Gli Oscar 2023 tra riscatto e sperimentazione. Quali spunti di riflessione?

Una cerimonia senza intoppi, almeno rispetto allo scorso anno, passata via veloce e indolore quella dei Premi Oscar. Unica novità è l’aver abbandonato il rosso per accogliere uno champagne-carpet che, metaforicamente, prova ad accedere un riflettore sull’industria, più che sul glamour dello star System. Insomma non ci sono stati schiaffi volanti, né momenti estremamente toccanti le previsioni per la maggior parte sono state confermate. La notte degli Oscar 2023 però ha sicuramente fatto proseguire il vero e proprio sogno di un film “fuori dal coro” e lanciato un messaggio molto chiaro all’industria economicamente sofferente: c’è bisogno di sperimentare, ironizzare, fuggire in mondi lontani e di lasciarsi stupire da nuovi e giovani linguaggi. In altre parole far ritornare il pubblico in sala.

L’Oscar 2023 come miglior film è di Everything Everywhere all at once

sag awards 2023 vincitori cinematographe.it

Pubblico e buona parte della critica avevano già consacrato Everything Everywhere all at once dei Daniels (che ha incassato 100 milioni di dollari al boxoffice e che in Italia ritornerà al cinema per la terza volta distribuito da I Wonder Pictures). Anche l’Academy ha consegnato a questo film sbalorditivo ben 7 statuette, 6 tra i big 4 (acting, directing, screenplay e best film). La visionarietà, anche se trasbordante e forse eccessiva, del miglior film 2023 ha convinto tutti – anche Steven Spielberg che ironicamente aveva già dato per certa la vittoria di EEAO -. Questa vittoria, anche se telefonata, lancia una riflessione: di quali storie ha bisogno il pubblico per essere sorpreso? Everything Everywhere all at once parte come classica la storia di una famiglia ordinaria alle prese con difficoltà economiche, per divenire un viaggio inaspettato in un multiverso ipercolorato e pieno di fantasia. Non è un caso che a vincere su tutti sia un campione di incasso in sala, simbolo di combattimento contro lo spostamento del pubblico sempre più verso le piattaforme streaming, anche in risposta alla pandemia che ha colpito nel 2021 in mondo.

Gli Oscar non dimenticano però il grande cinema d’impatto, oltre che visivo anche sociale, premiando Niente di nuovo sul fronte occidentale, che oltre ad essere un film tecnicamente di alto livello spinge a riflettere sul tema della guerra, in un’epoca in cui in diverse parti del mondo si continua a combattere.

Momenti memorabili ne abbiamo?

Oscar 2017 Nomination

Lo show presentato da Jimmy Kimmel per la terza volta, non è stato un granché. Nessun momento particolarmente esilarante o entusiasmante: la cerimonia da anni in picco di ascolti, che ha avuto un picco lo scorso anno grazie allo slapgate Smith\Rock, si è mossa su un timing frettoloso e sicuro, mood che va a braccetto con noioso. Di questa serata ricorderemo le lacrime di Ke Huy Quan, l’ex bambino di Indiana Jones e il tempio maledetto e de I Goonies, che ha vinto l’Oscar come Miglior Attore non protagonista per Everything Everywhere All at Once e il suo entusiasmo ad ogni statuetta ricevuta dal team del film. L’attore di origini vietnamite ha salutato la mamma 84enne, ricordando i sacrifici fatti da lei per permettergli di lavorare nel cinema. “Mamma ho appena vinto un Oscar”, ha esclamato l’attore, cogliendo l’occasione di ringraziare sua moglie che per 22 anni lo ha spronato a non mollare perché il suo momento sarebbe arrivato.

Ricorderemo anche la faccia sorpresa di Jamie Lee Curtis, che a 64 anni riceve il suo primo premio dall’Academy come miglior attrice non protagonista. Il suo discorso conciso ha celebrato oltre che il suo team tutti i film di genere – da sempre esclusi agli Oscar – che con lei hanno finalmente avuto un posto al sole al Dolby Theatre. Brandan Fraser ha continuato il suo momento di riscatto, vincendo tra le lacrime l’Oscar 2023 come miglior attore protagonista. Scontato come non mai il suo premio, di certo meritato, che in questo modo celebra un film mastodontico, che sa come emozionare il pubblico. Michelle Yeoh ha meritato la sua statuetta come miglior attrice protagonista e conquista il primato di donna asiatica incoronata agli Oscar, ma forse alcune colleghe in competizione avrebbero meritato di più.

Momento Bollywood ad Hollywood

RRR Cinematographe.it

Agli Oscar 2023 è consolidata l’apertura a prodotti internazionali da parte dell’Academy, che finalmente entrano più facilmente tra i principali candidati. La presenza asiatica anche quest’anno è stata forte e ha dominato nelle categorie degli attori. Come anche quella europea i cui film erano presenti anche nella categoria più ambita, con il tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale e il francese Triangle of sadness. Una ventata di freschezza arriva anche dall’India: incredibile momento musical sul palco della 95ª edizione grazie alla performance sfrenata della canzone Naatu Naatu (miglior canzone) appartenente al film indiano RRR. Energia allo stato puro! L’india e la sua cultura cinematografica hanno fatto ingresso nel mondo dell’Academy, paese che ha avuto anche un altro riconoscimento: l’Oscar per il Miglior Corto documentario andato a Raghu – Il piccolo elefante.

Da segnalare un momento cringe, quello in cui Jimmy Kimmel ha chiesto ad una schiva Malala Yousafzai, premio Nobel per la Pace 2014, con una presunta domanda del pubblico: “Cosa pensi di Harry Styles che sputa su Chris Pine?”. L’attivista pakistana, visibilmente imbarazzata, ha risposto “Parlo solo di pace” cercando di disperdere il suo sguardo verso il palco. 

Agli Oscar 2023 c’è un grandissimo escluso

Gli spiriti dell'isola - Cinematographe

Se a vincere è la sperimentazione, a rimanere esclusi dai premi ci sono titoli di grande valore. Uno su tutti è Gli spiriti dell’isola delicata tragicommedia che avrebbe meritato di portare a casa almeno un riconoscimento e un piccolo megafono che potesse incoraggiare il pubblico a recuperare il film di Martin McDonagh che uscirà il 22 marzo su Disney+. C’è da dire che anche Spielberg, uno dei registi più amati del cinema contemporaneo, resta a mani vuote. In fondo per lui non c’è bisogno di una statuetta a ricordare quante pietre miliari ha lasciato agli spettatori. Alla luce di questo, i Premi Oscar 2023 non hanno brillato. Dopo l’esasperante ricerca dell’incisività a tutti i costi, forse l’Academy avrebbe bisogno di ritrovare equilibrio, focalizzandosi non solo sulla celebrazione dell’industria e del box office, ma anche su un concetto di cinema equilibrato celebrando grandi film che si infilano nel cuore del pubblico per rimanerci per sempre e che troppo spesso restano nel buio oscurati del sensazionalismo.