Cabinet of Curiosities: i 10 mostri più spaventosi della serie di Guillermo Del Toro
Ratti giganti, esseri alieni, demoni tentacolari, streghe e zombi: tutti gli esseri più mostruosi esseri immaginati dal regista creatore della serie horror antologica di Netflix.
Se conoscete un po’ Guillermo Del Toro e il suo stile, sapete già che questo articolo non è per i deboli di cuore: il regista e autore ha abituato il pubblico ha un’estetica grottesca e disturbante, diventata un vero e proprio marchio di fabbrica dei suoi lavori. E la sua ultima creatura, Cabinet of Curiosities, non è da meno.
La serie antologica disponibile su Netflix, composta da otto episodi ciascuno dedicato a una storia diversa e diretta da un regista diverso, è una raccolta di orrori nel senso più ampio del termine, e presenta una carrellata di mostri che vanno dall’inquietante al grottesco, dal repellente al disturbante. Insomma, in pieno stile Del Toro. Ecco le dieci creature più spaventose di Cabinet of Curiosities.
1. Il ratto gigante (I ratti del cimitero)
Se c’è un essere che disgusta più o meno tutti, quello è il topo. Figurarsi se il topo è gigantesco e mutante. E no, dimenticate il saggio e tenero maestro Splinter: il ratto gigante che attacca il povero Mason è cattivissimo, arrabbiatissimo e veramente orrendo di aspetto, con gli occhi opachi, i denti enormi e la bocca che cola bava tra urla assordanti. Di sicuro è l’elemento più spaventoso dell’episodio I ratti del cimitero diretto da Vincenzo Natali, reso ancora più intrigante dal fatto che il protagonista si trova intrappolato in un tunnel sotterraneo senza poter scappare o nascondersi. Una follia claustrofobica che lascia il segno.
2. Lo zombie (I ratti del cimitero)
Il ratto gigante non è l’unico mostro che Mason si trova ad affrontare ne I ratti del cimitero. Il nostro terrorizzato protagonista, a un certo punto, durante il suo folle inseguimento/fuga si ritrova in una grotta sotterranea. E qui cade in tentazione, rubando una collana preziosa a un antico cadavere, da bravo ladro di tombe qual è. Il problema è che, così facendo, Mason risveglia l’entità a lungo sopita, un essere putrido e urlante che inizia ad attaccarlo e a inseguirlo strisciando per recuperare il suo tesoro. L’aspetto della creatura, il fatto che gli manchino completamente le gambe e i suoi attacchi incensanti la rendono sicuramente una futura protagonista dei nostri peggiori incubi.
3. Il parassita (L’autopsia)
Molti hanno eletto L’autopsia l’episodio più spaventoso di Cabinet of Curiosities, e non è difficile immaginare perchè: il parassita che viene scoperto dal medico legale Carl Winters mentre indaga su un caso di sospetto omicidio è orrendo, e profondamente disturbante. La creatura, che strizza un po’ l’occhio ad alien, inizialmente sembra imbranato, e invece si trasforma in un essere ripugnante, una sorta di uovo con tentacoli e un grande occhio al centro che ama nutrirsi di sangue. Una delle creature più terrificanti della serie, che per una volta però, alla fine, avrà quello che si merita.
4. Il demone con i tentacoli (Lotto 36)
Un’altra regola non scritta di ogni horror che si rispetti è che il protagonista, se trova un inquietante libro di formule magiche oscure che gli viene detto di non aprire, sicuramente lo aprirà. Fa proprio questo Nick Appleton in Lotto 36, quando prende possesso di un magazzino per uscire dai debiti, e risveglia un demone oscuro che esce dal corpo di un povero cadavere. Il mostro è disgustoso, con le gambe umane e la parte superiore composta da viscide braccia tentacolari che spuntano da una specie di testa. Si vede poco, e si nota molto l’uso della CGI, ma rimane comunque piuttoso disturbante.
5. L’androide Alo Glow (L’apparenza)
L’apparenza è uno degli episodi più profondamente disturbanti di Cabinet of Curiosities, per tutta una serie di motivi sia visivi sia psicologici. Tra tutti, l’inquietante droide fatto di crema che nasce dalla costosa lozione per la pelle Alo Glow è sicuramente uno dei più disturbanti: un essere senziente, androgino, che pur non essendo spaventoso visivamente risulta profondamente disturbante, soprattutto per la mostruosa seduzione che esercita su Stacy, la protagonista. Un’attrazione così profonda, da trasformala in una nuova sè…in tutti i sensi, anche i più macabri.
6. ll primo Gohul (Il modello di Pickman)
Un essere mostruoso che si forma dalle tenebre potrebbe sembrare un clichè del genere, ma non se la mente dietro all’idea è quella di Guillermo Del Toro. Ne Il modello di Pickman l’autore dà vita a un Ghoul, un mostro che non è esattamente uno zombie, anche se di esso ne ricalca alcune caratteristiche: quando prende forma nel primo incubo di William Thurber è orrendo, con denti seghettati, cicatrici e pelle cascante, ed è reso ancora più inquietante da un gioco sapiente di luci e ombre. Appare per brevi istanti, ma sono sufficienti a renderlo terrorizzante.
7. ll secondo Gohul (Il modello di Pickman)
Se il primo Gohul de Il modello Pickman è un assaggio, il secondo essere che appare al protagonista è davvero orrendo, un’anomalia biologica agghiacciante che strizza l’occhio – come d’altronde la serie fa più volte – a H.P. Lovecraft. L’essere che emerge dal pozzo è una sorta di incrocio tra un mammifero e un insetto, con artigli affilati e zampe minuscole, braccia minuscole, enormi bulbi oculari e un ruggito assordante. Il modo in cui si muove e il suo aspetto faranno saltare sulla sedia anche gli appassionati dell’horror meno impressionabili.
8. La madre fantasma (Il brusio)
Un mostro atipico, quello de Il brusio, ma non meno disturbante degli altri: l’episodio diretto da Jennifer Kent (la conosciamo per The Babadook) riguarda la presenza paranormale di un bambino e della sua madre violenta e arrabbiata. Proprio lei è il mostro che terrorizza lo spettatore, e questa volta non lo fa con il suo aspetto, piuttosto normale e non minaccioso, ma con il suo atteggiamento aggressivo, con la litania che ripete, con la forte carica emotiva che porta con sè. Forse non il mostro più spaventoso dell’antologia, ma quello che emotivamente entra di più sottopelle.
9. La strega (I sogni nella casa stregata)
In ogni storia horror che si rispetti non può mancare un racconto sulle streghe, e proprio di questo parla I sogni della casa stregata, che ci regala uno dei mostri con il design più convincente di tutto Cabinet of Curiosities. Quando Walter entra nel regno della strega malvagia tramite una droga, la creatura appare in tutta la sua mostruosità, e rimane impressa: occhi arancioni infuocati, un aspetto legnoso e putrido, e un aiutante ancora più inquietante, un ratto parlante dai denti a becco d’oca. Una delle creature più spaventose di tutte le otto puntate della serie.
10. Il mostro alieno (La visita)
La storia de La visita è forse la meno convincente di Cabinet of Curiosities: un ricco recluso si trova con quattro sconosciuti a vedere una reliquia spaziale, che attivano soffiando fumo d’erba. Ma non lasciatevi ingannare dalle premesse: la creatura che si risveglia è uno degli alieni più brutti mai visti, una via di mezzo tra un verme gigante umanoide e una sorta di lumacone con le antenne, che ringhia, sbrana viscere, fa esplodere teste telepaticamente, e tramite una specie di sostanza appiccicosa possiede perfino corpi umani. Un mostro originale, e assolutamente disgustoso.