Avvocato di Difesa – The Lincoln Lawyer: spiegazione del finale della terza stagione della serie Netflix

Su Netflix dal 17 ottobre 2024, la terza stagione di The Lincoln Lawyer getta le basi per una quarta stagione pazzesca. Attenzione agli SPOILER!

Prodotta dal 2022 e alla sua terza stagione, Avvocato di Difesa – The Lincoln Lawyer è ispirata alla saga di romanzi di Michael Connelly (si tratta dello stesso autore di Bosch). Creato da David E. Kelley e Ted Humphrey e ambientato nella solare Los Angeles, il legal drama vede protagonista l’avvocato penalista Mickey Haller (Manuel Garcia-Rulfo), la cui particolarità è quella di lavorare ai propri casi costantemente in movimento sui sedili posteriori della sua Lincoln.

The Lincoln Lawyer - Cinematographe.it

La serie ha il via quando l’avvocato Jerry Vincent (Paul Urcioli), brutalmente ucciso, prima di morire lascia tutti i suoi casi ad Haller. L’avvocato di difesa, in quel momento, non lavora da tempo perché aveva sviluppato una dipendenza da ossicodone, in seguito a un incidente in surf (una sua grande passione). Mickey accetta la sfida immediatamente e si rimette in pista, ereditando lo studio e i casi. La terza stagione di Avvocato di Difesa – The Lincoln Lawyer è disponibile in streaming con i suoi dieci episodi, su Netflix, dal 17 ottobre 2024. Da questo punto in poi, attenzione agli spoiler!

Come finisce la terza stagione di Avvocato di Difesa – The Lincoln Lawyer: l’omicidio di Glory e la corruzione

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Basata sul romanzo Il Dio della Colpa (The Gods of Guilt), la terza stagione di Avvocato di Difesa – The Lincoln Lawyer vede Haller affrontare il caso di Julian La Cosse (Devon Graye) accusato ingiustamente dell’omicidio di Glory Days/Giselle Dallinger/Gloria Dayton (Fiona Rene), escort e vecchia amica di Mickey. La seconda stagione si era proprio chiusa con il cliffhanger della sua morte, che colpisce particolarmente l’avvocato: Mickey aveva fatto molto per proteggerla e pensava di averla convinta a lasciare Los Angeles e tornare alle Hawaii, per cambiare vita. Gloria – questo il suo vero nome – però, aveva mentito: aveva cambiato da Glory in Giselle il suo nome ed era rimasta a LA. Julian viene, quindi, arrestato in quanto – sembrerebbe – l’ultima persona ad aver visto la ragazza e, in preda alla disperazione, contatta Haller.

Era stata proprio Gloria a consigliargli, se mai ne avesse avuto bisogno, di contattare Mickey. Sebbene sia un terreno minato, quando capisce che Julian è innocente Haller non può fare a meno di accettare il caso: sia per il guadagno notevole per il suo studio – un po’ in difficoltà – che per liberare un innocente e cercare di dare giustizia alla sua amica Gloria. Come suo solito, Mickey tende a incolparsi per la morte della ragazza, pensando che avrebbe potuto fare di più per salvarla. La verità, però, è che lui non avrebbe potuto fare di più.

A essere raccontato, poi, è anche il suo passato. La terza stagione, infatti, prende il via con un flashback in cui vediamo il protagonista, quindici anni prima, felice mentre – sulle note di Use Somebody dei Kings of Leon – fa surf ed è un neopapà innamorato di sua moglie, Maggie McPherson (Neve Campbell). Del team entra, poi, a far parte anche Eddie Rojas (Allyn Moriyon), ex-babysitter di sua figlia Hayley (Krista Warner). Quest’ultima, infatti, chiede al padre di aiutare l’amico per un problema che viene, brillantemente, risolto – cosa non riesce a fare Haller? – e viene, poi, assunto da Mickey, che gli chiede di lavorare per lui come autista.

Il pericolo, i fantasmi e gli Dei della Colpa

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Ora più che mai, però, Mickey si trova ad affrontare diversi pericoli tra cartelli della droga e corruzione del sistema legale. Sembra quasi impossibile venirne a capo. Julian viene accoltellato mentre si trova ancora in carcere e rischia la vita, mentre un’altra persona perde inaspettatamente la vita in un bruttissimo incidente. Haller inizia a essere “perseguitato” dai suoi fantasmi, che gli chiedono di lavorare per fare giustizia ma non darsi la colpa per quanto è successo. Man mano che si avvicina la verità, le cose si fanno sempre più pericolose.

Dal canto loro, la sua ex-seconda moglie – nonché assistente – Lorna Crain (Becki Newton) riesce, finalmente, a realizzare il suo sogno e diventare avvocato, mentre Izzy Letts (Jazz Raycole) lavora per lui inseguendo anche il sogno della danza. Presente anche l’immancabile Cisco (Angus Sampson), marito di Lorna che indaga e aiuta notevolmente Mickey con i suoi casi.

Durante le indagini per cercare di scagionare Julian, viene scoperto un video che vede Gloria seguita da un misterioso uomo che si scopre, poi, essere il detective Neil Bishop (Holt McCallany). A essere coinvolto è, però, anche e soprattutto un insospettabile agente della DEA, James De Marco (Michael Irby). Il video potrebbe essere mostrato in tribunale, ma Haller decide di affrontare direttamente Bishop mostrandoglielo e chiedendogli di testimoniare contro De Marco.

Come il finale di Avvocato di Difesa – The Lincoln Lawyer 3 prepara alla quarta stagione

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Mickey sa, infatti, che Bishop è tante cose, ma certamente non un assassino e così è. Neil decide di testimoniare contro De Marco, affermando di essere stato lui a pedinare Gloria perché gli era stato chiesto da quest’ultimo che voleva sapere dove vivesse la ragazza. Gloria era una sua informatrice, ma voleva parlare e, per evitare che si venisse a sapere della corruzione dilagante, la decisione è stata quella di ucciderla. Nell’episodio 3×10 Gli Dei della Colpa, vediamo Bishop – dieci anni prima – conoscere De Marco e accettare di fare la sua volontà nel caso Lake Balboa, per avere più soldi e riuscire a tenersi suo figlio (era in fase di divorzio e rischiava di perderlo). Da allora, l’agente della DEA gli ha chiesto di essere occhi e orecchie per lui (come un informatore).

Bishop gli ha rivelato, quindi, dove vivesse Gloria, ma non sapeva se l’uomo l’avrebbe uccisa (come, poi, ha fatto). Poi, improvvisamente, Bishop dice a tutti di dire a suo figlio che gli dispiace e si spara in bocca in aula davanti a tutti. Ciò che emerge, quindi, è il marcio diffuso di un sistema corrotto che Haller cerca di combattere. Inizialmente, Mickey pensa di lasciare questo mondo pericoloso e che non cambierà mai del tutto; poi, però, sua figlia gli fa comprendere come lui, comunque, sia di aiuto a chi ne ha bisogno (Hayley gli comunica che, da grande, vorrebbe fare il procuratore). Le accuse contro Julian vengono fatte cadere e De Marco viene trovato impiccato (a farlo è stato uno dei cartelli). Alla fine, Mickey decide di dare una gratificazione a tutto il suo team e di prendersi una settimana di pausa dal lavoro per rilassarsi un po’ e tornare più forte che mai.

Quando, però, lascia il locale dove stava festeggiando con Izzy, Cisco e Lorna e si trova sulla sua Lincoln finalmente sereno, Haller viene fermato dalla polizia perché non ha la targa. Chiede all’agente di fargli una multa, ma del sangue inizia a gocciolare dal portabagagli. Il cliffhanger vede Mickey sconvolto in manette perché, all’interno della sua auto, c’è un cadavere… È chiaro, quindi, che dietro a tutto ci sia un cartello della droga che vuole far pagare all’avvocato quanto accaduto e che la quarta stagione – che sarà, sicuramente, esplosiva! – ruoterà attorno a questo.

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