Dawson’s Creek è una serie assurda, ma non ce n’è mai importato nulla!
Dawson's Creek è una serie assurda, piena zeppa di difetti, imperfezioni, cose davvero poco credibili, eppure l'amiamo! Non chiedeteci perché!
Se alla fine degli Anni ’90 eri troppo piccolo per aver apprezzato a pieno Beverly Hills 90210 e non abbastanza grande per ridere delle avventure di Friends, c’è solo una serie che ha segnato la tua adolescenza in maniera ineguagliabile: Dawson’s Creek. Il segno lasciato dai ragazzini di Capeside sulla TV italiana è innegabile e indelebile per svariati motivi, tra cui la sua natura teen che ha reso i protagonisti dei veri e propri amici di famiglia, riflesso della vita reale. Non solo: Dawson’s Creek è stata anche uno dei primi casi in cui prodotti Usa con questo target entravano di prepotenza nel palinsesto televisivo italiano. Eppure…
Dawson’s Creek: la serie delle assurdità, dall’età dei personaggi a episodi come la morte di Mitch
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Eppure Dawson’s Creek è entrato nella storia per i suoi personaggi poco credibili, per le sue storie (d’amore e non) al limite del volo pindarico e molto altro, perché la verità è che di motivi per criticare e allontanarsi da questa serie ce ne sarebbero molti. Nonostante tutto però, quello per Dawson’s Creek è un vero e proprio amore. Nemmeno si può parlare di guilty pleasure, perché la passione per Dawson’s Creek affonda le sue radici nel nostro animo più nostalgico e sognante senza sconfinare però nel mondo favolistico e fuori dall’ordinario. Sebbene nessun fan oserebbe mai muovere serie critiche alla serie, ci sono comunque diversi aspetti che vale la pena ricordare.
James Van Der Beek aveva 21 anni quando vestì per la prima volta i panni di un Dawson Leery intorno ai 14 anni. Se la differenza di età tra attori e personaggi in alcuni casi non stona più di tanto, il confronto qui risulta invece impietoso, soprattutto se contrapposto agli imberbi e più credibili compagni di avventura. Ma nel magico mondo di Capeside tutto è possibile, anche gestire le indagini di polizia in pochi giorni e senza conseguenze. Mettiamo per esempio l’imbarcazione distrutta sul molo da Dawson ed Eve: nessuno ha mai pagato realmente le conseguenze, né tanto meno i danni dovuti al legittimo proprietario, risolvendo la questione con un salto temporale tra vari fili narrativi spesso distratti e lacunosi nello spiegare tutti gli eventi presentati. Stessa cosa succede per la tragedia della morte di Mitch (il padre di Dawson – sempre sia maledetto quel gelato), in cui si vedono espletate tutte le scartoffie burocratiche in men che non si dica.
Dawson’s Creek perché non dovremmo amarlo (eppure lo facciamo)
Dawson’s Creek, inutile nasconderlo, racconta di fatto il triangolo amoroso tra i più incredibili della storia seriale, con una sottomissione a Joey Potter a dir poco opinabile da parte di tutti i compagni di scuola. A nulla valgono l’avvenenza di altre pretendenti o qualche moto di amor proprio che ogni tanto sembra balenargli in mente, Dawson sarà sempre e per sempre innamorato di Joey, quella bambina con cui è cresciuto e con la quale d’un tratto è diventato “strano” dividere il letto.
Si potrebbe continuare avanzando dubbi riguardo alla storia psichiatrica di Andie o il racconto dell’omosessualità: tanto vissuta in modo problematico e delicato da parte di Jack, quanto naturalmente e socialmente accettata anche in ambito lavorativo da parte di Doug. Per non menzionare il capitolo più doloroso di tutta Dawson’s Creek, cioè la morte di Jen causata da una malattia cardiaca congenita piovuta sul finale della serie come un fulmine a ciel sereno e che si risolve per il peggio a tempo record. La bolla avulsa dal resto del mondo del piccolo paesino in riva al fiume, dotato di un grazioso molo a cui le barchette restano incollate anche senza essere ormeggiate in alcun modo, si conferma tale anche per il fatto che tutti i protagonisti trovano sistemazione sentimentale all’interno dello stesso gruppo di persone che ha popolato le stagioni della serie. Ma in fondo Dawson’s Creek non ci ha certo conquistato per la sua credibilità. In effetti è anche difficile individuare i motivi per cui è impossibile mettere fine all’infinita storia d’amore tra noi e LA serie della nostra adolescenza. Al momento, non resta che ammirare incantati il profilo Instagram di James Van Der Beek che ha ormai raggiunto un tasso di amenità stellare.
E comunque, per sempre #TeamPacey