Dawson’s Creek: tutte le coppie che ci hanno fatto battere il cuore
Prima del termine ship, ai tempi di Dawson’s Creek esisteva solo il romanticismo. Ecco le migliori coppie della serie TV nel corso delle sei stagioni.
Una cosa è certa. Guardare Dawson’s Creek nel 2021 non sarà mai come guardare Dawson’s Creek nel 2000. Tutto è cambiato, dai sedicenni di oggi al modo di fruizione del prodotto audiovisivo; dall’onnivoro binge watching al disincanto generazionale difronte ai grandi temi sentimentali. Perché prima della serie creata dal genio Kevin Williamson c’era poco o niente, mentre dopo di essa è arrivata O.C, Gossip Girl, Bridgerton. Nulla a che vedere però. Dawson, Joey, Pacey, Jen, Jack e ancora Andie, Audrey, Mitch e Nonna Grams hanno accompagnato l’educazione sentimentale e sessuale di una generazione intera che oggi, sulla soglia dei trent’anni, guardano indietro con nostalgia e tenerezza a un tempo sospeso fra l’infanzia e l’età adulta, dove tutto era nuovo e ancora da scoprire.
Dawson’s Creek: le migliori coppie
L’arrivo su Netflix di Dawson’s Creek apre le porte ai ricordi di pomeriggi liceali e ci trasporta con malinconia a quei tempi in cui ancora non esistevano le ship, ma esisteva solamente la capacità di far vibrare il nostro battito con quello degli amori sullo schermo (nonostante poi, inevitabilmente, sono arrivate le fazioni #TeamDawson e #TeamPacey). In questa breve lista ripercorriamo nel corso delle sei stagioni le migliori coppie dell’intera serie, indagando non solo le unioni di tipo sentimentale o sessuale ma anche i legami familiari e le amicizie inseparabili. Ecco le migliori otto coppie di Dawson’s Creek.
Dawson e Joey
Crescere insieme e poi d’un tratto scoprirsi innamorati. Dawson & Joey sono il fulcro lirico dell’intera serie, il nocciolo melodrammatico dei legami sentimentali che si formeranno nel corso delle stagioni. I due, separati solo da un lago che divide simbolicamente e geograficamente il raggiungimento dell’altro, hanno insieme un passato di amici d’infanzia che sanno tutto dell’altro/a proprio perché quel tutto lo hanno vissuto. Migliori amici finché l’adolescenza e i primi subbugli ormonali busseranno alla porta e dormire insieme come hanno fatto per oltre quindici anni inizierà ad essere imbarazzante e rischioso. Dawson e Joey scambieranno il loro primo bacio accanto a quella finestra aperta in camera di casa Leery scombinando un’intera vita.
E proprio quel primo agognato bacio (e ancor più attesa prima volta) li trasporterà nel mondo dell’adolescenza e poi verso l’età adulta, quando compiuti i 18 anni dovranno abbandonare Capeside e riuscire a stare al mondo anche da soli. Con Joey e Dawson il termine “amore” acquisterà un significato che va ben oltre lo stare insieme. Ecco, se c’è una cosa (delle tante) che ci ha insegnato Dawson’s Creek è che a volte l’ “amore” può acquisire un significato altro dall’happy ending. La non scelta sul finale di stagione, che ribalta le aspettative di love story destinata a stare insieme, diventa quindi emblematica per ribadire l’idea di universalità di un legame totalizzante e platonico destinato alle sole anime gemelle.
Pacey e Joey
Se nel corso delle prime stagioni fra Joey e Pacey si delinea è un rapporto amicale, fatto di sarcastici punzecchiamenti reciproci e una certa indifferenza, sul finire della terza stagione tra i due succede qualcosa di imprevisto che rimescolerà le carte e creerà in Joey l’eterno dilemma: lui o Dawson?. Dopo un lungo tormento interiore la ragazza della porta accanto interpretata da Katie Holmes sceglierà il dissoluto Pacey e i due salperanno su una barca a vela in viaggio verso le Hawaii. Attraverso questa inaspettata storia d’amore, il creatore Kevin Williamson riflette sugli antagonismi, le gelosie, le delusioni e i sensi di colpa che emergono nelle competizioni amorose; indagando tutti quei sentimenti messi in campo fra due migliori amici che s’innamorano della stessa ragazza ̶ e quanto sia difficile continuare a mantenere il giusto equilibrio d’ amore e amicizia.
Pacey, per Joey, sarà il compagno perfetto, perché tenterà di farla sentire libera di essere sé stessa. Mentre Joey, ancora più importante, fungerà da stimolo umano che farà aumentare l’autostima dell’altro (compresso da un padre autoritario e alcolizzato, e una carriera scolastica davvero poco promettente).
Andie e Pacey
Non era poi così scontato che un teen drama di fine anni ’90 trattasse così bene lo spinoso tema della malattia mentale. Eppure, come sempre, Kevin Williamson osa e nella sua lungimiranza inserisce nella tradizionale narrazione amorosa un personaggio che soffre, probabilmente, di schizofrenia. Lo stato emotivo, già fragile, di Andie McPhee (Meredith Monroe, bravissima) studentessa modello e figlia devota, inizia a sgretolarsi quando comincia a vedere lo spettro del fratello morto Tim e, con difficoltà, sarà costretta a lasciare Capeside per curarsi. Andie e Pacey si scontreranno (letteralmente) a inizio seconda stagione e la loro storia sarà profondamente segnata dalla turbolenta situazione familiare dei McPhee. Vulnerabile e ambiziosa lei, confusionario e romantico lui, la coppia sarà un incastro perfetto attraversato da un amore maturo che nello stare insieme ha dovuto fronteggiare problematiche esistenziali di enorme portata.
Jack e Jen
Dal momento del suo coming out (per l’epoca tematica eclatante e mai trattata con così tanta delicatezza) il gentile e timido Jack si lega al personaggio più turbolento Jen. Dalla terza stagione in poi Jack verrà accolto in casa di nonna Grams dove la sua sessualità non verrà mai giudicata ma anzi amorevolmente difesa dai certi bigottismi provinciali emersi dalla comunità di Capeside. Jack e Jen sono sin da subito sulla stessa linea d’onda condividendo la stessa visione di vita e di una certa “libertà” sentimentale riscontrabile soprattutto nei loro personaggi, molto più aperti al mondo e al dinamismo metropolitano rispetto ai loro coetanei. I due si supporteranno a vicenda nel corso dell’intera serie e i confini da non oltrepassare verranno varcati solo una volta. In quel bacio post sbronza durante l’episodio A Winter’s Tale della quarta stagione.
Audrey e Pacey
Se il sesso e il piacere è stato un taboo e una complicatissima matassa da sbrogliare per Joey e Dawson, nel libertino duo di Audrey (Busy Phillips) e Pacey il sesso non è affatto il problema, semmai lo è tutto il resto. Fra la vivace compagna di stanza di Joey a Worthington e il neo cuoco la relazione è estremamente passionale e una volta superato l’ostacolo di “accettazione” dell’ex di lui Audrey e Pacey vivranno la loro relazione in maniera totale. Tra le tante, la loro è il rapporto più carnale ma mai superficiale, che s’interromperà quando la l’esuberanza di Audrey varcherà i limiti che la porteranno a sviluppare problemi con l’alcool e con la depressione.
Nonna Grams e Jen
Scesa dal taxi giallo in quell’indimenticabile ralenti, Jen arriva a Capeside dalla nonna materna e di rimando viene presentata agli spettatori come l’oggetto del desiderio del protagonista Dawson. Ma la concitata vita di New York ha poco a che spartire con la mitezza della provincia e Jen si troverà ben presto a fare i conti con una nonna rigida, ultra cattolica ed esigente. Superata la sofferta morte del Nonno, fra Evelyn ‘Grams’ Ryan (dall’inglese Grandmother) & Jen Lindley si definirà un rapporto granitico fatto di confronti e riflessioni, errori e lezioni di vita. Il personaggio della Nonna, interpretato dall’attrice Mary Beth Peil, rappresentò la dimensione rassicurante della figura matriarcale sempre pronta a sostenere tutti (soprattutto le donne) nonostante una certa freddezza e rigidità tipica del temperamento delle anziane di provincia.
Doug e Jack
Della vita sentimentale di Doug Witter (Dylan Neal), il fratello di Pacey e poliziotto di Capeside, nel corso della serie sappiamo poco o niente, tranne che a un certo punto non sosterrà più la linea oppressiva e bullista del padre e inizierà a fiancheggiare il fratello minore, soprattutto nella sua relazione con Joey. Alla morte di Jen però il pubblico rimane sospeso col fiato a metà nello scoprire che la custodia della figlia Amy verrà affidata proprio a lui e al suo compagno Jack McPhee. Nel 2008 Dawson’s Creek, dopo aver parlato di omosessualità, violenza sessuale, disturbi mentali, uso di droghe e bullismo, continuava ad essere idealista e progressista coronando in quel bacio sulla spiaggia e in quell’affidamento di una coppia dello stesso sesso la sua visione di racconto dirompente e inclusivo.
Mitch e Gail
In Dawson’s Creek le figure genitoriali non sono mero contorno al racconto adolescenziale ma conquistano la loro porzione narrativa che esula dalla maternità o dalla paternità. Mitch e Gail non sono solo i genitori del protagonista ma mettono in campo temi coniugali come il divorzio, l’adulterio e la gravidanza in tarda età. Il loro matrimonio avrà alti e bassi e in particolar modo nelle prime due stagioni vedremo le conseguenze del loro separarsi sulle aspettative del figlio che osserva la sua protettiva dimensione domestica sgretolarsi sempre di più. La morte di Mitch, in quell’incidente stradale, segnerà non solo la vita di Gail e di Dawson ma anche quella dello spettatore, sbigottito e attonito difronte ad un lutto inaspettato. L’amore eterno di Mitch e Gail collimerà simbolicamente con quello di Dawson e Joy: è nella loro tragica irrealizzabilità che si radica infatti la componente universale del loro legame.