Nastri d’Argento 2017: Istituto Luce-Cinecittà presente con 5 candidature
Con la presenza per i propri film in ciascuna delle categorie del Premio, tre Menzioni speciali già annunciate e un riconoscimento alla Carriera: così Istituto Luce-Cinecittà arriva all’edizione 2017 dei Nastri d’Argento per il Documentario, assegnati dal SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici. Una presenza diffusa nelle candidature che premia l’ecletticità della linea editoriale del Luce, tesa tra racconto della Storia, ricerca sui linguaggi, e viaggio nello spettacolo.
Nella sezione Cinema del Reale concorre Le Scandalose di Gianfranco Giagni, particolarmente apprezzato alla Festa del Cinema di Roma, contro-storia ‘nera’ d’Italia attraverso le vicende di sette assassine, scritta con Silvana Mazzocchi e Patrizia Pistagnesi, con le voci di Sonia Bergamasco e Claudio Santamaria. Nella sezione Docufilm’che indaga la contaminazione tra sguardo sulla realtà e fiction, è presente Naples ’44 di Francesco Patierno, tratto dal longseller di Norman Lewis e in concorso alla Festa del Cinema di Roma, che mescola fascinosamente materiali d’archivio Luce, repertori filmici e girato originale, guidato dalle voci di Benedict Cumberbatch, e di Adriano Giannini nella versione italiana.
Sono ben tre i titoli Luce della cinquina dedicata a Cinema e Spettacolo: Acqua e zucchero: Carlo Di Palma, i colori della vita di Fariborz Kamkari, applaudito ai Festival di Venezia e Toronto, e dedicato a uno dei nostri più geniali direttori della fotografia (e non solo); Bozzetto non troppo di Marco Bonfanti, da Venezia Classici, sul maestro italiano dell’animazione italiana, Bruno Bozzetto; e Cinque Mondi di Giancarlo Soldi, presentato a Roma, ‘educazione sentimentale’ al cinema di cinque registi italiani premi Oscar: Benigni, Bertolucci, Salvatores, Sorrentino, Tornatore.
I giornalisti cinematografici hanno poi annunciato le Menzioni speciali, ‘per l’attenzione rivolta ai temi del sociale’ a Crazy for Football di Volfango De Biasi (in sala in questi giorni) e a Dustur di Marco Santarelli, piccolo-grande caso sulla Costituzione italiana riletta dai ragazzi musulmani. E un’altra menzione speciale, per il racconto di un periodo di profondo cambiamento politico, a mezzo secolo di distanza ma ancora di bruciante attualità, va ad Assalto al cielo di Francesco Munzi, sulle lotte dei giovani italiani tra il 1968 e il 1977. Il film di Munzi arriverà nelle sale con il Luce dal 29 marzo.
Opere candidate alla premiazione del prossimo 3 marzo e segnalate – insieme allo speciale Nastro alla Carriera a un personaggio di cinema, spettacolo e cultura piuttosto eccezionale come Giorgio Pressburger – per le quali Luce-Cinecittà ringrazia il Sindacato Giornalisti Cinematografici, puntualmente attento al cinema documentario, asse sempre più portante della produzione italiana e un ‘genere’ che regala energie e storie necessarie al nostro cinema. E un cinema nel cuore e nella storia del Luce.