mondo dei contratti. Si è infatti affermata l’esistenza di contratti dove attori e autori cedevano la propria immagine o i propri scritti, e il contratto in questione permetteva alla società di produzione di utilizzarli dal momento della firma fino ad anni successivi o addirittura fino a data da destinarsi. Per quanto riguarda le presenze nei cinema italiani, si sono forniti i dati di quest’estate, citando l’operazione Cinema Revolution, e affermando come l’importanza della sala sia stata sostenuta dal Governo e dal Parlamento. Tra i prodotti interamente italiani e che hanno fatto molto parlare di sé, è stato più volte citato Il fabbricante di lacrime, a dimostrazione di un solido rapporto tra editoria di narrazione e produzione. Per quanto, tra pubblico e critica, il film non sia stato equamente apprezzato, è stato descritto come simbolo e modello di un successo mondiale. Con il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, si è ribadito l’investimento nel settore dell’intrattenimento, parlando questa volta dei piccoli produttori.
“Ho inteso organizzare questo importante incontro per testimoniare e ribadire il grande impegno del nostro Governo, del Parlamento, delle Commissioni Cultura di Camera e Senato, e il mio personale, a sostegno del settore audiovisivo italiano“, ha dichiarato Giorgia Latini, Vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati , “La Lega, con il sottosegretario Borgonzoni, ha mostrato concretamente questo forte impegno, riconfermando nella legge di bilancio la misura del tax credit fino al quaranta per cento per supportare questo settore, i tre milioni per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e dell’audiovisivo, l’aumento dal quindici al trenta per cento dei fondi per il sostegno dell’audiovisivo“. Citata quindi anche la controversa legge sul tax credit che, con i recenti cambiamenti, era assodato potesse creare non pochi problemi alle piccole e medie imprese o ai produttori indipendenti.
“Quando ero assessore in Regione Marche“, ha continuato Giorgia Latini, “abbiamo stanziato sedici milioni di euro per il cinema, dimostrando che è una nuova forma di vita oltre che un’arte. Sono quanto mai convinta che le eccellenze rappresentate dai produttori indipendenti italiani costituiscano un potente volano sia per il settore economico sia ovviamente per quello culturale. E tutto ciò ha riflessi positivi per l’intera società italiana, peraltro in un momento storico nel quale servono esempi virtuosi, come, per esempio, quello incarnato dal Presidente e Fondatore del gruppo Rainbow, l’amico Iginio Straffi, che partendo dalla nostra comune regione, le Marche, è arrivato ad essere un punto di riferimento a livello internazionale”. Al centro del dibattito era quindi sicuramente la Rainbow, un esempio che dà speranza. Un sogno nato 30 anni fa da una passione, quella per i fumetti. La Rainbow ha infatti poi raccolto nel tempo miliardi di visualizzazioni, con Winx Club trasmesso in tutto il mondo. E la Rainbow era proprio nata come produzione indipendente, acquisendo poi la Colorado Film nel 2017.
“Il cinema è una risorsa economica e culturale che deve essere tutelata e promossa. Le politiche di investimento, i fondi per la formazione e i crediti d’imposta sono strumenti che permettono al settore di crescere, di contribuire all’economia e di proteggere la nostra identità culturale“, ha affermato Iginio Straffi. “La stabilità è fondamentale, anche e soprattutto in un settore come quello del cinema, che è soggetto a cambiamenti rapidi e alle dinamiche del mercato globale. Per quanto riguarda invece l’animazione, ricordiamo sempre che il ciclo produttivo di questo tipo di contenuto è di almeno tre anni e di almeno due per una serie live action. La stabilità di cui abbiamo appena parlato può essere per noi un grande vantaggio competitivo. A nome dell’industria mi sento di dire che dalla comunanza di intenti tra istituzioni e imprese, il nostro settore può uscire sempre più forte e pronto a difendere l’identità culturale italiana nel mondo“, ha poi concluso. Iginio Straffi ha ribadito poi il successo del film Netflix Il fabbricante di lacrime definendolo un primato mai raggiunto prima da un prodotto italiano, uno dei più visti al mondo.
Il cineturismo e la nuova epoca d’oro del cinema italiano
Sia Iginio Straffi che Giampaolo Letta sono poi intervenuti anche su quel fenomeno chiamato cineturismo, con la seconda stagione di The White Lotus che ha aumentato le già alte presenze di turisti a Taormina, ricordando come le meno recenti promozioni del territorio siano partite anche con La grande bellezza di Paolo Sorrentino, citando anche l’ultimo film del regista, Parthenope, descritto come un film capace di dar vita a una rinascita di Napoli. Anche i film Un mondo a parte e Io e te dobbiamo parlare sono stati inseriti tra quei prodotti che hanno portato nuove ondate di turisti in Italia. Si è poi posto l’accento anche su una necessaria semplificazione burocratica e amministrativa che a volte è paralizzante, puntando però forse maggiormente sulle medie e grandi imprese, definendo l’aiuto degli anni precedenti fin troppo focalizzato sulle piccole imprese, facendo sì che quindi chi era già sul mercato avesse difficoltà a crescere. Per quanto sia stato detto che il budget annuale per le serie tv, concentrandosi però su quelle per ragazzi, non sia adeguato, sembra proprio che il cinema italiano sia pronto a una rinascita già comunque in atto e che i recenti dubbi e preoccupazioni riguardanti i finanziamenti pubblici da stanziare per le nuove opere cinematografiche, non abbiano senso di esistere. Che il Governo stia effettivamente investendo nel mondo dell’intrattenimento, nonostante le polemiche, definite inoltre durante il convegno “strumentali”, è comunque qualcosa che si potrà vedere solo con il tempo.
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