Oscar 2022: Sean Penn chiede di boicottare la cerimonia se Zelensky non potrà intervenire
Sean Penn si trova attualmente in Polonia per aiutare 2 milioni di profughi ucraini.
Sean Penn ha minacciato di “annusare” in diretta i suoi due premi Oscar se la proposta non verrà accettata
La cerimonia degli Oscar 2022 è ormai imminente. Previsto per oggi – 27 marzo – lo spettacolo ha ormai stabilito la rigida scaletta e sono stati scelti presentatori ed ospiti. Sean Penn, però, spera in un cambio di programma ed invita Hollywood a boicottare gli Oscar in segno di supporto nei confronti di Volodymyr Zelensky. Rifiutata la proposta di una delle presentatrici, la comica Amy Schumuer, di coinvolgere il presidente ucraino, l’attore riporta la questione all’attenzione degli Academy, affermando che a questo punto anche un collegamento audio o video o la registrazione di un suo intervento sarebbero sufficienti.
Penn ha condiviso questa sua iniziativa attraverso i microfoni di CNN: “Non c’è niente di più grande che gli Academy Awards potrebbero fare che dare a [Zelensky] l’opportunità di parlare con tutti noi”. Continuando a descrivere la decisione di non presentare il presidente ucraino come “il momento più osceno di tutta la storia di Hollywood “, Penn ha implorato i suoi colleghi di boicottare gli Academy Awards se l’intervento non dovesse essere organizzato. “Fonderò i miei in pubblico”, ha minacciato. “Prego che non sia quello che è successo. Prego che non ci siano state persone arroganti che si considerano rappresentanti del bene superiore nel mio settore che non hanno deciso di confrontarsi con la leadership in Ucraina. Quindi spero solo che non sia quello che è successo e spero che tutti se ne vadano se è così.
L’attore ha infatti vinto ben due premi Oscar nel corso della sua carriera, entrambi come miglior attore protagonista – per Mystic River (2004) e Milk (2009). Premi a serio rischio, stando almeno alle sue dichiarazioni. Del resto, l’impegno di Sean Penn verso il popolo ucraino è cominciato sin da inizio conflitto, con la decisione di recarsi personalmente sui luoghi della guerra per filmare ciò che stava accadendo ed inviando aiuti con la sua organizzazione di beneficenza. Costretto poi a lasciare l’Ucraina, si è spostato in Polonia per potere continuare a dare una mano concreta. Durante i suoi spostamenti, ha poi avuto anche l’occasione di parlare con Zelensky, definendolo “nato per questo momento” ed elogiandone la capacità di leadership.
La minaccia di boicottaggio colpisce un’Academy sempre più indebolita dalla numerose critiche e dai bassi ascolti. Probabile, quindi, che deciderà all’ultimo di accogliere la richiesta di Penn, per evitare di registrare ascolti ancora più bassi – solo lo scorso anno sono diminuiti del 56%.