David di Donatello 2021 a Mattia Torre: il discorso della figlia Emma “Bravo papà… anche se non ci sei più”
Il discorso di ringraziamento di Emma Torre, figlia del compianto regista e sceneggiatore Mattia Torre, vincitore del David postumo come migliore sceneggiatura originale per Figli.
Sicuramente il momento più emotivo della serata di premiazione dei 66esimi David di Donatello, “gli Oscar del cinema italiano”: la vittoria postuma del compianto sceneggiatore e regista Mattia Torre per la migliore sceneggiatura originale per il film Figli diretto da Giuseppe Bonito con protagonisti Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea. Una perdita indicibile per il cinema e lo spettacolo italiano, un autore acuto e finemente ironico difficilmente sostituibile. A ritirare il premio la moglie Francesca e la figlia Emma che con tanta emozione con la statuetta tra le mani ha pronunciato un discorso di ringraziamento che ha colpito e commosso tutti per il candore e la profondità.
Emma Torre ai David di Donatello 2021: il discorso della figlia di Mattia Torre è da standing ovation
“Volevo fare i complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più. Volevo dedicare questo premio a tutte le persone che mi sono state vicine. Dedico questo premio al mio fratellino Nico, che mi fa ammazzare dalle risate, e alla mia mamma che non si arrende mai. Figli parla di famiglie sole e di bambini che nascono, per questo ringrazio anche le ostetriche che ogni giorno si impegnano per far nascere i bambini e medici e infermieri che si impegnano a non far volare via le persone. Bravo papà!”
Un omaggio ai medici e infermieri che ha fatto pensare non solo alla recente e ancora in corso pandemia che li ha visti instancabili in prima linea ma ovviamente anche alla malattia del padre contro la quale aveva lottato per anni e che aveva raccontato nella brillante serie tv Rai La linea verticale con protagonista Valerio Mastandrea che mostrava con la sua tipica ironia e amarezza la vita in un reparto oncologico di un ospedale pubblico, dando come sempre un ritratto veritiero della nostra società: “La linea verticale significa lo stare in piedi e aggrapparsi alla vita con tutte le forze, la malattia è vista come crisi ma anche come occasione di crescita e di riscatto”, aveva dichiarato lo stesso Mattia Torre, ricordiamo anche sceneggiatore e regista insieme a Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo della serie cult Boris.
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Tra il pubblico emozionato anche Valerio Mastandrea, candidato come migliore attore protagonista, amico e attore feticcio di Mattia Torre, tra le persone che la piccola Emma ha ringraziato per esserle state vicino dopo la scomparsa del padre. Il volto dell’attore romano, coperto da una mascherina nera, più volte ripreso durante il discorso di Emma Torre, ha tradito commozione e gioia nell’ascoltare le tenere e spontanee parole della ragazza che ha conquistato tutti e che è stata poi subito richiamata sul palco dal presentatore della serata Carlo Conti per una standing ovation.