Black Doves: la serie TV con Keira Knightley è ispirata a una storia vera?
Black Doves, la serie di spionaggio di Netflix con protagonista Keira Knightley si ispira a una storia realmente accaduta?
Black Doves, la serie tv di Netflix con protagonista Keira Knightley, è un’avvincente spy story ambientata in una moderna Londra durante il periodo natalizio. La trama vede Helen Webb, spia professionista nonché madre e moglie di famiglia, trovarsi nel mezzo di una cospirazione geopolitica. Quando il suo amante viene ucciso, la donna cerca di capire per quale motivo sia stato eliminato. Il suo capo, l’enigmatica Mrs Reed, le affianca Sam, un sicario vecchio amico di Helen, per proteggerla. Black Doves si compone di sei episodi collegati tra loro, che lasciano spazio a tanti intrighi e fitte ragnatele, in cui Helen e Sam scopriranno che niente è come sembra, proprio come nelle più classiche storie di spionaggio. Vista la quantità di elementi, così come i riferimenti all’attuale situazione geopolitica mondiale, la serie tv di Netflix è una storia originale oppure è ispirata a una storia vera?
Black Doves: la vera storia dietro la serie tv di Netflix
La trama di Black Doves è basata in parte a una storia realmente accaduta. Il regista e creatore della serie tv, Joe Barton, ha spiegato a Radio Times di essersi ispirato allo scandalo ‘spy cops’, poliziotti-spie che si erano infiltrati in un gruppo di attivisti anarchici e ambientalisti al fine di smascherarli. Molti di essi si erano anche sposati con alcune donne appartenenti a quella cerchia e avevano continuato a portare avanti un matrimonio finto per decenni. Poi, i poliziotti-spie sparivano improvvisamente, lasciando le mogli sole con i propri figli. Barton ha dichiarato: “Avevo un paio di idee diverse che mi frullavano per la testa. Volevo realizzare qualcosa sulle spie. Avevo questa idea su questi due personaggi che erano amici e avevo alcune scene diverse in mente”.
Lo scandalo spy cops non viene esplicitamente menzionato, ma la rete di inganni sì: Helen, infatti, è sposata da dieci anni con il politico Wallace, e per tutto questo tempo ha trasmesso alla sua agenzia Black Doves i suoi segreti.
Lo scandalo ‘spy cops’ a cui si ispira Black Doves
Gli ‘spy cops’ erano una sottosezione top secret della London Metropolitan Police Service. Il loro scopo era quello di infiltrarsi in organizzazioni anarchiche con idee politiche opposte a quelle del governo, spiarli, guadagnarsi la loro fiducia, e poi rivelare ai loro superiori tutti i dettagli dei loro piani. Secondo il The Guardian, in 25 anni di attività, gli spy cops si sono infiltrati in oltre 1000 gruppi. Almeno cinque poliziotti uomini hanno trascorso decenni sotto copertura, arrivando ad instaurare delle relazioni con le donne delle organizzazioni che dovevano spiare, e persino formare matrimoni – spesso incoraggiati dai loro stessi superiori, per non destare sospetti e incoraggiare la missione. I cinque agenti coinvolti erano: Bob Lambert, Jim Boyling, Mark Jenner, John Dines e Mark Kennedy.
Da un’inchiesta, una donna ha scoperto dopo vent’anni che il padre di suo figlio, Bob Lambert, era un agente sotto copertura. Jacqui – questo il nome di fantasia – ha dichiarato che la rivelazione le ha completamente “rovinato la vita” perché credeva davvero che Lambert fosse un marito e padre perfetto. Dines si era infiltrato nel gruppo ambientalista London Greenpeace, all’epoca diretto dalla nota attivista Helen Steel. La donna ha parlato apertamente del trauma subito dopo aver scoperto che il marito non era chi pensava. Il personaggio di Keira Knightley si ispira alla figura di Helen Steel, che fu chiave nell’indagine Undercover Policing Inquiry per smascherare gli spy cops.
L’agenzia di spionaggio Black Doves esiste davvero?
Le Black Doves non esistono; sono un’invenzione della serie tv. Secondo la trama, questa agenzia di spionaggio, con sede a Londra, è composta principalmente da sole donne che agiscono per denaro. Non hanno affiliazioni con altri gruppi segreti britannici. Non sono leali verso il Regno Unito, né verso altri Paesi. Infatti, all’occasione, le Black Doves devono essere anche disposte a tradire la propria nazione. Le spie si vendono al miglior offerente; non importa se si tratti di un segretario di stato, o di un criminale: a dettare le regole sono i soldi.
Helen, che in precedenza si faceva chiamare Daisy Bradshaw, è stata reclutata nell’organizzazione da Reed, che ha scoperto in lei un innato talento nel mentire. Le Black Doves sono un gruppo così top secret che perfino Helen non è del tutto sicura di chi fidarsi realmente.