Chi è MODOK? Ecco la storia del villain di Ant-Man and the Wasp: Quantumania
Scopriamo le origini e le differenze con i fumetti di MODOK, il grottesco nemico comparso in Ant-Man 3
Supereroi, quali esseri anatomicamente perfetti. Corpi scultorei, folte chiome da pubblicità della Pantene e poteri quasi divini. Dei veri e propri idoli in calzamaglia… e poi c’è MODOK. Il villain creato da Stan Lee e Jack Kirby si è contraddistinto per il suo aspetto deforme e grottesco. Testa enorme e corpo rachitico, un personaggio all’apparenza fragile eppure molto pericoloso. Intelligenza sovraumana e sete di potere lo hanno reso negli anni un villain temuto quanto deriso, soprattutto dagli eroi dal taglio comico di casa Marvel.
Leggi anche Ant-Man and the Wasp – Quantumania: recensione del film Marvel
Egli è anche a capo della A.I.M. un’organizzazione criminale seconda sola all’Hydra. MODOK ha dato spesso filo da torcere ai perfetti supereroi, consolidandosi come uno dei supercattivi più gettonati dalla casa delle idee. Dopo alcune apparizioni nei videogiochi e una serie a lui dedicata (Marvel’s M.O.D.O.K.) il personaggio ha fatto il suo debutto nel Marvel Cinematic Universe in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, primo film della Fase 5.
Nel nuovo capitolo, diretto ancora una volta da Peyton Reed, le origini di MODOK sono state riadattate per l’MCU, stravolgendole totalmente. Questi viene impersonato da Corey Stoll, il Calabrone del primo Ant-Man, che va ad aggiungersi ai nemici che il supereroe deve affrontare nel regno quantico, oltre al potente Kang. Ma qual è la storia editoriale di questo stravagante personaggio? Scopriamolo insieme.
Storia editoriale di un villain inaspettato
Era il lontano settembre 1967, e su Tales of Suspense 93 faceva la sua prima apparizione MODOK. Nato dalla mente di Stan Lee e Jack Kirby, il personaggio venne creato come nemico ricorrente di Captain America. Due esseri agli antipodi, da una parte il perfetto Steve Rogers, dall’altra il grottesco cattivo. Intelligenza contro i muscoli, tecnologia contro forza bruta. In una commedia anni ’80 i ruoli sarebbero stati invertiti, un po’ come La rivincità dei Nerd.
MODOK sarebbe stato un ottimo personaggio di ribalta e redenzione, invece la Marvel ha optato per un ruolo diverso. L’afflizione per la sua condizione fisica si tramuta ben presto in risentimento. L’invidia verso eroi ed eroine lo portano ad una continua ricerca di vendetta.
Quella della casa delle idee è stata una scelta audace pienamente ripagata. MODOK riapparirà nel ’69 in Captain America #112 nel numero #49 di Sub-Mariner, prima di avere un filone tutto suo in The Incredible Hulk #167-170. In seguito affronterà personaggi come Iron Man, Ms. Marvel (l’attuale Captain Marvel interpretata da Brie Larson nell’omonimo film), gli X-Men e tanti altri supereroi. Non sono mancate anche diverse apparizioni divertenti, come in Wha… Huh? #1, Marvel Holiday Special e GLA-Xmas Special #1 nel 2006.
Addio George Tarleton, benvenuto MODOK
La origin story di MODOK avviene da manuale, dentro un laboratorio. George Tarleton è un tecnico specializzato dell’organizzazione criminale nota come A.I.M. (Avanzate Idee Meccaniche). Tra le varie ricerche e invenzioni, l’A.I.M. creerà il Cubo Cosmico (Il Tesseract nel Marvel Cinematic Universe) e attraverso di esso avvieranno una serie di esperimenti che porteranno alla nascita del villain. Tarleton viene infatti scelto per una procedura estrema che lo cambierà per sempre.
Attraverso il Cubo Cosmico, innesti tecnologici e avanzati mutageni si tramuterà nella super intelligenza nota come MODOC (acronimo di Mental Organism Designed Only for Computing). Il suo compito, inzialmente, sarà quello di studiare il Cubo Cosmico, e così trovare un suo sfruttamento a fini bellici. Ma le macchine prendono sempre il sopravvento (come ci insegnano Terminator e Matrix), e così MODOC diventa più ambizioso e violento. Dopo aver ucciso i suoi creatori prende il controllo della A.I.M. e si farà chiamare MODOK (Mental Organism Designed Only for Killing).
Leggi anche: Marvel’s MODOK: recensione del primo episodio della serie Disney
La sua strada si incrocerà con quella dell’eroe a stelle e strisce, intento a salvare l’agente dello Shield Sharon Carter; la futura Agente 13 e grande amore di Steve Rogers. Ma non sono solo i supereroi ad affronterà MODOK, infatti il Dottor Destino proverà a sottrargli il Cubo Cosmico. Il villain negli anni coltiverà una passione per i rapimenti, sequestrando prima Betty Ross (l’amata di Bruce Banner) e successivamente Ms. Marvel, aka Carol Danvers.
La sfida con Amadeus Cho e l’Hulk rosso
L’A.I.M. di cui MODOK è a capo non più soddisfatta della sua leadership ne ordinerà l’omicidio, affidandosi alla Serpent Society. Il villain perirà sotto il colpo mortale di Death Adder e il corpo verrà restituito all’organizzazione che lo utilizzerà da remoto per i suoi loschi piani. Questo finché Iron Man non lo distruggerà una volta per tutte. In seguito verrà sostituito da M.O.D.A.M., una sua controparte femminile. Questi non è altra che Olinka Barankova, agente dell’A.I.M. introdotta in West Coast Avengers #36.
I supervattivi, come gli eroi, hanno una predisposizione per la resurrezzione. Infatti, l’A.I.M. riporterà in vita MODOK affinché possa creare un nuovo Cubo Cosmico. Il nostro elimina MODAM e riprende possesso del suo vecchio ruolo come leader dell’organizzazione criminale. Il cattivo entrerà anche a far parte dell’organizzazione criminale nota come Intelligencia, con la quale trasformerà il Generale Ross e sua figlia Betty negli ormai iconici Hulk Rosso e She-Hulk Rossa, scatenando così l’ira dell’unico e verde Hulk.
A quanto pare saranno proprio MODOK e l’Intelligencia a portare agli eventi di World War Hulk. Dopo uno scontro con Amadeus Cho (futuro nuovo e fantastico Hulk) questi ritornerà nelle vesti di George Tarleton. Tuttavia, all’insaputa di tutti MODOK aveva creato un ammasso di cervelli clonati da sé stesso. Il conglomerato verrà distrutto dall’Hulk Rosso, ma uno dei cervelli clonati è sopravviverà all’attacco. Questi, dopo essersi innestato la memoria dell’originale si farà chiamare MODOK Superior. Il villain farà la sua comparsa in Fear Itself e nell’arco narrativo dedicato a Gwenpool per poi tornare recentemente alle origini come nemico di Iron Man.
Il MODOK del Marvel Cinematic Universe
Dobbiamo dirlo, il design di MODOK in Ant-Man and the Wasp: Quantumania è davvero strano, al limite dell’assurdo. In molti hanno storto il naso dopo i primi trailer e hanno mantenuto la loro reticenza anche dopo la visione del film. Tuttavia, il villain è grottesco anche nei fumetti, cosa per cui viene spesso deriso da supereroi come Deadpool o Spider-Man; non dev’essere facile trovarsi difronte ad un testone gigante sospeso in aria. Probabilmente al tavolo dei Marvel Studios si è discusso ampiamente su quale dovesse essere l’impatto su schermo del personaggio e hanno optato per quello comico.
Detto ciò, la storia di MODOK – come dicevamo – è stata ampiamente riscritta affinché potesse adattarsi all’universo espanso del franchise live action. Ed è per questo che ci si è affidati alla trama di Ant-Man, creando un collegamento a nostro avviso intelligente. Il villain non è più così George Tarleton, bensì Darren Cross. Questi era il nemico di Scott Lang, sconfitto alla fine del film. Nello scontro l’eroe danneggerà la tuta del suo avversario, causandone un disastroso rimpicciolimento a livello subatomico. Vediamo il corpo accartocciarsi partendo dalle braccia per poi sparire con un piccolo sbuffo.
Nel film apprendiamo che Darren non è morto, ma è finito nel Regno Quantico dove viene salvato e curato da Kang. Quelle di quest’ultimo non sono delle cure amorevoli e infatti lo trasformerà in una sua arma. Darren diventa così il “cacciatore” del conquistatore, un soggetto dotato di armi di distruzione e una mente niente male. MODOK darà la caccia a Janet & family che, alla scoperta della sua identità, rimarrà giustamente sorpresa e divertita dal suo aspetto. Un piccolo easter egg era stato lanciato in Loki, nel quale vediamo il casco del Calabrone nel mondo-spazzatura della TVA.