Paolo Sorrentino parla dell’Ucraina agli Oscar 2022: “Bisogna pensare a cose più serie”
È stata la mano di Dio concorre per un Oscar come miglior film internazionale.
Sorrentino sarà in gara con È stata la mano di Dio, ma con il pensiero rivolto all’Ucraina
Paolo Sorrentino terrà alta la bandiera per l’Italia alla cerimonia degli Oscar 2022. È infatti uno dei pochi italiani che questa notte concorrerà per una statuetta. Nel suo caso, naturalmente, la categoria è quella del migliore film internazionale in cui correrà con È stata la mano di Dio, l’emozionante omaggio che il regista ha dedicato ai propri genitori e alla propria città (Napoli), viaggiando indietro nel tempo alla propria infanzia e giovinezza. Raggiunto sul red carpet più famoso al mondo, Sorrentino ha potuto dire alcune parole in merito al proprio film e alla particolare situazione che il mondo intero sta vivendo in seguito all’invasione Russia dell’Ucraina. Il regista si è detto molto felice e divertito di trovarsi a Los Angeles. Il film che ha fatto – lo sappiamo – gli è particolarmente caro per cui il fatto che sia arrivato a contendersi un Oscar gli pare una cosa incredibile e inattesa.
Come molte altre personalità dello spettacolo sfilate sul red carpet prima e dopo di lui, anche Paolo Sorrentino ha mostrato un nastro blu sulla giacca come segno di solidarietà nei confronti dell’Ucraina e della sua gente. Il regista ha anche esplicitamente espresso la propria vicinanza alla popolazione ucraina, sperando di incontrare il presidente Volodymyr Zelens’kyj (che, a quanto pare, potrebbe intervenire durante la cerimonia). Insomma, come ha lasciato intendere lo stesso regista italiano, il cinema è molto importante e la cerimonia degli Oscar è sicuramente un momento di festa e di celebrazione di un intero anno di fatiche e di lavori, ma l’attenzione deve sempre rimanere alta verso cose più serie, come appunto il conflitto in Ucraina.