Bodyguard – Stagione 2 si farà? Ecco cosa sappiamo sulla serie tv Netflix
La prima stagione di Bodyguard sembra essere un successo indiscusso anche al di fuori del Regno Unito, è lecito dunque domandarsi se lo show avrà una continuazione
Visto il grande successo ottenuto dalla prima stagione di Bodyguard, prima nel Regno Unito sulla BBC dove ha registrato il record di share degli ultimi dieci anni, e ora nel resto del mondo grazie alla distribuzione Netflix, è lecito domandarsi se una seconda stagione sia in arrivo. Molti sono i rumor ma nessuna conferma ufficiale al momento. Certo la serie ha dimostrato di avere un potenziale non indifferente e difficilmente i produttori si lasceranno sfuggire una possibilità così significativa, visti i risultati trasversalmente ottenuti. Pur non essendoci nessuna ufficialità su una continuazione, né su una fine definitiva, l’ideatore Jed Mercurio ha però confermato di aver avviato una trattativa con la BBC per il prosieguo, affermando che la serie potrebbe tranquillamente avere quattro stagioni.
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Cos’è successo nella prima stagione di Bodyguard
La prima stagione di Bodyguard racconta in sei episodi la vicenda di David Budd, veterano della guerra in Afghanistan affetto da disturbo post-traumatico e ora agente di protezione nel comando del Metropolitan Police Service di Londra che viene assegnato, dopo aver sventato con successo un attentato terroristico su un treno di linea, come guardia del corpo al Ministro dell’Interno Julia Montague, ambizioso politico distante anni luce dagli ideali di Budd. La Montague è in costante pericolo a causa di una proposta di legge sulla sicurezza nazionale da lei promossa, con la quale si crea diverse inimicizie che sfoceranno in due attentati, in uno dei quali morirà per l’esplosione di una bomba durante un suo comizio. Budd, che dopo l’iniziale disprezzo aveva stretto un rapporto intimo con il ministro, e frustrato per non essere riuscito a portare a termine la sua missione, si mette ad indagare personalmente sulla sua morte, scoprendo un intreccio tra criminalità organizzata, vertici politici e servizi di sicurezza. I responsabili di tutto ciò si ritorceranno contro di lui cercando di incastrarlo e di far ricadere su di lui le colpe, fino all’adrenalinico e sorprendente finale.
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David cadrà nell’imboscata tesagli, venendo legato a un giubbotto esplosivo simile a quello che portava Nadia, la donna che voleva farsi esplodere sul treno, e verrà portato alla luce il suo legame con il primo attentatore della Montague, di cui era commilitone nell’esercito. Le colpe ricadono così su di lui, ma Budd, con l’appoggio della moglie, riuscirà a dimostrare la sua innocenza, smascherando la vera talpa infiltrata nei servizi segreti, ovvero il suo capo, evidenziando i rapporti di questa con alcuni politici di spicco e perfino con la stessa Nadia, la quale risulterà essere una spietata terrorista e non una vittima dei capi islamici.
La prima stagione si risolve di fatto con una sorta di happy ending dove tutti i nodi principali vengono al pettine e i vari intrecci si uniscono arrivando alla soluzione finale. Si potrebbe quindi pensare che la serie sia da ritenere conclusa di per sé, ma alcuni elementi lasciano un sufficiente campo d’elaborazione per sviluppi da ampliare nelle eventuali stagioni future.
Cosa possiamo dunque attenderci da un’eventuale seconda stagione?
Negli ultimi frammenti del sesto episodio David inizia una terapia per risolvere i suoi problemi da stress post-traumatico, quindi ipotizziamo di trovarlo, nell’eventuale seconda stagione, che lotta per la sua guarigione oppure già guarito e pronto a tornare all’opera, magari assegnato come guardia del corpo ad un nuovo politico o a qualche personalità di spicco della famiglia reale o dell’alta società londinese. La sua totale riabilitazione può lasciar presagire anche una promozione o un ruolo comunque di prestigio ancora maggiore per lui. Inoltre lo lasciamo a fine prima stagione in un apparente stato di riconciliazione con la moglie (che dunque immaginiamo di ritrovare), quindi nella seconda ci attendiamo una ripresa della sua vita familiare, più o meno complicata. Non è dato sapere se rivedremo il personaggio di Nadia, che di fatto ha rivelato tutto ma della cui confessione non abbiamo ancora certezza su tutti gli elementi, a partire dell’effettivo ruolo di Richard Langcross che potrebbe ripresentarsi come oppositore nel seguito. Nadia ha dichiarato che il suo intento era fare soldi per costruire altre bombe, non sappiamo se in parte questo possa essere avvenuto ed è ipotizzabile che nella prossima stagione altri terroristi a lei collegati entrino in scena. Personaggi secondari che molto probabilmente rivedremo saranno il Comandante Anna Sampson e il sergente Louise Rayburn, anche se è più probabile che ci troveremo di fronte a delle stagioni con una centralità di alcuni personaggi principali affiancati da altri secondari a rotazione in base all’evolversi delle situazioni. Ci sono poi alcune teorie che ipotizzano che Julia Montague non sia realmente morta, lasciando così spazio all’ipotesi, a dir il vero abbastanza incredibile, di un suo ritorno nella seconda stagione.
Bodyguard – stagione 2: quando esce?
Se la serie otterrà il via libera per il rinnovo escludiamo di poterla vedere in scena l’anno prossimo, dato che Jed Mercurio è impegnato anche con Line of Duty, l’altra sua serie attiva, e contando i tempi di lavorazione Bodyguard 2 potrebbe vedere la luce su Netflix ipoteticamente intorno alla fine primavera o all’estate del 2020. Di sicuro la curiosità è grande, quindi restiamo in trepidante attesa!