6 film di David Cronenberg che potrebbero diventare una serie, oltre Inseparabili
Quali film del padre del body horror sarebbero perfetti per un adattamento televisivo? Scopriamolo insieme
Folle e avveniristico, un investigatore della psiche umana in tutte le sue forme. David Cronenberg, padre e maestro del body horror, ha scandagliato il fondale dei sentimenti e delle paure che ci contraddistinguono. Pessimista, crudo e anche geniale. Il regista canadese ha portato sul grande schermo la rappresentazione dei nostri tormenti, nel quale il corpo si erge a tale manifestazione: deturpato, corrotto, plasmato e fuso a innesti metallici o magici. L’ansia del mondo contemporaneo corrode la pelle e irretisce la mente. L’autore di alcune delle pellicole più controverse della settima arte ci ha raccontato la caducità dell’essere umano.
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Da quell’esordio nel 1969 con Stereo ad oggi, Cronenberg è cresciuto e ha maturato una propria visione del mondo. Ultimo di una serie di capolavori è stato il tanto discusso Crimes of the Future con Viggo Mortensen, che ha visto il ritorno del regista al body horror. Tuttavia, la sua eredità non sembra fermarsi al solo cinema. Infatti, quest’anno verrà rilasciata su Prime Video Inseparabili, miniserie tratta dall’omonimo film dell’88. In cantiere c’è anche la trasposizione televisiva di Scanners, pellicola del 1981.
Insomma, la filmografia del regista sembra prestarsi alla narrazione seriale. Negli ultimi anni l’horror ha trovato la propria dimensione all’interno dei palinsesti delle varie piattaforme. Pensiamo agli zombie della AMC o all’Haunting di Mike Flanagan su Netflix. Forse è giunto il momento di indagare un nuovo spazio, partendo proprio dalle opere passate di Cronenberg. Questi ha spaziato dalla fantascienza al noir, dal dramma alla crime story, toccando svariati generi. A nostro avviso sono sei i film la cui storia potrebbe essere riletta in chiave contemporanea, toccando così varie tematiche ancora attuali. Scopriamo quali.
1 Videodrome, il capolavoro di David Cronenberg
Non possiamo che partire da qui, da uno dei capisaldi della filmografia di Cronenberg. Sì, perché Videodrome è un’opera che tutt’ora ci racconta del nostro mondo e del nostro rapporto con la tecnologia. In questo caso si parla dell’assuefazione da contenuti televisivi. Come non pensare a questo film quando la nostra attuale routine è caratterizzata da un massiccio utilizzo degli smartphone, dei PC e della televisione. Questi plasmano costantemente la nostra giornata, tra un binge watching e una scarrellata sui social. Una miniserie incentrata su queste tematiche, dove il tubo catodico viene sostituito dai vari device, potrebbe trovare una propria forma; un po’ com’è successo con Black Mirror.
2 La promessa dell’assassino
Come dimenticare il Nikolai Luzhin interpretato magistralmente da Viggo Mortensen in La promessa dell’assassino. Qui David Cronenberg porta sullo schermo la cruda visione dell’oscurità che può avvolgere l’animo umano. Reale e violento, il film ci trasporta nel mondo della criminalità russa con irruenza. Ci strappa dalla nostra comfort zone per raccontarci una crime story dai risvolti drammatici. Tale racconto si presta bene al racconto seriale, toccando tra gli altri generi anche il noir, il thriller e il poliziesco. Né immaginiamo tranquillamente una trasposizione realizzata dalla HBO, emittente nota per la forza dei propri prodotti.
3 Crash
Passiamo ora ad un altro genere, quello erotico di Crash, il controverso ed estremo film del ’96. James Spader, Holly Hunter, Deborah Unger ed Elias Koteas formano il quartetto su quale Cronenberg dipinge la propria ossessione del corpo, qui sessualmente dilaniato. I protagonisti si lanciano in un perverso quanto pericoloso gioco sessuale, nel quale la massima soddisfazione viene raggiunta dallo schianto di un’automobile. La pelle dilaniata del freddo metallo, la pulsione che scaturisce feroce da quegli attimi di premorte. Ed è con essa che i personaggi si confrontano e si sfidano in un flirt masochistico.
Crash racconta ancora oggi i nostri impulsi, quella voglia estrema di sentire la vita, di sentirci vivi guardando in faccia la morte. Il mondo oggi è saturato di contenuti, ogni cosa si ripete e annoia facilmente, portando alcuni a nuovi e terrificanti hobby. Una miniserie ambientata ai giorni nostri troverebbe sicuramente il favore di una produzione.
4 eXistenZ
Viviamo i giorni del Metaverso, della realtà aumentata e delle IA. Già nel novecento la letteratura cyberpunk aveva immaginato i risvolti psicologici del mondo altro, digitale e cubico. Pensiamo alle opere di William Gybson o al caso di Tron al cinema. David Cronenberg non è stato da meno, realizzando un film come eXistenZ. Uscito nelle sale nel ’99, il film vedeva tra i protagonisti Jennifer Jason Leigh, Jude Law, Ian Holm e Willem Defoe. La storia, invece, è incentrata sull’ormai non tanto futuristico videogioco che dà il nome alla pellicola. Questi è giocabile attraverso una periferica di carne, collegata alla bio-porta presente nella schiena dei giocatori. Quella di eXistenZ è una realtà sembra in bilico tra virtuale e tangibile; vi ricorda qualcosa?
5 La zona morta di Cronenberg sarebbe perfetto per una trasposizione televisiva
In questo caso si tratterebbe in realtà di una trasposizione televisiva del romanzo di Stephen King. Tuttavia, una miniserie dovrebbe fare comunque i conti con l’adattamento per il cinema di David Cronenberg che, nel 1983, realizza La zona morta. Qui il regista si confronta con il soprannaturale tanto caro allo scrittore americano. La storia vede protagonista Christopher Walken nei panni di Johnny Smith, un uomo risvegliatosi dal coma con la capacità di prevedere il futuro. Un soggetto perfetto per una serie in grado di abbracciare generi come il fantasy, il dramma e il giallo. In questo caso lo vedremmo bene riadattato da una piattaforma come Netflix.
6 La mosca
È giunto il momento dell’ultimo film, e non poteva che essere La mosca. Anche in questo caso siamo difronte ad un rifacimento, nel particolare de L’esperimento del dottor K. diretto da Kurt Neumann nel 1958 (tratto a sua volta dal racconto di George Langelaan). Eppure, se pensiamo all’uomo-mosca interpretato da Jeff Goldum la nostra mente vola al film del regista canadese. Non possiamo pensare alla filmografia di Cronenberg senza passare per quest’opera. Uno sci-fi horror che troverebbe terreno fertile in una serie televisiva, nel quale assisteremo episodio dopo episodio alla mutazione del protagonista, alla sua corruzione e inesorabile caduta. Avremmo davanti un villain che è allo stesso tempo il protagonista. Se uscisse per esempio su Prime Video o Apple TV saremmo i primi a vederlo.