Jams – Stagione 2: cosa sappiamo della fiction Rai per ragazzi
Tutto quello che dovete sapere sulla seconda stagione della pluri-premiata fiction per ragazzi co-prodotta da Rai Ragazzi e Stand By Me. Dal 16 marzo su Rai Gulp.
Dopo aver trattato il tema delle molestie sui minori, torna l’innovativa serie per ragazzi che affronta i problemi dei più piccoli come bullismo e cyberbullismo usando il loro stesso linguaggio. Attraverso storie avvincenti, Jams vuole spingere vittime e testimoni ad aprirsi con insegnanti e genitori ma anche a prendere coscienza che solo un uso maturo e consapevole della tecnologia può limitare le conseguenze del cyberbullismo: i ragazzi devono imparare a gestire le proprie relazioni digitali e a prendersi le proprie responsabilità di fronte a quanto scrivono e condividono sui social network.
La serie è stata girata con la tecnica del constructed reality, in cui la recitazione è per lo più legata all’improvvisazione spontanea, pur seguendo uno script. Molti dialoghi sono conversazioni autentiche tra gli attori, riprese e mantenute tali così da non perdere la loro efficacia e vicinanza con il linguaggio del pubblico.
Vincitrice di prestigiosi premi tra cui il Pulcinella Award ai Cartoons on the bay e il Content Innovation Award a Cannes, Jams è una coproduzione Rai Ragazzi e Stand By Me, ideata da Simona Ercolani e scritta con Angelo Pastore, Mariano Di Nardo, Josella Porto e Filippo Gentili con la consulenza scientifica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. La regia è firmata da Alessandro Celli, mentre le musiche sono di Filadelfo Castro. La seconda stagione è composta da 20 episodi da 24 minuti cadauno in onda su Rai Gulp dal 16 marzo, dal lunedì al venerdì alle ore 20.30. I primi 5 episodi sono disponibili in anteprima su RaiPlay.
Jams 2: trama e cast della fiction Rai
I veri amici possono aiutarti anche nelle situazioni più difficili. Questo è quanto Joy (Sonia Battisti), Alice (Giulia Cragnotti), Max (Andrea Dolcini) e Stefano (Luca Edoardo Varone) – i nostri Jams – hanno imparato nel corso della prima serie, affrontando con determinazione e coraggio l’incubo delle molestie in cui era precipitata una di loro. In questa seconda stagione impareranno che il mondo virtuale sembra che ti protegga e invece ti espone. E sarà ancora più importante poter contare l’uno sull’altro, perché come scoprirà a sue spese Max non bisogna mai allontanarsi dagli amici, mai smettere di avere fiducia in chi ti vuole bene, neanche quando sembra che tutto sia contro di te, che il mondo ti odi e che l’unica via di uscita siano la fuga e l’isolamento perché non è scappando che si combatte un fenomeno pericoloso e subdolo come il cyberbullismo.
Max gioca a calcio da quando era un bambino. Non è un segreto per nessuno che però ha passato più tempo seduto in panchina che a sfidare gli avversari sul campo. Per questo motivo diventa facile bersaglio di un compagno di squadra e di scuola, Flavio, che lo bullizza. Stanco di subire, il nostro Max decide di lasciare la squadra di calcio e di dedicarsi agli eSport. Lì diventa un piccolo campione stimato da tanti coetanei, il mondo virtuale gli offre quindi una possibilità di riscatto e, grazie alla rete, trova anche un misterioso nuovo amico, Kickoff. Il mondo virtuale però può essere anche tanto pericoloso per i ragazzini come Max.
I Jams sono infatti impegnati a realizzare dei video per il pubblicizzare le canzoni del contest e, con il suo modo di fare un po’ goffo, Max diventa una facile preda dei leoni da tastiera. Max, il ritardato! – è la didascalia che accompagna il primo meme dedicato a lui. Chi lo avrà creato? Poco importa il nome del colpevole perché il cyberbullismo è una valanga irrefrenabile che rende tutti colpevoli e si può fermare solo rompendo il silenzio. I Jams questo l’hanno capito e per questo creano un nuovo hashtag sul web #meglioparlarne.
Il preside organizza un contest di poesia per il nuovo anno, tenuto dal prof Capuana. I ragazzi si ribellano: la poesia è un po’ noiosa. Joy lancia allora una controproposta, si potrebbe anche coinvolgere il professore di musica, Filadelfo Vitolo, per organizzare un contest musicale dove i testi in rima sono accompagnati dai beat della musica rap/trap. Capuana è diffidente ma il preside la trova un’ottima idea anzi aggiunge che coinvolgerà un esperto del settore. Ed infatti a tenere le prime lezioni di musica insieme a Capuana e Vitolo c’è Martina Attili, la giovane cantautrice rivelazione di X Factor. Le lezioni sono sempre alternate con le gare ad eliminazione diretta: i ragazzi, divisi in crew, si esibiscono con la loro canzone davanti alla giuria.
Jams 2: Martina Attili Guest Star e testimonial contro il bullismo
Martina Attili è l’ospite speciale di questa seconda stagione. Nel ruolo di se stessa, la cantautrice romana di soli diciannove anni, faccia da bambina ma maturità da adulta, è un mix di determinazione e sensibilità. Sarà lei ad aiutare i Jams a comprendere meglio il fenomeno e le conseguenze del bullismo. Rivelazione di X Factor 2018, ha fatto registrare fino ad adesso circa 20 milioni di visualizzazioni su YouTube per il brano Cherofobia.
Tra i suoi successi c’è anche Piccoli eroi, un brano che racconta il dolore provato da una vittima di bullismo e le difficoltà che i genitori hanno nel capire cosa accade ai figli bullizzati. Il testo della canzone colpisce per la sincerità del racconto. Sincerità ottenuta perché chi racconta quel dolore l’ha provato davvero. A 9 anni, infatti, Martina è stata bullizzata e costretta a cambiare scuola. Con il sostegno della famiglia e degli amici, la giovane cantautrice è riuscita a trasformare quel dolore in riscatto. La musica è stato il mezzo più efficace per arrivare poi a tanti giovani che adesso le raccontano sulle sue pagine social il disagio provato a causa delle prepotenze di alcuni coetanei. La giovane artista pop è diventata dunque un simbolo di coraggio e riscatto.
Alla scoperta dei nuovi personaggi della seconda stagione di Jams
Per la sua seconda stagione, il cast di Jams si arricchisce di nuovi personaggi come Marco (Gabriele Pignatone), un giovane rapper amico di Stefano che vive una situazione complicata in famiglia, e sua sorella minore Anna (Annabella Onorati) e Charlene (Charlene Nardi), la nuova “fidanzata” di Gianmaria
Marco: i Jams come sempre vogliono mettercela tutta per superare le varie fasi del contest e decidono quindi di farsi allenare da Marco, un giovane rapper amico d’infanzia di Stefano, abbastanza famoso sul web con i suoi videoclip auto prodotti. Marco però è un po’ sbruffone e per una tipa tosta come Alice, ancora felicemente fidanzata con Max, un tipo come lui è proprio insopportabile. Anche il giovane rapper non sembra provare tanta simpatia per la ragazza. I due non fanno che litigare fino a quando un giorno Marco incontra Alice che è di cattivo umore perché sta raggiungendo il padre che l’aspetta con la nuova fidanzata. Il rapper fa notare alla ragazzina che è fortunata ad avere dei genitori che la coinvolgono nella loro vita. Alice scopre così che Marco vive con la nonna e la sorellina Anna da quando suo padre è morto e sua madre, che è una donna molto impegnata, è sempre in giro per lavoro. Il rapper quei video autoprodotti li fa perché vorrebbe che sua madre lo notasse ma la donna non ne ha mai visto uno. Quella scoperta fa cambiare prospettiva ad Alice e inaspettatamente il loro rapporto cambia.
Anna: Quest’anno ci sarà spazio anche per i più piccoli, Michelino, il fratello minore di Max, incontra la piccola Anna, sorellina di Marco. Da sempre appassionato di fumetti di fantascienza e magia, Michelino scopre che la bambina si diletta in piccoli giochi di prestigio e decide di diventare un mago anche lui.
Charlene: Ritroviamo Melissa e Gianmaria esattamente lì dove li avevamo lasciati. Con lui innamorato di lei e lei sfuggente, ma allo stesso tempo sempre pronta a sfruttare la sua devozione indefessa. Dopo lunghi mesi passati a cercare il momento giusto, Gianmaria propone a Melissa di collaborare col giornalino online della scuola, di cui è diventato caporedattore. Melissa ovviamente non lo lascia nemmeno finire di parlare e lo invita a trovarsi una ragazza. Quella per Gianmaria è un’idea geniale perché potrebbe così far ingelosire la sua amata Melissa. Gianmaria conosce così Charlene, che oltre a essere molto bella è anche molto intelligente. Accetta di essere la fidanzata di Gianmaria ma a una condizione: in cambio Gianmaria dovrà badare a Romeo, un criceto che lei tiene nascosto nel laboratorio di scienze della scuola. Peccato però che Gianmaria è zoofobico.
Jams 2: la colonna sonora originale
La soundtrack di Jams è stata curata dal compositore e produttore Filadelfo Castro, edita da Stand By Me. I quindici brani originali che la compongono spaziano dal Rap, all’Hip Hop, alla trap, all’elettro pop. Si tratta di canzoni dalle sonorità fresche e contemporanee, vicine alle top hit ascoltate dal target di riferimento, ma con un obiettivo educativo preciso nei testi di sensibilizzazione alla tematica del bullismo e del cyberbullismo. Nelle canzoni, interamente cantate dai protagonisti della serie, c’è tanta musica e testi senza ombra di trasgressione e volgarità. Particolare attenzione è stata data a mantenere un duplice punto di vista sul tema: una delle canzoni, dal titolo Fa più male, racconta infatti il punto di vista dei bulli che si rendono conto del danno.
Jams 2: note di regia di Alessandro Celli
La novità della seconda stagione è che i ragazzi sono catapultati in una dimensione di grandissima coralità. Una sfida davvero stimolante per la regia che ha avuto il compito di far evolvere in maniera omogenea le caratterizzazioni dell’intero universo Jams. Il gruppo cresce di numero con l’ingresso di nuovi personaggi e un maggiore spazio viene dedicato agli antagonisti (i The Best) che, oltre a portare avanti la linea comedy, quest’anno hanno una complessa linea romantica (il triangolo amoroso Melissa – Gianmaria – Charlene) del tutto speculare allo spazio dedicato a quello fra Alice, Max e Marco.
Il regista Alessandro Celli ha dichiarato: “Dal punto di vista tecnico abbiamo mantenuto la stessa linea stilistica che ci aveva dato un’identità così forte nella prima stagione, ovvero la macchina a mano senza virtuosismi, sempre nascosta e al servizio della storia per lasciare massimo spazio alle improvvisazioni dei ragazzi, ai loro interventi spontanei sul linguaggio, alla libertà nell’aggiungere “sporcature” colloquiali. L’assenza di carrelli e di movimenti di macchina vuole scongiurare distrazioni e restare vicino ai ragazzi. Abbiamo colorato questo mondo con una palette di colori solari più ampia che lega i colori pastello delle linee romantiche ai colori primari delle dinamiche corali. Per ciò che concerne la recitazione ho la certezza che il lavoro con gli attori nella prima stagione sia molto visibile nella seconda, in cui raccogliamo i frutti di un’evidente crescita professionale da parte dell’intero cast che si è motivato a spingere i propri limiti, stimolandosi vicendevolmente ad alzare l’asticella sulle performance“.
Jams 2: note degli sceneggiatori
Scrivere la seconda stagione di una serie di successo è sempre una sfida e nel caso di Jams lo è stato in maniera particolare: dopo aver affrontato per la prima volta in Italia il tema delle molestie sessuali in un prodotto televisivo per ragazzi, la sfida era fare qualcosa di diverso senza però tradire lo spirito di Jams, ovvero coniugare intrattenimento e messaggio sociale per realizzare episodi capaci di divertire, emozionare e spingere alla riflessione. Anche quest’anno è stato creato un mix tra dinamiche narrative tipiche delle serie kids (amicizia, rivalità, amore, scuola, musica) e altre legate al tema del cyberbullismo.
Come è successo con la prima stagione, per rimanere fedeli al linguaggio e al vissuto del target di riferimento, è stato messo in piedi un lungo lavoro di preparazione che ha comportato numerose interviste a bambini e ragazzi vittime di bullismo, provenienti da diversi contesti sociali e geografici per poter mappare fino in fondo un fenomeno così variegato. Dalla loro esperienza sono nati i dialoghi, le situazioni, le emozioni vissute dai protagonisti di Jams. In questo modo si è creata una commistione tra realtà e finzione, tra divertimento e riflessione, tra intrattenimento e volontà di comunicare un messaggio, che è la forza di questa serie.
Parlare di qualcosa che i ragazzi conoscono bene è stimolante ma difficile, perché bisogna sempre confrontarsi con le loro esperienze reali. Il gruppo di sceneggiatori hanno dichiarato: “abbiamo puntato quindi sulla riconoscibilità di molte situazioni (le aggressioni e le prepotenze dei più grandi, i messaggi offensivi che circolano online grazie alla condivisione della massa anonima, l’umiliazione e il senso di impotenza della vittima) per dare ai ragazzi la possibilità di entrare nella storia e di empatizzare coi nostri protagonisti“.