Black Mirror: Bandersnatch – la storia vera che ha ispirato il film Netflix
In molti si sono chiesti se le vicende raccontate da Black Mirror: Bandersnatch fossero reali o meno: ecco la storia vera che ha ispirato il film Netflix.
L’arrivo di Black Mirror: Bandersnatch su Netflix è stato un vero e proprio evento: il film è una storia interattiva che lo spettatore può manipolare per ottenere risultati diversi ed è ispirato a un videogioco realmente esistito e mai pubblicato.
Attenzione: l’articolo potrebbe contenere degli spoiler di Black Mirror: Bandersnatch
Bandersnatch rientra nell’universo di Black Mirror, ma come sempre si tratta di un prodotto a sé. Il film segue le vicende di Stefan – interpretato da Fionn Whitehead (Dunkirk) -, un diciannovenne britannico che crea un videogame chiamato Bandersnatch, ispirato al romanzo omonimo di un certo Jerome F. Williams. Il gioco di Stefan è una novità, diverso da qualsiasi cosa l’abbia preceduto perché fa appello al libero arbitrio dei giocatori (anche se ormai lo sappiamo: il libero arbitrio è solo un’illusione).
Black Mirror: Bandersnatch è una storia vera?
Quando Stefan incontra il suo idolo, il programmatore Colin (Will Poulter), i due discutono del gioco, ma soprattutto dello scrittore che l’ha ispirato: “È lo stesso tizio che è impazzito e ha tagliato la testa della moglie?”. Più tardi vediamo Stefan comprare un libro dedicato a Williams e alla sua vita travagliata. Il libro contiene immagini crudissime della morte della moglie e spiega nel dettaglio la spirale di follia che ha intrappolato il genio letterario. I parallelismi con la storia di Stefan sono palesi, ma Jerome F. Williams è realmente esistito?
Leggi qui la nostra recensione di Black Mirror: Bandersnatch
Lo scrittore Jerome F. Williams non è un personaggio reale e il suo libro interattivo sembra essere una costruzione dell’Universo di Black Mirror. La parola Bandersnatch viene da Alice nel Paese delle meraviglie: Lewis Carroll la usa in Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. Molti sapranno, però, che è esistito un videogame intitolato Bandersnatch che non è mai stato pubblicato.
I parallelismi con le vicende del film continuano: il gioco era stato sviluppato da una compagnia di Liverpool (Black Mirror basa la sua storia in un luogo non ben definito dell’Inghilterra): la Imagine Software, che ha chiuso i battenti dopo 18 mesi dalla sua creazione. Il gioco – che non ha mai visto davvero la luce – veniva descritto come un progetto rivoluzionario, con un gameplay diverso da qualunque cosa sviluppata fino a quel momento.
Sembra, quindi, che Charlie Brooker si sia ispirato alle vicende della Imagine Software per creare il suo episodio interattivo. E c’è un altro collegamento: all’inizio dell’episodio Stefan si sveglia il 9 luglio 1984 e accanto a lui c’è la rivista di gaming Crash. Su di essa si legge: “Lunedì 9 luglio presso la High Court of Justice (divisione Chancery) un’ulteriore petizione per terminare Imagine per conto della VNU Business Press (proprietari della Personal Computer Games, tra gli altri) è passata in maniera incontrastata. Imagine è finita”. È lo stesso giorno.
Bandersnatch: il poema di Lewis Caroll e Alice nel Paese delle meraviglie
Bandersnatch – come abbiamo già accennato – è un termine coniato da Lewis Caroll per il mondo di Alice nel Paese delle meraviglie. Il dizionario lo descrive come un sinonimo di “un individuo dalle abitudini non convenzionali e dagli atteggiamenti selvaggiamente bizzarri, spesso considerati minacciosi”. La parola viene usata dallo scrittore per descrivere un “animale meraviglioso” nel libro del 1872 Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. È contenuta nella poesia del Jabberwocky – considerato spesso il più grande esempio di nonsense della lingua inglese. In italiano è stato tradotto in tantissime versioni diverse; prendiamo come esempio una delle più conosciute, quella del 1975 di Milli Graffi:
Il Ciciarampa
Era cerfuoso e i viviscidi tuoppi
ghiarivan foracchiando nel pedano:
stavan tutti mifri i vilosnuoppi
mentre squoltian i momi radi invano
Black Mirror: Bandersnatch si trova attualmente su Netflix. Buon divertimento.