Andor: spiegazione del finale e della scena post-credit dell’ultimo episodio

L'ultimo episodio di Andor contiene una scena dopo i titoli di coda, ma cosa mostra? Scopriamolo insieme

Su Disney+ è giunta a conclusione la prima stagione di Andor, la serie spin-off di Star Wars sul passato di Cassian e sulla nascita della ribellione. Attraverso dodici episodi il racconto ideato da Tony Gilroy ci ha trasportato all’interno della macchina dell’impero, del suo impeto espansionistico e violento. La mano di ferro del sistema ha gettato la propria ombra su tutti i pianeti della galassia, mentre razze e popoli ne pagano le conseguenze maggiori. La storia ci porta a conoscere vittime e carnefici, mostrandone pulsioni e difetti. Anche gli agenti dell’impero sono uomini e donne, e come tali fallaci nelle proprie scelte e azioni. Lo stesso trattamento è stato dato ai “buoni”, più figure grigie che eroi.

Andor post credit - Cinematographe.it

Ma perché parliamo di tutto ciò? Perché soltanto dopo aver compreso e interiorizzato il sottotesto della prima stagione di Andor che si può comprendere appieno la scena post credit. La sequenza non è un mero easter egg, una citazione spicciola al mondo di Star Wars o un’immagine di continuity. Il momento mostrato racchiude quanto visto fino all’ultimo episodio. Rappresenta la massima forza dell’oppressore, sicuro dei propri mezzi e potere. La sena post credit è tutto questo e molto altro, vediamo quindi insieme cosa è successo.

L’articolo contiene spoiler sulla trama di Andor, se ne consiglia quindi la lettura a serie conclusa.

Cosa è successo nell’ultimo episodio di Andor intitolato “Lampi di Ribellione”?

Andor, Maarva Funeral - Cinematographe.it

Nell’ultimo episodio di Andor assistiamo al funerale di Maarva, la madre di Cassian. Su Ferrix tutte le forze in campo sono pronte ad attendere il ritorno del protagonista. L’impero è alle sue calcagna per sapere l’identità della persona che si cela dietro la ribellione. Dal canto suo, Luthen, è sul pianeta proprio per uccidere Cassian e impedirgli di rivelare la sua identità. Allo stesso tempo gli abitanti Ferrix cercano di coprire l’amico e concittadino, mentre l’impero stringe il proprio pugno su di loro. Sul posto troviamo Syril Karn, anche all’inseguimento di Cassian.

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Insomma, la scacchiera è pronta, come la polveriera ad esplodere. L’ologramma di Maarva incita il popolo di Ferrix a ribellarsi ed è proprio ciò che accadrà. Nel tumulto Cassian riuscirà a liberare Bix e a salvare i propri amici dalla carneficina che si sta compiendo ad opera dei soldati dell’impero. Andor scova anche Luthen, infiammato dal discorso al funerale e dalla forza dimostrata dagli abitanti del pianeta. Qui, Cassian concede all’uomo due scelte: ucciderlo o prenderlo con sé all’interno della ribellione. Luthen sceglierà quest’ultima, ed è giusto pensare che nella prossima stagione li vedremo entrambi in azione. Il momento è seguito, dopo i titoli, da una scena che in futuro collegherà la serie a Rogue One, ma cosa mostra?

Il significato profondo della scena post credit e il legame con Rogue One

La morte Nera - Cinematographe.it

Assistiamo alla costruzione di qualcosa nello spazio. I droidi saldano componenti, parti di un qualcosa di molto grande e infine la vediamo, la Morte Nera. La macchina letale, il segno ultimo del potere dell’impero. Il mezzo con il quale instaurare paura nella galassia senza aver bisogno neanche premere un pulsante. Il solo fatto di esistere comporta la resa di molti, impauriti da un’arma in grado di spazzare via pianeti dalle carte planetarie. Ma perché è così importante la Morte Nera, non l’abbiamo vista già abbastanza? Da un punto di vista puramente rappresentativo questo è vero, ma a livello simbolico ci sentiamo dire di no.

La Morte Nera rappresenta il Memento Mori di Cassian Andor. L’uomo e la macchina sono legati indissolubilmente. Se da una parte l’uomo morirà proprio per mezzo della Morte Nera, dall’altra quest’ultima verrà distrutta dal sacrificio di Cassian. Tutto ciò avveniva nel finale di Rogue One: A Star Wars Story, nel quale anche la Jyn Erso di Felicity Jones si sacrificava insieme al ribelle pur di ottenere i piani della stazione spaziale. La scena posta credit di Andor funziona su più livelli di rappresentazione e senso, e questo va a confermare la qualità della serie di Tony Gilroy.

Rogue One: A Star Wars Story - Cinematographe.it

È giusto pensare che nella seconda stagione la Morte Nera avrà una grossa importanza, se non all’inizio almeno nelle battute finali. Questo perché strettamente legata al futuro del protagonista e della saga stessa. In Andor la ribellione non ha ancora assunta la forma che conosciamo. Mon Mothma è ancora seduta al tavolo del senato galattico su Corussant e Cassian ha appena iniziato la propria carriera ribelle. Da ciò che ci viene detto in Rogue One, Cassian ha militato per lungo tempo all’interno del gruppo, macchiandosi le mani in nome della libertà. Dobbiamo attendere un anno o forse più per sapere come proseguirà la serie, ma nel frattempo non possiamo che dirci soddisfatti da quella che riteniamo essere la miglior serie su Star Wars.

Composta da dodici episodi, la prima stagione di Andor è disponibile interamente su Disney+.