Alien: Covenant – la fotografia e gli effetti speciali del film di Ridley Scott
Alien: Covenant è al cinema dall'11 maggio. Scoprite con noi i segreti del set e i trucchi di una fotografia che lascia senza parole!
Dopo il primo prequel Prometheus del 2012, Ridley Scott è pronto a scommettere di nuovo sulla saga di Alien, da lui stesso avviata nell’ormai lontano 1979. L’11 maggio esce infatti in tutte le sale italiane Alien: Covenant, secondo prequel della saga, che vede nel cast principale Michael Fassbender, Katherine Waterston, Billy Crudup, Danny McBride e Demián Bichir. Ma prima di ammirare il film – o per approfondire lo stesso – andiamo a dare un’occhiata a ciò che si nasconde dietro uno dei punti forti della pellicola: la fotografia e l’uso magistrale delle luci.
Alien: Covenant – Luci e fotografia: il trucco c’è, ma non si vede!
La riuscita di un film horror di qualità dipende ovviamente anche dall’uso delle luci e delle ombre e questo lo sa bene il direttore della fotografia di Alien: Covenant, Dariusz Wolski, che ha spiegato come nella realizzazione delle scene del film la produzione si sia inspirata molto alle atmosfere insieme inquietanti e affascinanti di Milford Sound, un fiordo situato nell’angolo sud-ovest dell’Isola del Sud della Nuova Zelanda, così descritto da Wolski:
“È molto nuvoloso con una luce soffusa; a volte il sole riesce a trapassare la nuvole, ma quasi sempre sono le cime delle montagne che appaiono e scompaiono fra le nuvole. Pioviggina spesso e lo abbiamo ricostruito nel teatro di posa, facendo si che fosse tutto appannato e grigio, come un’alba o un tramonto costante.”
Per ricreare questa luce soffusa e a tratti misteriosa, voluta da Scott, il reparto della fotografia ha dovuto mettere a punto un sistema di illuminazione che desse l’effetto di una luce morbida e naturale che sembrasse provenire da delle candele. Per fare ciò è stato realizzato un sistema di luci controllate in rimoto, della cui ideazione Wolkski ce ne parla così:
Quando un attore entrava nella scena la luce si accendeva e quando ne usciva, si spegneva. All’inizio avevamo messo una persona del team degli effetti visivi a farlo, ma poi quando abbiamo deciso di automatizzarle abbiamo visto che il risultato era sempre migliore. Ci sono solo alcune scene girate in questo modo, ma sono molto efficaci.
Un team davvero a cinque stelle!
Alien: Covenant, insomma, come ogni film che possa definirsi tale, è stato studiato in ogni dettaglio e con la massima professionalità. Non è un caso se il supervisore agli effetti visivi, Charley Henley, ha voluto nel suo team alcune delle più importanti realtà nel mondo dei VFX, tra cui la Animal Logic di base a Sydney, la MPC (Moving Picture Company) nel Regno Unito e la Framestore di Montreal, Canada.
Il risultato c’è e si vede, la fotografia e le luci rendono l’ultima creazione del regista, veramente all’altezza dei suoi precedenti lavori (Thelma & Louise, Il gladiatore, Un’ottima annata). Stando a quanto detto dai suoi collaboratori, ciò che più colpisce di Scott è l’approccio fortemente personale riservato ai suoi film, aspetto che ha sorpreso particolarmente Henley che ne ha parlato in questo modo:
Una delle cose sorprendenti nel lavorare con lui è che si fa da solo gli storyboard. […] Sono fantastici, incredibilmente precisi, praticamente vedi le scene come se guardassi attraverso l’obiettivo. Anche nelle tavole hai il senso di come sarà l’illuminazione.
Insomma un set prodotto dai migliori professionisti del campo, arricchito e valorizzato da un sapiente impiego degli effetti visivi e da un astuto gioco di luci e ombre che rendono il tutto ancora più soffuso, minaccioso e allo stesso tempo irresistibilmente coinvolgente.