Cannes 2017: si chiude la prima settimana, tra grandi festeggiamenti per i 70 anni
La prima settimana di Cannes 2017 ha riservato buon cinema e qualche delusione. Mentre il meglio forse deve ancora arrivare, al via i festeggiamenti per i 70 anni della kermesse.
La 70esima edizione del Festival di Cannes ha raggiunto il suo primo giro di boa. Con oggi la prima settimana è trascorsa, lasciando alle sue spalle buon cinema, qualche delusione, più di un imprevisto e coronandosi oggi con i Festeggiamenti Ufficiali per i 70 anni insieme. Vediamo allora cosa ci hanno riservato gli ultimi giorni di Cannes 2017!
Cannes 2017: la prima settimana coronata dai Festeggiamenti Ufficiali per l’anniversario
Vi abbiamo lasciato pochi giorni fa, quando il falso l’allarme bomba al teatro Debussy aveva scombussolato la frenetica ma serena operosità della kermesse. Superato il fastidioso contrattempo, è stata la volta dell’anteprima del secondo film Netflix, in lizza per contendersi la Palma d’Oro: The Meyerowitz Stories, per la regia di Noah Baumbach, recentemente acclamato per il suo strepitoso Mistress America.
Una commedia ben fatta, quella portata in concorso a Cannes 2017, forte di un cast che si presenta da solo: Dustin Hoffman, Ben Stiller e Adam Sandler sono gli sconclusionati membri di una famiglia sopra le righe che – in occasione dell’improvvisa malattia dell’onnipresente padre, avranno modo di conoscersi meglio, apprezzandosi di più. A coronare tale trio una Emma Thompson d’eccezione, nei panni della stralunata moglie di Dustin Hoffman. Un film da non perdere.
In seguito, abbiamo assistito al debutto a Cannes 2017 di Fortunata, il film per la regia di Sergio Castellitto presentato nella Selezione Ufficiale Un Certain Regard.
Una parziale delusione, date le buone premesse della storia, purtroppo non adeguatamente sostenute dalla sceneggiatura ad opera della moglie del regista, la collaudatissima Margaret Mazzantini. Questa volta il connubio artistico non ha dato i suoi frutti e Fortunata non riesce a superare i suoi limiti, nonostante le buone prove attoriali e una certa fermezza dietro la macchina da presa. Peccato.
Yorgos Lanthimos è stato invece il protagonista del sesto giorno del Festival, portando in scena con il suo stravagante (questa volta troppo) The Killing of a Sacred Deer più che un thriller psicologico uno psicodramma a sfondo sovrannaturale che – pur mostrando le note capacità tecniche ed espressive del regista greco – è dotato di una certa presunzione e mancanza di significato, che ci ha fatto ampiamente rimpiangere lo sguardo geniale di The Lobster. Questa volta non ci siamo.
Ma se avessimo voluto tirarci su il morale, avremmo dovuto fare scelte diverse in scaletta…il colpo di grazia della sesta giornata lo ha riservato Happy End, per la regia di Michael Haneke. Un dramma familiare ben confezionato che, riallacciandosi ad Amour, non aggiunge tuttavia molto a quanto già appiamente asserito dal regista austriaco. Una bella prova di stile, che conferma il pessimismo esistenziale del suo autore espandendolo alla nuove generazioni. Comunque da vedere.
La giornata si è poi chiusa con il particolare The Day After, commedia minimalista per la regia di Hong Sangsoo sui paradossi delle relazioni amorose, resi attraverso una situazione ricca di equivoci che, se rendono spassoso lo svolgimenti del film, non lo elevano all’altezza del concorso principale. Una storia più adatta ad essere espressa con un cortometraggio.
Il settimo giorno ha inaugurato il debutto di Hikari (Radiance) che con delicatezza di tocco e profondità di sguardo porta a Cannes 2017 un’opera romantica e suggestiva, che parlando dell’amore tra una ragazza che scrive film per non udenti e un fotografo che sta perdendo la vista, si espande ad un più ampio omaggio all’arte cinematografica. Uno dei lavori migliori visti finora.
Oggi è stato infine il giorno del debutto in Un Certain Regard del secondo (ed ultimo) film italiano in concorso: Dopo la guerra, per la regia di Annarita Zambrano. Un film che solleva il tema importante e delicato del ruolo dei terroristi rossi e delle conseguenze delle loro azioni, senza però elaborare e sviluppare una tesi precisa, scambiando il tema per il pretesto.
Ma il vero evento di oggi è stato il Soirée 70° Anniversaire che ha aperto le danze alle 18 presso il Grand Théâtre Lumière: una vera e propria festa dedicata ai 70 anni della kermesse, che ha visto sfilare sul red carpet celebrità provenienti da tutto il mondo.