Alice in Borderland 2: la spiegazione del finale della serie tv Netflix
ALLERTA SPOILER! Qual è la verità dietro al mondo di Borderland? Ha ragione la Regina di Cuori? Ecco la spiegazione del finale della seconda stagione della serie tv giapponese su Netflix. Premessa: articolo ad alto contenuto di spoiler!
Uscita sulla piattaforma di streaming Netflix lo scorso 22 dicembre, la distopica serie tv made in Japan Alice in Borderland 2 ha già conquistato non solo il pubblico giapponese, ma la platea di spettatori di tutto il mondo.
Se avete già fatto binge watching dei nuovi 8 episodi di Alice in Borderland 2, allora conoscete già il finale di stagione e potrete leggere questo articolo senza il panico da spoiler: infatti, qualche spettatore potrebbe voler avere più chiaro in mente in che modo finisce Alice in Borderland 2. Ve lo raccontiamo noi!
Come finisce Alice in Borderland 2? Ecco la spiegazione dell’ultimo episodio della serie tv
Vi ricordate la Regina di Cuori del classico Disney Alice nel Paese delle Meraviglie che gioca a croquet con i fenicotteri in un giardino pieno di rose rosse e carte da poker animate? L’atmosfera nel finale di stagione di Alice in Borderland 2 non è proprio così allegra, ma il croquet fa parte del game finale che Arisu e Usagi devono affrontare per concludere il gioco in maniera definitiva.
Il loro avversario, infatti, è Mira, la Regina di Cuori: sull’attico di un grattacielo immenso, Mira aspetta i due ragazzi proponendo ad Arisu di partecipare a un set di tre partite a croquet.
Ma in che modo si risolve il game finale? La premessa appare enigmatica: Mira dice ad Arisu e Usagi che non importa saper giocare a croquet o chi sia il vincitore dei singoli set, per vincere il game occorre solo partecipare alle tre partite senza mai arrendersi.
Le prime due partite filano lisce, ma con una certa apprensione sia da parte di Arisu (che sospetta che ci sia qualcosa sotto e che Mira voglia prendersi gioco di loro), sia da parte di Usagi che è ferita ad entrambe le gambe per via dello scontro con il Re di Picche.
Terminata la seconda partita, vinta da Arisu, la Regina di Cuori propone di fare una pausa e di concedersi una tazza di tè: è questo il momento in cui la vera partita ha inizio.
Con un parallelismo tra le sostanze ipnotiche e allucinogene del mondo fantastico creato da Lewis Carroll, la Regina di Cuori dimostra il suo potere psichico riuscendo ad aggirare Arisu con le parole e a trasportarlo in una vera e propria allucinazione.
Arisu, infatti, chiede a Mira quale sia la verità dietro il mondo di Borderland e se mai potranno fare ritorno al mondo normale: la Regina di Cuori dapprima gli mente per due volte e poi dà il colpo finale, creando attorno ad Arisu uno scenario fittizio che serve a far cedere il ragazzo affinché perda il game.
Le due bugie che la Regina di Cuori dice ad Arisu sono subito smontate da Usagi, che richiama sempre l’attenzione del ragazzo: la prima è che i ragazzi si trovano lì perché sono in realtà passati mille anni dal mondo come lo ricordavano all’interno del gioco e gli esseri umani, ormai evoluti, hanno deciso di intrattenersi in videogame giocati tramite avatar virtuali. In altri termini, Mira spiega – mentendo – ad Arisu che i due ragazzi sono nel game solo perché stanno giocando tramite casco e tuta, come in una sorta di Ready Player One o di Sword Art Online.
La seconda bugia della Regina di Cuori è che il mondo è stato vittima di un’invasione aliena e che l’élite più potente al mondo, annoiata dal doversi rifugiare in bunker sotterranei, utilizza le arene di Borderland per puro e sadico intrattenimento.
Purtroppo, però, Arisu non riesce a non essere ipnotizzato dalla vera e propria illusione che orchestra Mira: improvvisamente, il ragazzo si ritrova in una stanza asettica, seduto a un tavolo mentre indossa una divisa da ricovero. Mira dice ad Arisu di essere la sua dottoressa e che lo sta curando affinché riesca a ricordare “la verità”. Secondo la Regina di Cuori, la verità sarebbe la seguente: il giorno in cui Arisu, Chota e Karube correvano per le strade di Tokyo nel mezzo del traffico, i due suoi amici rimasero uccisi e Arisu, divorato dai sensi di colpa per non essere morto al posto loro o con loro, ha rimosso dalla coscienza l’accaduto in modo da sopprimere il dolore, non accettando la realtà.
Mira offre ad Arisu la possibilità di porre fine al suo dolore e di guarire, prendendo un paio di pillole e arrendendosi al gioco: ma è tutto un inganno e Usagi sa di dover fare il possibile per far tornare in sé Arisu, ormai in trance. Quindi, Usagi si taglia le vene del polso e dice ad Arisu che se ciò che Mira sostiene è vero, a lui non deve importare se lei – che sarebbe dunque solo un frutto della sua immaginazione – sta per morire proprio davanti ai suoi occhi.
Tuttavia, il legame sentimentale tra Usagi e Arisu – proprio perché reale – si rivela più forte e ipnotico delle strategie di gioco di Mira: Usagi riesce a risvegliare Arisu dall’illusione, in modo da terminare il game partecipando anche alla terza partita.
La Regina di Cuori gioca l’ultimo incontro andando verso la morte (viene infatti eliminata dal gioco con il consueto raggio laser) a cuor sereno, perché sinceramente commossa dall’umanità dimostrata da Usagi e Arisu e dalla bontà di sentimenti che credeva impossibili da ritrovare.
A questo punto dell’episodio, il game è finito, i fuochi di artificio colorano i cieli di Borderland in onore dei vincitori che vengono celebrati e il gioco dà un ultimo annuncio a tutti i giocatori: sono liberi di accettare o rifiutare la cittadinanza permanente a Borderland. Tutti rifiutano, tranne due dei giocatori che ha incontrato Chishiya nel game Isolamento.
Qual è la reale verità dietro al mondo di Alice in Borderland 2? Perché Arisu e gli altri giocatori sono finiti lì?
Se la Regina di Cuori ha mentito, però, non siamo ancora venuti a capo della risposta che tanto attendeva Arisu: perché Borderland esiste? La risposta viene finalmente data. Con un salto temporale da una scena all’altra, ci ritroviamo nella Tokyo di sempre e scopriamo cosa è realmente accaduto ai personaggi della serie tv.
Arisu, Chota e Karube non sono stati investiti, bensì tutte le persone che si trovavano a Shibuya (e qui scopriamo che tutti si erano incrociati lì, da Usagi a Kuina, da Aguni a Chishiya) sono state vittime di una violenta esplosione causata da un meteorite che ha colpito Tokyo.
E Borderland? In un certo senso era davvero un’illusione: una sorta di limbo, di terra di confine dove ciascuna di quelle persone si è trovata nel momento in cui era in bilico tra la vita e la morte. Arisu, infatti, è stato dichiarato morto, senza battito, per circa 60 secondi.
Le persone che sono morte all’interno dei game in Borderland, tuttavia, sono davvero decedute anche nel mondo reale. I personaggi che sono rimasti in vita, invece, sono stati tutti ricoverati (e Ann è stata salvata da un’equipe di medici con il defibrillatore). Arisu e Usagi si incontrano davanti a un distributore di snack nei corridoi dell’ospedale: tra i due scatta subito qualcosa e nessuno è indifferente all’altro. Arisu chiede a Usagi se si fossero già incontrati e, dopo qualche scambio di battute, la ragazza risponde che forse sì, si erano già conosciuti.
Lasciamo Arisu e Usagi che decidono di fare una passeggiata in cortile per riprendere la loro “conoscenza”. Qui, però, notiamo un dettaglio fondamentale: su un tavolo, un mazzo di carte da poker viene spazzato via dal vento, tutte tranne il Joker. Che cosa significa questo Jolly? Non sarà che, forse, anche questo mondo è ancora un’illusione di Borderland? Lo scopriremo solo se Alice in Borderland avrà una terza stagione.