Città invisibile: la spiegazione del finale della SerieTV Netflix
La nuova serieTV Netflix sul folclore brasiliano ha lasciato numerosi quesiti irrisolti. Tra questi, il mistero di una seconda stagione
Città invisibile ha positivamente sorpreso il pubblico di Netflix. Disponibile dal 5 febbraio sulla piattaforma, ha incuriosito grazie all’atmosfera misteriosa in cui viene inserito il folclore brasiliano. Chi sono quelle creature? Cosa sanno fare? Le domande si sono moltiplicate di episodio in episodio. Ma mentre la prima stagione andava esaurendosi, i quesiti restavano allo spettatore bramoso di risposte. Una seconda stagione non ancora confermata potrebbe dare ragione a parte dei dubbi irrisolti, anche se alcune soluzioni potrebbero essere già sotto gli occhi di tutti. Infatti, distratti dal fuoco della Curupira e dall’ambiguità della Cuca, potrebbe esserci sfuggito qualche dettaglio di trama dai risvolti inaspettati.
Gabriela è una mezzosangue?
Città Invisibile, che è prima di tutto un crime, inizia con una morte. E non una qualsiasi. A scomparire è infatti la moglie di Eric, detective al centro delle vicende. Un incendio aveva stroncato l’amata, anche se in condizioni non del tutto giustificate. Infatti, sul finale della prima stagione scopriamo che proprio la figlia dei due, Luna, è la responsabile della moria di creature magiche e non solo. Luna sarebbe posseduta dal Corpo Secco, e così inconsapevole delle proprie azioni, come lo è il padre suo ignaro complice. Ma la morte, in Città invisibile, potrebbe non essere la fine. Quando Eric affronta Iberê, vede apparire Gabriela, la quale gli promette che il suo viaggio non è ancora finito. Sappiamo ad esempio che il Corpo Secco non uccide, ma trasporta le anime in un regno differente da quello mortale, almeno fino a risoluzione di alcune mansioni sulla terra. La seconda stagione potrebbe proprio mostrare un nuovo aldilà. Territorio di confine tra la vita e la morte. Un ottimo modo per riportare in scena Gabriela, che probabilmente sta aspettando Eric.
Eric è il ponte tra mondo mortale e magico
Una delle rivelazioni più sostanziali di Città invisibile è la parentela tra Eric e Manaus, il mutaforma ucciso dal Corpo Secco impossessatosi di Luna. Eric è dunque un mezzosangue, ponte tra il regno umano e magico. Questo spiega perché riesca a resistere persino come mai Camila non sia riuscito a ucciderlo nel secondo episodio. Il suo viaggio inizia però ora. Gabriela, dall’aldilà, lo informa che adesso è uno di loro. Dunque, nella seconda stagione potremo riscoprirlo in una nuova veste, con i poteri del padre e qualche novità tutta da scoprire.
Chi sono i genitori di Luna?
Perché Gabriela voleva salvare il piccolo villaggio? Oltre al legame affettivo e al valore naturale, Gabriela potrebbe essere stata consapevole del segreto di quel luogo. Nei flashback di Eric scopriamo che la moglie era una fervente appassionata delle credenze tradizionali brasiliane, e che in esse riponeva sincera fiducia. È possibile che anche lei, oltre al marito, possedesse una “specialità” del tutto soprannaturale, magari per una parentela altrettanto eccezionale. Il che renderebbe chiaro anche la natura di Luna, la figlia a cui il Corpo Secco si lega.
Una certa connessione telepatica tra Eric e Luna è ancora da confermare, ma sembrerebbe concedere una possibile spiegazione del finale di Città Invisibile. Infatti, Luna permette a Iberê di uccidere il Corpo Secco proprio dopo aver urlato e liberato il padre dall’incantesimo.
Il corpo secco è morto?
Molto probabilmente no. Per decenni lo spirito è transitato da un essere all’altro, proprio come negli ultimi episodi di Città Invisibile lo vediamo fare con Luna ed Eric. Inoltre, il Corpo Secco è talmente potente da avere affinato i propri poteri ancora intrappolato nella tomba, giungendo a prosciugare le forze vitali di chiunque tentasse di contrastarlo. Il Corpo Secco è morto, ma il suo spirito potrebbe ancora rivelare sorprese. La risposta non è qui, ma nell’altro mondo, dove Camila, Inês, Iberê ed Eric sono diretti.
Il Curupira è buono?
Per una spiegazione del finale di Città Invisibile è di certo necessario rifarsi al folclore brasiliano, soprattutto per quanto riguarda la Curupira. Secondo la tradizione, è una creatura demoniaca. Anche in Città Invisibile si presenta come manifestazione del male, dimostrandosi però sempre più sfaccettato e imprevedibile. Ben presto infatti scopriamo che proprio lui è l’ultima speranza della foresta contro gli esseri umani. Come da tradizione, la Curupira attacca chiunque danneggi l’ambiente, tema centrale per gli eventi di Città Invisibile. Gli ultimi episodi non ci permettono di scoprire la reale posizione della creatura, ma è probabile che, nonostante soluzioni non del tutto condivisibili, la Curupira agisca per il bene della natura e dell’ordine costituito delle realtà magiche e mortali. In un mondo in cui i boschi prendono fuoco nel mistero più assoluto, la Curupira è l’ultimo baluardo di speranza. La sua funzione di paladino senza mezze misure prenderà forse ancora più definizione in una nuova stagione, dove per altro speriamo di vederlo più spesso nella sua vera forma mitologica.