Dalla quercia alla palma: il documentario dei fratelli Taviani alla Festa del Cinema di Roma
Alla dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, sarà presente il documentario Dalla quercia alla palma, che omaggia il set del film Padre Padrone.
Dalla quercia alla palma, il documentario incentrato sull’emozionante backstage di Padre padrone (film che rilanciava la la parabola letteraria e umana di Gavino Ledda, autore del libro-fenomeno al quale i Taviani si erano liberamente ispirati) verrà presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma.
I Fratelli Taviani presenti alla Festa del Cinema di Roma sia con il documentario Dalla quercia alla palma, sia con il nuovo film Una questione privata
Oltre a Dalla quercia alla palma, i Fratelli Taviani saranno presenti alla Festa del Cinema di Roma con l’anteprima del loro nuovo film, Una questione privata, tratto dal romanzo di Beppe Fenoglio. Alla Casa del Cinema di Roma, nella sezione Riflessi del Cinefest, sarà proiettato il documentario di Sergio Naitza, prodotto da Karel Film and Video production di Cagliari, con la collaborazione della sede regionale Rai per la Sardegna e della Società Umanitaria – Cineteca sarda e il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission.
Il documentario, che è stato realizzato con la partecipazione di Paolo e Vittorio Taviani, Omero Antonutti, Saverio Marconi, Gavino Ledda, Nanni Moretti, e con le comparse che parteciparono al film, riporta i protagonisti nei luoghi del set, in Sardegna. Omero Antonutti, che era il padre padrone, e Saverio Marconi, il Gavino Ledda adulto, ritrovano così luoghi, ambienti e le numerose comparse sarde con le quali ricordano il processo lavorativo attraverso storie, aneddoti e curiosità; ai registi Paolo e Vittorio Taviani, il compito di aprire il baule dei loro ricordi. Come unico filo conduttore delle tanti voci presenti, tra cui anche quella di Nanni Moretti che recitò da giovanissimo in quel film, in un piccolo ruolo, sarà lo scrittore Gavino Ledda.
Dalla quercia alla palma. I 40 anni di Padre padrone, con immagini di Luca Melis e il montaggio di Davide Melis, non vuole ricostruire solo il set, mostrando come sono cambiati, trasformati o rimasti uguali i luoghi delle riprese ma anche indagare, quarant’anni dopo, sulla forza del film, il suo valore metaforico di ribellione ed emancipazione da una condizione di solitudine e analfabetismo, sulla polemica che nacque in Sardegna.
Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani, quarant’anni fa, vinse la Palma d’oro al festival di Cannes (e il premio Fipresci della critica internazionale). Il film ebbe poi successo in tutto il mondo: il documentario di Sergio Naitza rappresenta un affettuoso omaggio a quel set, a una produzione che è rimasta pietra miliare della cinematografia italiana anche nell’immaginario internazionale.