Breaking Bad: i 10 migliori episodi della serie di Vince Gilligan
Aspettando El Camino, ripercorriamo il racconto tragico del Walter White di Bryan Cranston, con i 10 migliori episodi di Breaking Bad.
Il cancro come opportunità per cambiar vita, infrangere i propri limiti e svelare la propria natura, il nome Walter White divenuto ormai l’icona di un mito, e la lenta evoluzione del personaggio da intimorito professore di chimica del liceo, a potentissimo boss della droga di Albuquerque; queste sono alcune delle ragioni che hanno reso Breaking Bad (2008-2013) la più grande serie contemporanea mai prodotta.
Scritta e diretta da Vince Gilligan con protagonisti Bryan Cranston, Aaron Paul, Anna Gunn, RJ Mitte, Dean Norris, Betsy Brandt, Bob Odenkirk, Giancarlo Esposito e Jonathan Banks – Breaking Bad è divenuta rapidamente una delle serie di maggior successo nel panorama televisivo contemporaneo (e non solo), nonché un autentico spartiacque a livello artistico e produttivo nel modo di concepire i prodotti seriali.
El Camino: il ritorno di un altro personaggio di Breaking Bad nel nuovo spot
Da Felina – puntata conclusiva dopo cinque stagioni dal ritmo forsennato – è cambiato tutto. La serie ideata da Gilligan infatti, rappresenta non solo l’apice creativo della scrittura televisiva a cavallo tra XX e XXI Secolo, ma anche il punto finale di un’evoluzione iniziata con I segreti di Twin Peaks (1990-1991), per poi procedere lentamente con I Soprano (1999 – 2007), The Wire (2002 – 2008) sino a Mad Men (2007 – 2015) e House of Cards (2013 – 2018) – ma anche il punto di partenza per un nuovo modo d’intendere la scrittura televisiva che nell’ultima decade ha portato a prodotti seriali del calibro de Il Trono di Dpade (2011-2019), Westworld (2016-2020), Legion (2017-2019), The Deuce (2017 – 2019), Ozark (2017 – in onda), Too Old to Die Young (2019) – per citarne alcuni – con una qualità media di base altissima.
E non solo, perché il peso specifico di Breaking Bad nell’immaginario collettivo – e il suo successo testimoniato da 16 Emmy e 2 Golden Globes – è stato tale da aver generato una mole spaventosa di fan al seguito. Abbastanza da convincere Gilligan a farci rituffare nel contesto narrativo della “sua” Albuquerque prima con il fortunato spin-off Better Call Saul (2015- in onda) con il Saul Goodman di Bob Odenkirk protagonista assoluto – un prequel/sequel dal ritmo e dalla tipologia di drama ben differente rispetto all’opera originale – e poi con l’attesissimo El Camino: Il film di Breaking Bad (2019).
Con El Camino ci troviamo dinanzi a un effettivo sequel di Breaking Bad in forma filmica – rilasciato da Netflix l’11 ottobre 2019 – che seguirà l’epica avventurosa di Jesse Pinkman (interpretato da Aaron Paul) e la sua fuga dalla polizia e dal suo passato dopo gli eventi della sopracitata Felina, l’oramai mitologica puntata conclusiva della serie-cult di Gilligan che ha visto la morte del Walter White di Bryan Cranston (colpito da un proiettile vagante) dopo esser riuscito finalmente a “metter ordine” nella sua vita.
In attesa di El Camino: Il film di Breaking Bad, riscopriamo i migliori 10 episodi della serie AMC che vi faranno venire una gran voglia di fare un bingewatching estremo.
Breaking Bad: i 10 migliori episodi della serie – Say My Name (Dì il mio nome)
Tra le puntate più iconiche della serie, Say My Name (in italiano Dì il mio nome) rappresenta uno dei momenti chiave dell’intera narrazione di Breaking Bad. Non soltanto per lo stallo alla messicana in pieno deserto di Albuquerque e per il celebre momento della rivelazione in cui Walter chiede a Declan (interpretato da Louis Ferreira) di pronunciare il suo nome; la settima puntata della quinta stagione è anche l’ultima apparizione di Mike (interpretato da Jonathan Banks), freddato da Walter/Heisenberg in un momento di lucida follia, quasi del tutto ignaro degli eventi.
Breaking Bad: i 10 migliori episodi della serie – Gliding Over All (Volare alto)
Il mid-season della quinta stagione che, per chi si ricorda la messa in onda di Breaking Bad, era di 16 puntate divise tra il 2012 e il 2013. In particolare Gliding Over All (Volare alto) colpì tantissimo sia pubblico che critica perché lasciò intravedere una crepa nel muro della doppia vita di Walter opportunamente bilanciata e in via del tutto inaspettata. Se infatti Walter aveva finalmente deciso di ritirarsi a vita privata perché in possesso di più denaro di quanto potesse mai spenderne nel resto della sua vita, tutto cambia velocemente nel momento in cui Hank (interpretato da Dean Norris), seduto sul water di casa White, sfoglia casualmente un libro venendo a capo di tutta la faccenda, realizzando che il GB della dedica è Gale Boetticher (interpretato da David Costabile).
La sequenza della rivelazione rappresenta uno dei momenti più alti e incredibili di Breaking Bad, specie per il come è avvenuto, riportando alla mente quel “Woodrow Wilson? Walt Whitman? Walter White?” della stagione precedente, con Hank che ha avuto la risposta sotto il naso tutto il tempo, ma era troppo ingenuo per potersene accorgere.
Breaking Bad: i 10 migliori episodi della serie – Full Measure (Niente mezze misure)
Diciamolo chiaramente, questo è uno dei momenti più drammatici di tutta Breaking Bad e segna tra l’altro l’inizio della fine del rapporto tra un Walter sempre più egocentrico e assetato di potere, e Gus Fring (interpretato da Giancarlo Esposito) che cerca in tutti i modi di controllare il genio impazzito di Heisenberg.
La tredicesima puntata della terza stagione è un crescendo di tensione, con Walter incapace di trovare un’intesa con Gale impostogli da Gus dopo la sparizione di Jesse, che per tutta la terza stagione vive con il dolore della morte di Jane (interpretata da Krysten Ritter) – una mossa, quella di Fring, volta a ottenere il controllo sul chimico. Il colpo di scena che nessuno si aspetta è che Walter intima Jesse di andare a uccidere proprio Gale, al fine di ottenere la maggior libertà di manovra possibile.
Il resto, è nella suggestiva sequenza finale, con un Jesse in lacrime perché certamente un ladruncolo, un tossico, un debole, ma non un assassino – vittima inconsapevole del burattinaio Heisenberg.
Breaking Bad: i 10 migliori episodi della serie – Crawl Space (Nuove identità)
Altro giro, altro grandissimo momento di Breaking Bad, stavolta parliamo dell’undicesima puntata della quarta stagione. Con Crawl Space (in italiano Nuove identità) assistiamo alla totale rottura degli equilibri del mondo di Walter, ampiamente vacillati dopo l’omicidio di Gale. Lo strano rapporto padre-figlio tra Walter e Jesse crolla del tutto dopo che Gus realizza che, non solo Jesse sa cucinare tanto bene quanto Walter, ma gli è anche fedele. Walter diventa così semplicemente zavorra di cui fare a meno, con Gus che vedendo in Hank una minaccia perché venuto a capo dell’intera faccenda, decide di farlo fuori.
Per salvare la sua famiglia, l’unica cosa che gli impedisce di divenire a tutti gli effetti Heisenberg, Walter concorda con un contatto di Saul, un uomo specializzato nel “far svanire nel nulla” le persone in difficoltà, un prezzo di mezzo milione di dollari e la fuga da Albuquerque per se stesso e la sua famiglia. Rientrato a casa, la scoperta che Skyler (interpretata da Anna Gunn) ha dato una parte dei soldi – 600 mila dollari – al suo capo/amante Ted (interpretato da Christopher Cousins) per salvarlo dal fisco. Il resto è uno dei momenti più incredibili della narrazione di Breaking Bad, con Walter che si lascia andare prima all’ira più totale, e poi a una risata isterica di puro terrore: i soldi non ci sono, e il castello di carte rischia di sgretolarsi.
Breaking Bad: i 10 migliori episodi della serie – Granite State (Tutto torna)
Il principio della fine, di Felina, la quindicesima puntata della quinta stagione di Breaking Bad è una meticolosa preparazione alla battaglia in cui ci si ricollega narrativamente al flashforward d’inizio stagione. Lydia (interpretata da Laura Fraser), Todd (interpretato da Jesse Plemons) e il manipolo di neo-nazisti dello zio Jack (interpretato da Michael Bowen) hanno ormai preso il sopravvento divenendo i villain della narrazione.
Granite State (Tutto torna) è il preludio a ciò che avverrà, con un’impennata d’ego da parte di Walter volto a ricostruirsi come individuo – dopo che a 50 anni la vita gli ha presentato il conto con una malattia incurabile – intento a riprendersi quel poco che gli resta della propria esistenza; come un rapporto con il figlio completamente demolito dopo gli eventi di Ozymandias con Walt Jr (interpretato da RJ Mitte) che al telefono gli urla di morire e lasciarli in pace. Una ricostruzione psicologica meticolosa, necessaria per gli eventi del series finale.
Breaking Bad: i 10 migliori episodi della serie – Dead Freight (Rapina al treno)
The great train robbery come i cinefili più datati potranno ricordare. In realtà la quinta puntata della quinta stagione rappresenta uno degli eventi più iconici della saga di Breaking Bad, è infatti il momento di svolta nella vita delinquenziale di Walter. Quale miglior occasione di una rapina a un treno – come nei vecchi western di un tempo – per passare definitivamente da professore di chimica/padre di famiglia, a criminale/signore della droga?!?
Ne viene fuori una puntata magistrale, di pura strategia prima, e action poi; sino alla sequenza finale – un autentico pugno nello stomaco – con Todd che uccide a sangue freddo un bambino capitato per caso, semplicemente per “non lasciare testimoni”.
Breaking Bad: i 10 migliori episodi della serie – To’hajiilee (Riserva indiana)
Chi lo vide per tempo, ricorderà certamente come la seconda parte di quinta stagione/sesta stagione di Breaking Bad fosse un continuo crescendo del conflitto scenico, per otto puntate letteralmente una più bella dell’altra. Non fa testo la tredicesima puntata della quinta stagione – To’hajiilee (in italiano Riserva indiana) – il compimento del momento che Hank Schrader aspettava sin dalla rivelazione sulla sopracitata tazza del water in Gliding Over All – l’arresto del cognato Walter.
La seconda parte di quinta stagione di Breaking Bad vede infatti una caccia al topo, indizio per indizio, di Hank che lentamente fa quadrare i pezzi del mosaico, sino all’arresto in pieno deserto. Poi accade qualcosa, Hank e Steve (interpretato da Steven Michael Quezada) vengono accerchiati dai neo-nazisti di Jack e Todd che vogliono il chimico a tutti i costi. E l’episodio si conclude così, in piena sparatoria, con Walter ammanettato che urla disperato a Jack di fermarsi, sapendo che in un telefilm dove il punto di vista narrativo è quello del villain, i buoni non vincono.
Breaking Bad: I 10 migliori episodi della serie – Face Off (Fine della storia)
Prima di Felina e Ozymandias, è stata certamente la puntata più iconica dell’intera saga di Breaking Bad – il tredicesimo episodio della quarta stagione è la disfatta finale di Walter nei confronti di Gus, liberandosi così del capo opprimente dopo gli eventi della sopracitata Crawl Space e dialogando dalla stagione successiva direttamente con il fornitore, ovvero Lydia.
Face Off (in italiano Fine della storia) è probabilmente l’ultimo grande momento eroico di Walter/Heisenberg che con l’attentato a Gus diventa non solo il primo signore della droga e non più un sottoposto, ma riesce a salvare la sua famiglia dalle minacce del titolare de Los Pollos Hermanos. Ne viene fuori un grandissimo momento televisivo, con Walter che constatata la riuscita dell’attentato, telefona a Skyler dicendo con sguardo fiero: “I won“.
Breaking Bad: i 10 migliori episodi della serie – Felina
L’atto conclusivo che ha segnato la fine della serialità televisiva per come la conoscevamo – con il sedicesimo episodio della quinta stagione si conclude l’epopea di Breaking Bad, in una puntata formidabile dove tutto è ben bilanciato. Walter riesce a sterminare i neo-nazisti di Jack e Todd, avvelena Lydia, salva Jesse che fugge a gambe levate a bordo di un auto in un pianto di gioia disperata (è proprio da qui che ripartirà El Camino: Il film di Breaking Bad) – sino al tanto atteso confronto con Skyler, momento tenero e struggente in cui Walter afferma che ciò che ha fatto lo ha fatto principalmente per sé stesso, per sentirsi vivo dopo una vita a “fare la cosa giusta”.
L’ultimo frame, sule note di Baby Blue dei Badfinger, è di un esanime Walter che dopo aver rivisto le sue “adorate” macchine per cucinare, crolla sul pavimento vittima di un proiettile sparato dalla mitragliatrice automatica che aveva costruito per far fuori la banda dello zio Jack. La fine perfetta di una serie incredibile.
Breaking Bad: i 10 migliori episodi della serie – Ozymandias (Declino)
Se Felina rappresenta la fine perfetta, Ozymandias – la quattordicesima puntata della quinta stagione intitolata in italiano Declino – non è che il culmine massimo di Breaking Bad in tutta la sua brutalità emotiva elaborata in una narrazione dal ritmo lento. Ozymandias, completamento degli eventi accennati in To’hajiilee segna la fine del Walter White che tutti conosciamo e dei delicati equilibri tenuti in piedi con speranza e sacrifici.
La famiglia infatti, che Walter ha sempre tenuto all’oscuro di tutto prima, per poi coinvolgerla e infine proteggerla, viene giù – arrivando addirittura a “sacrificare” Jesse pur di tenere in vita il cognato Hank; ma il sacrificio è vano. Da qui l’unica speranza possibile, per non rendere complice Skyler delle sue malefatte e tenerla in salvo, renderla una vittima in termini legali; ne viene fuori una sequenza struggente e altamente drammatica, di Walter che aggredisce Skyler e Walt Jr per poi rapire Holly (che lascia al sicuro in una caserma dei pompieri), e fuggire – così che anche la famiglia potesse essere in salvo e sotto la protezione della Polizia.
L’ultimo atto della “normale vita” di Walter, prima di Granite State e Felina, prima della conclusione effettiva e del flashforward. Il momento più alto e forte di Breaking Bad, la fine degli equilibri, la caduta del Re, che troverà la sua “ciliegina sulla torta” nella lettura del poema di Ozymandias da parte dello stesso Cranston in voiceover.