David di Donatello, il Presidente Mattarella: “È un grande evento della cultura italiana. Per il cinema è ora di sfide difficili”
Il Capo dello Stato, nel suo discorso, ha parlato anche di guerra e di pandemia.
Questa mattina, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale i candidati della 67esima edizione dei David di Donatello
È ormai tutto pronto per la 67esima cerimonia dei David di Donatello. Questa mattina, nella splendida cornice del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è svolta l’ormai consueta cerimonia di presentazione dei candidati, condotta quest’anno da Pilar Fogliati. Il capo dello Stato ha sottolineato che la consegna dei David di Donatello “è un grande evento della cultura italiana” e si è congratulato in particolar modo con Giovanna Ralli e Sabrina Ferilli, che rispettivamente riceveranno il David alla carriera e con il David speciale. “Complimenti, i più grandi, a Giovanna Ralli e a Sabrina Ferilli. Giovanna Ralli: particolarmente per la mia generazione è una leggenda, con la sua eleganza e la sua maestria. La ringrazio per le sue parole. Sabrina Ferilli: immagine simpatica, trascinante, irresistibile nella sua bravura. Due attrici romane, che ora sono ufficialmente nella storia del David. Due premi meritatissimi“, ha dichiarato il Presidente Mattarella.
Il Presidente della Repubblica ha rimarcato l’importanza del cinema, soprattutto in questo momento storico molto particolare: “Il cinema mantiene perennemente presente il ricordo. Il cinema non dimentica naturalmente di essere immerso nella società del suo tempo, nei drammi e negli affanni del suo tempo. La guerra scatenata nel cuore dell’Europa da un’aggressione inaccettabile scuote le nostre coscienze. Il cinema italiano oggi è protagonista nella solidarietà con artisti ucraini, da noi ospitati. La cultura non si ferma. Neppure di fronte alla guerra. La cultura unisce. Supera i confini – limiti che essa non contempla – ed è fondamentale per ricreare condizioni di pace. Ci sono momenti in cui si è chiamati ad affrontare sfide difficili. Questo è uno di quei momenti. Il cinema di oggi e di domani avrà caratteristiche diverse, che voi dovrete ideare, progettare, costruire.
Infine, il capo dello Stato ha ricordato quanto il mondo del cinema abbia sofferto durante la pandemia: “Per il cinema è stato un colpo durissimo la chiusura, per lunghi periodi, delle sale e il prolungarsi delle misure di prevenzione. Ma credo che sia inesatto dire che quello della pandemia sia stato per il cinema italiano un tempo di paralisi. La crisi è stata forte, ma l’ideazione, la produzione, la realizzazione di opere è proseguita. E non è azzardato dire che il cinema oggi sta vivendo una stagione di crescita. Non è la prima volta nella storia – in quella italiana particolarmente – che si può parlare di crescita attraverso una crisi“.