Oscar 2017: Fuocoammare di Gianfranco Rosi è il film italiano candidato
Fuocoammare è stato scelto dalla commissione di selezione, riunita presso la sede dell’Anica, tra sette film iscritti per la candidatura italiana all’Oscar per il miglior film straniero.
La cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles domenica 26 febbraio 2017. La Commissione di selezione era composta da Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema del Mibact; Tilde Corsi e Roberto Sessa, produttori; Osvaldo De Santis e Francesco Melzi d’Eril, distributori; Piera Detassis e Enrico Magrelli, giornalisti; il regista Paolo Sorrentino e Sandro Veronesi, scrittore.
Fuocoammare di Gianfranco Rosi: dopo Berlino il made in Italy è in corsa per gli Oscar
Fuocoammare (qui la recensione) è un documentario made in Italy, vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino, che mostra e da parola ad abitanti dell’isola e migranti, e porta sul grande schermo il dolore, la paura, la morte ma anche l’accoglienza. Il film di Rosi è coprodotto e distribuito da Istituto Luce Cinecittà e secondo Screen International è uno dei preferiti dalla stampa internazionale.
Il film, prodotto da Donatella Palermo e Gianfranco Rosi, è una produzione 21Uno Film, Stemal Entertainment con Istituto Luce – Cinecittà e con Rai Cinema ed è una coproduzione italo-francese Les Films D’Ici e Arte France Cinema.
Regia, fotografia, suono di Gianfranco Rosi; montaggio di Jacopo Quadri, aiuto-regia di Giuseppe del Volgo, collaborazione al montaggio e coordinamento di post-produzione di Fabrizio Federico, montaggio del suono di Stefano Grosso, riprese subacquee di Aldo Chessari. Soggetto di Gianfranco Rosi, da un’idea di Carla Cattani. Produzione esecutiva di Stemal Entertainment, delegato di produzione Tina Pistoia, collaborazione alla produzione Dario Zonta.
Ecco i 7 altri film in lizza, oltre a quello di Gianfranco Rosi:
Gli ultimi saranno gli ultimi di Massimiliano Bruno, Indivisibili di Edoardo De Angelis, Lo chiamavano Jeeg Robot, di Gabriele Mainetti; Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese; Pericle il nero di Stefano Mordini; Suburra di Stefano Sollima.