I Bastardi di Pizzofalcone 3: recensione finale della fiction Rai con Alessandro Gassman
Il cerchio delle vicissitudini che caratterizzano la terza stagione de I Bastardi di Pizzofalcone si chiude sovvertendo gli equilibri precostituiti nelle stagioni precedenti, forse lasciando intuire che se ne possa aprire un altro.
Si chiude con un colpo di scena la terza stagione de I Bastardi di Pizzofalcone, prodotta da Rai Fiction e Clemart e tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni, i primi – tra la ricca letteratura dello scrittore napoletano – ad essere stati trasposti in TV, sigillando così il fortunato sodalizio tra la Rai e De Giovanni, seguito da fiction di altrettanto successo quali Il Commissario Ricciardi e Mina Settembre.
In realtà il colpo di scena de I Bastardi di Pizzofalcone 3 non è solo nello svolgimento della storia ma anche in un finale che allontana un po’ l’idea che le storie dei Bastardi si chiudano definitivamente.
Rispetto alle stagioni precedenti, la terza è meno concitata, più riflessiva, lenta, ponendosi quasi come una pausa obbligata nelle vite intime dei bastardi, costrette a convivere con la vita del commissariato che invece non conosce tregua. Ed è in questa lentezza, in questo rendersi conto degli equilibri raggiunti e messi in pericolo dalla bomba a cui i bastardi sono sopravvissuti alla fine della seconda stagione, che sguazzano quei fili apparentemente solidi pronti a spezzarsi, rivelando trame fragili e inaspettate.
I Bastardi di Pizzofalcone 3: la trama dell’ultima puntata
Lojacono (Alessandro Gassman), è sempre più vicino a scoprire i mandanti e gli esecutori della bomba a cui lui e i Bastardi sono sopravvissuti nella trattoria di Letizia (Gioia Spaziani), che ha bisogno di essere scortata e tutelata. A minacciare la donna infatti è l’uomo che sembrerebbe essere il mandante della bomba e che continua a chiedere a Letizia i soldi che avrebbe dovuto restituirgli.
Mentre le indagini proseguono verso la resa dei conti e la verità sembra essere sempre più vicina, il ritrovamento di un cadavere dall’identità sconosciuta potrebbe essere la chiave di volta che possa finalmente fare luce sull’accaduto e aprire una nuova pista. Intanto nelle vite di alcuni dei Bastardi non mancano sconvolgimenti: la storia tra Lojacono e il sostituto procuratore Laura Piras sembra essere giunta alla fine, Alex (Simona Tabasco) e Rosaria (Serena Iansiti) stanno finalmente per sposarsi, e Francesco Romano (Gennaro Silvestro) perde l’affidamento tanto desiderato della piccola Giorgia.
I Bastardi di Pizzofalcone 3: la stagione più matura e riflessiva della fiction Rai
Era stata annunciata come la stagione ultima e conclusiva, forse per depistare lo spettatore e regalare un doppio effetto sorpresa, ma in realtà I Bastardi di Pizzofalcone 3 si presenta come una stagione che conclude e apre nuovi scenari, sovvertendo gli equilibri precostituiti per ricercandone di nuovi – in vista appunto di una quarta stagione -. Molte delle vicende aperte nelle stagioni precedenti, come il caso di Pisanelli e Frate Leonardo, trovano finalmente risoluzione, le occasioni mancate vengono percorse fino in fondo, mentre capitoli che sembravano essere sigillati vengono messi in crisi e forse chiusi, come la storia d’amore tra Lojacono e Laura Piras. Proprio l’ispettore Lojacono interpretato da Alessandro Gassman si conferma in effetti il trait d’union dei personaggi della serie, così all’inizio così come alla fine di questa terza stagione che sembra chiudere un capitolo della sua vita. E si conferma anche come il personaggio più caratterizzato dei Bastardi: la scena finale della terza stagione lascia intuire infatti ad un prossimo capitolo dove il suo passato, portato sempre come un fardello da scontare, possa tornare a bussare alla sua porta.
Il pregio di questa terza stagione, e che potremmo supporre sarà la scia verrà percorsa anche nella quarta, è quella di mostrarsi diversa, più matura, rispetto alla stagioni precedenti, adattando il suo ritmo perfettamente alle necessità che la sceneggiatura chiedeva di raccontare: un trauma da elaborare a cui si è miracolosamente sopravvissuti, il desiderio che convive con la paura di scoprire una verità sempre più pesante e la spinosa e amara consapevolezza che anche chi ami può tradirti.
La ricerca quindi di un’originalità conserva con fedeltà il perfetto equilibrio che ha da sempre caratterizzato I Bastardi di Pizzofalcone sin dalla prima stagione: dosare perfettamente l’azione dei polizieschi senza cercare l’effetto clamore e stupore – situazioni estreme o incidenti mortali – e il drama, senza appellarsi a sentimentalismi da cliché, ma anzi guardare ben oltre, concludendo il finale di stagione con un matrimonio tutto al femminile, da celebrare nella maniera più gioiosa e naturale di questo mondo.
Le tre stagioni de I Bastardi di Pizzofalcone sono disponibili in streaming sulla piattaforma RaiPlay.