Scomparsa: Vanessa Incontrada e il cast parlano della fiction di Rai Uno
Vanessa Incontrada e Giuseppe Zeno parlano di Scomparsa, la nuova fiction di Rai Uno che andrà in onda da lunedì 20 novembre, diretta da Fabrizio Costa.
Scomparsa è la nuova serie tv di Rai Fiction, che vede come protagonista Vanessa Incontrada e Giuseppe Zeno, realizzata da Endemol Shine Italy, in onda da lunedì 20 novembre su Rai 1. Ambientata a San Benedetto del Tronto, nelle Marche, racconta la vicenda di due ragazze misteriosamente scomparse. 12 episodi da 50 minuti, presentati in sei prime serate, dirette da Fabrizio Costa e scritte da Peter Exacoustos e Maddalena Ravagli.
Scomparsa: ecco cosa ha detto il cast della fiction targata Rai Uno
Giuseppe Zeno, hai già interpretato il ruolo del commissario, come è stata questa esperienza?
“Avevo già affrontato questo ruolo, ma qui non si tratta solo di seguire dei casi, Scomparsa non è solo un giallo. Negli altri ruoli c’erano delle sotto trame sentimentali, ma non mi era mai capitato di scavare così a fondo.”
Eleonora Gaggero il tuo personaggio è Camilla, la ragazza scomparsa, come è stato interpretarlo?
“Questo è un ruolo completamente diverso dai precedenti. Ci sono argomenti non semplici da affrontare. Tutti abbiamo dei segreti difficili da dire, in particolare Camilla deve rapportarsi con la mancanza della figura paterna e questa tira fuori un lato nascosto di lei.”
Peter Exacoustos e Maddalena Ravagli, che storia volevate raccontare e da dove siete partiti?
Maddalena Ravagli: “Abbiamo preso spunto da una vicenda giudiziaria, dal rapporto che abbiamo con i nostri figli e dal mondo degli adolescenti.
Ci siamo inoltre concentrati a raccontare il ruolo della donna nella nostra società. Sempre più donne hanno raggiunto un ruolo paritario agli uomini e i figli iniziano a guardarle in modo diverso. Questo attiva una nuova dinamica nella famiglia, scaturendo nuovi dubbi genitoriali e nuove paure.”
In particolare quali sono le vicende giudiziarie a cui attingete?
Peter Exacoustos: “Come molti hanno pensato abbiamo guardato al caso Moro. Quello che ci interessa di più rappresentare è cosa si prova ad aspettare e come ci si attacca a tutto: la fede, i medium.
Ho seguito da vicino il caso della scomparsa di Iara, conservando ritagli di giornale e ho cercato di raccontare l’angoscia delle prime settimane della scomparsa.”
L’ambientazione è San Benedettto del Tronto, una città ricca, si vedono grandi ville e persone benestanti. La intendete così la provincia?
“Raccontiamo le varie fasce sociali, in una città turistica che viene raffigurata nel momento di bassa stagione. Ci interessava un posto dove ricreare un microcosmo, dove c’è una compenetrazione dei personaggi, dove tutti si conoscono. Abbiamo trovato interessante raccontare cosa succede quando la città di vacanza si svuota dai turisti, cosa rimane e come appare.”
Presentare San Benedetto come una piccola Florida è servito per facilitare la narrazione. Nelle puntate seguenti entrerà il personaggio della sensitiva, la storia prenderà una svolta sovrannaturale?
“L’aspetto thriller è dominante nella storia. La figura della sensitiva è ispirata alla cronaca: c’è stato un caso in cui una donna si era rivolta alla polizia dando delle indicazioni, lì, nei pressi del lago è stata ritrovata una ragazza morta.
In Scomparsa il sovrannaturale è più un elemento di cornice che un tema vero. Volevamo raccontare come una madre affronta la scomparsa della propria figlia, aggrappandosi a tutto, compreso ciò a cui prima non credeva o non conosceva.”
Nora è il nome del personaggio di Ibsen in Casa di bambola, ci sono collegamenti con la protagonista omonima?
“Nora è una donna forte, che si trova a pagare il prezzo delle sue scelte e a scoprire delle zone d’ombre. Per esempio la protagonista crede di conoscere bene la figlia e di aver instaurato con lei un rapporto sincero, quando scompare il suo mondo crolla.”
Ci sarà spazio per una nuova stagione?
“No la serie ha una chiusura netta, ci sarà quindi una sola stagione.”