Trieste Science+Fiction: il 4 novembre va in scena La Notte degli Ultracorpi
In programma anche una proiezione speciale dell'originale Godzilla del 1977.
Il dj-set di Wolfgang Flür (ex Kraftwerk) animerà La Notte degli Ultracorpi in calendario domani, sabato 4 novembre al Mandracchio. Il protagonista dell’eccezionale serata targata Trieste Science+Fiction Festival sarà Wolfgang Flür dei Kraftwerk, il celebre quartetto di Düsseldorf che tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’90 immaginò come sarebbe stata ma musica del futuro, fino ad influenzarne l’evoluzione e segnarne le linee guida ancora in uso.
Il computer, la robotica e le telecomunicazioni globali a quei tempi erano tutti papabili soggetti di un film di fantascienza, ma i Kraftwerk ne hanno tratto ispirazione per temi musicali senza tempo, visioni del futuro, del rapporto tra uomo-musica-macchina, che sono stati eccezionalmente antesignani. Wolfgang Flür si occupava della sezione ritmica, e grazie a lui riconosciamo inequivocabilmente questa band al primo “boom tschak”. Sono proprio le ritmiche sintetiche, spesso generate da strumenti artigianali realizzati da loro, ad aver caratterizzato la golden-age della band, che tra il 1974, con la pubblicazione di Autobahn, e il 1987, anno di Electric Cafè, hanno dato vita a vere pietre miliari della musica contemporanea.
La festa e lo spettacolo del Trieste Scienze+Fiction Festival saranno il culmine di un’intensa giornata, caratterizzata da una continua escursione tra presente e passato. Dal passato arriva l’intramontabile Godzilla, firmato nel 1977 da Ishiro Honda. Il geniale regista italiano Luigi Cozzi sbarcherà a Trieste per regalare al pubblico del Trieste Science+Fiction una proiezione esclusiva in 35 mm della versione da lui rimontata, mixata in super stereo e colorata con il sistema Spectrorama 70.
È invece un’anteprima mondiale quella de Il guardiano di ghiaccio (sezione Spazio Italia), pellicola firmata da Salvatore Metastasio, e sono anteprime italiane quelle dei film in Concorso Rememory di Mark Palansky sui meandri della memoria e sul modo in cui questa delinea il presente, in un noir fantascientifico intriso di mistero e sorretto da una straordinaria interpretazione di Peter Dinklage e dall’ultima apparizione di Anton “Chekov” Yelkin; Beyond Skyline di Liam O’Donnell, autore dell’acclamato Skyline, una storia fantascientifica con Frank Grillo alle prese con alieni, astronavi, arti marziali e una tonnellata di effetti speciali creati dalla pluripremiata Hydraulx; e It Came From the Desert di Marko Mäkilaakso, omaggio imperdibile ai cari B-movie degli anni ’50 con tanta azione e tanti mostri, ispirato al videogame della Cinemaware degli anni ’80 (distribuito da Minerva Pictures).
Fuori Concorso, domani verrà proiettato Veronica di Paco Plaza, creatore dell’acclamata serie horror di [Rec], basato sull’unico caso di cronaca che la polizia spagnola ha classificato come inspiegabile e soprannaturale e che, ad oggi, rimane ancora insoluto. Proseguono inoltre gli appuntamenti con il cortometraggio (European Fantastic Shorts) e gli Incontri di Futurologia. Due le proiezioni previste domani: Il senso della bellezza – Arte e scienza al CERN di Valerio Jalongo e l’evento speciale a cura di ARPA FVG LaREA Dusk Chorus di Alessandro D’Emilia e Nika Saravanja.