Nero a metà 3: recensione finale della fiction con Claudio Amendola

La terza stagione di Nero a meta per la regia di Claudio Amendola riesce ad unire action e drama con sobrietà e credibilità, puntando sulla maturità dei personaggi di sempre e l'originalità dei nuovi arrivati.

Prodotta da Rai Fiction e Cattleya, Nero a metà diretto da Claudio Amendola per la sua terza stagione chiude il caso irrisolto e misterioso che ha sempre tenuto in piedi un fil rouge tra le stagioni, generando costantemente dubbi e domande nello spettatore: il personaggio di Clara, moglie dell’ispettore Carlo Guerrieri, con le sue fughe, misteri e crimini. Il terzo capitolo rispetto ai precedenti si rivela molto più action, asciugando un po’ di più la componente drama nei dialoghi e nelle scene che caratterizzavano le stagioni precedenti. Ed il successo della serie infatti sta proprio in questa capacità, evidente ad ogni stagione, di scegliere una narrazione che si sviluppi parallelamente all’evoluzione dei personaggi e al loro rapportarsi ad i casi principali che si presentano e che si articolano nel corso di tutti gli episodi. L’introduzione di nuovi personaggi è stato inoltre un elemento che ha donato alla serie più comicità, puntando su personalità originali ed eccentriche, offrendo del materiale narrativo sempre nuovo anche per approfondire ulteriormente i personaggi già ben noti al pubblico dalla prima stagione.
Tutte le serie di Nero a metà sono attualmente disponibili sulla piattaforma Rai Play.

Nero a metà 3: la trama degli ultimi due episodi della terza stagione

Clara (Margherita Laterza) è morta ma l’evento non ha aiutato in alcun modo Carlo (Claudio Amendola) e Malick (Miguel Gobbo Diaz) ad avvicinarsi giri di cui la donna faceva parte e quindi di scoprire le dinamiche e i luoghi in cui avviene il commercio dei bambini. Spartaco (Eduardo Valdarnini) perseguendo la sua pista in solitaria riesce però ad individuare il capannone in cui gli uomini di Pugliani smistano la coca rosa e preparano le dosi per lo spaccio, mentre Carlo riesce ad avvicinare una dei bambini coinvolti, Maryam, la figlia di Suleyman. La bambina accolta in una casa famiglia continua a chiedere della madre che appare irrintracciabile.

Nero a metà 3 - Cinematographe.it

Intanto Alba (Rosa Diletta Rossi) sembra essere seriamente in pericolo: Federico, il ragazzo che lavora in carcere e conosciuto poco dopo la scomparsa della madre, sembra davvero essere coinvolto nel giro di Pugliani come sospettato da Malik. La figlia di Carlo deve quindi cercare di non farne perdere le tracce ma allo stesso tempo allontanarsi da lui per proteggersi da eventuali ritorsioni. Malik sempre più preoccupato per lei si accorge quanto il sentimento che prova da sempre lei possa mettere in discussione la sua nuova vita da padre e la sua relazione con Monica.

La stagione della maturità e dei nuovi inizi tra tinte action e personaggi convincenti

La grande forza di Nero a metà, anche in questa terza stagione, si conferma essere la scrittura dei personaggi: la loro evoluzione dalla prima alla terza stagione è infatti un tratto evidente che viene valorizzato ancora di più dalla presenza di new entry che nel corso della serie hanno rappresentato la sfumatura comica di questa stagione, sempre ai margini ma incisiva senza essere mai eccessiva per sostenere i toni polizieschi della serie. Merito di personalità come quella di Bragadin (Gianluca Gobbi) che è la vera felicissima scoperta di questa terza stagione, un personaggio che mescola dedizione al lavoro ma anche tanta singolarità, e ancora come quella di Elisa Cori (Caterina Guzzanti), perfetta controparte maschile di Bragadin e last but not least il simpatico poliziotto napoletano Ciro Santillo (Adriano Pantaleo), protagonista di riuscitissimi siparietti con l’ispettore Guerrieri.

Nero a metà 3 - Cinematographe

Il caso di questa stagione che ha visto assoluta protagonista l’ex moglie di Guerrieri Clara è sicuramente stato meno complesso nella risoluzione rispetto ai precedenti che dominavano l’intera stagione, ma a tenere sul filo sospeso lo spettatore è stata l’attenzione ad incuriosire lo spettatore su questo personaggio sin dalla prima stagione, prima attraverso indizi suggeriti da altri personaggi e poi arrivando ad accostarsi al passato della donna in questa terza stagione. Ad iniziare a perdere invece di appeal è la storia di Malick e Alba, il cui tira e molla che non trova alcuna risoluzione, nell’eventualità di una quarta stagione potrebbe non riuscire più a coinvolgere lo spettatore. Particolarmente apprezzata la scelta registica di Amendola di voler dare questa volt alla serie delle tinte più action e meno sentimentali, in perfetta linea con un caso che richiedeva ai personaggi prontezza e lucidità per la sua continua dinamicità, nonostante il coinvolgimento personale in prima linea dei personaggi principali di Carlo e la figlia.

Nero a metà 3 infatti è in qualche modo dedicata alla maturità, richiesta ad ogni personaggio che affronta un nuovo capitolo della propria vita: Carlo e la figlia che devono affrontare e perdonare Clara, Malick che ottiene l’affidamento di Alex, Bragadin ed Elisa che ricominciano lasciandosi il passato alle spalle, la sovrintendente Cinzia Repola e l’agente Marco Cantabella in attesa del loro primo figlio insieme. E resta qualche spiraglio da sviluppare per la quarta stagione, soprattutto con la re-introduzione inaspettata dell’ex moglie di Carlo in attesa delle carte del divorzio.

Regia
Sceneggiatura
Fotografia
Recitazione
Sonoro
Emozione

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