Dead to me – Amiche per la morte stagione 2: spiegazione del finale

La quarantena è stata un po’ più dolce per chi attendeva con ansia la seconda stagione di Dead to me – Amiche per la morte, arrivata su Netflix l’8 maggio. Il formato da circa 30 minuti a episodio e la scrittura ricca di cliffhanger avrà poi reso il binge watching ancora più zuccheroso, per una cavalcata no stop durata 10 puntate. I nuovi episodi creati sempre da Liz Feldman e prodotti tra gli altri da Will Ferrell, confermano il pacchetto di genere thriller dramedy tutto al femminile già visto nella prima stagione, riservando un maggior approfondimento psicologico dei personaggi – si ride un po’ di meno – e una buona dose di suspense.

Se nella prima stagione il focus si concentrava sull’amicizia tra le due protagoniste, Jen che aveva perso il marito Ted investito in un incidente stradale, e Judy che nel finale si scopre essere l’autrice materiale dell’incidente, in questa seconda turnata di Dead to Me – Amiche per la morte il nodo della vicenda si sposta maggiormente su Jen (Christina Applegate) che nel finale della prima stagione avevamo lasciato su una scena del crimine. Jen infatti ha ucciso Steve (James Marsden), ex fidanzato di Judy (Linda Cardellini), implicato anche lui nella morte di suo marito. La seconda stagione si apre da qui mentre Steve galleggia nella piscina di Jen senza vita e Judy che accorre per aiutare l’amica ad occultare il cadavere. In fondo ora le due sono ancor più legate per via di questi due omicidi collegati, perciò nella seconda stagione Judy e Jen hanno modo di approfondire ancor di più il loro legame.

Dead to me – Amiche per la morte: cosa succede nella stagione 2

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In questa seconda stagione le due protagoniste – ormai sulla stessa lunghezza d’onda, entrambe sono due assassine del resto – devono insabbiare la morte di Steve che però si fonda su una bugia. Jen confessa a Judy di aver ucciso Steve per autodifesa solo perché l’uomo l’ha aggredita, ma in realtà Jen è stata vittima di un raptus omicida. Steve infatti l’ha aggredita solo verbalmente ma non fisicamente, vomitandole addosso talmente tante cattiverie da far perdere la testa a Jen che lo ammazza colpendolo alla nuca con un uccellino di ceramica. Judy, personaggio dall’animo candido e amorevole, crede subito alla versione di Jen e la aiuta a nascondere corpo e prove. Da questo momento in poi si innescano una serie di colpi di scena, primo tra tutti l’ingresso in campo di Ben (sempre interpretato da Marsden), gemello di Steve, identico al fratello se non per qualche dettaglio e per il carattere gentile. Ben è a Laguna Beach per aiutare i suoi genitori nella ricerca di Steve e presto si innamora di Jen, che si comporta con lui in modo molto gentile per non destare sospetti. In più ad aggiungere carne al fuoco c’è il figlio maggiore di Jen che finisce dentro la rete di eventi concatenanti e Judy che si innamora dell’ex fidanzata del Detective Perez. Insomma tutti elementi che contribuiscono ad arrivare ad un emozionante finale.

Non riuscendo più a gestire il suo senso di colpa, prima di tutto Jen mette le cose in chiaro con Judy, alla quale confessa di aver ucciso Steve per un raptus di odio e non per autodifesa. Judy ha sofferto moltissimo per la perdita di Steve – nonostante fosse un violento è pur stato l’uomo che ha amato – e subisce il colpo disperandosi prima per poi perdonare l’amica. Judy fa pace con Jen che nel mentre decide di attuare la sua catarsi. Dopo aver tolto il primo peso dallo stomaco e convinta di aver superato ogni limite morale, Jen decide di costituirsi. Come sappiamo Jen è anche messa alle strette perché la polizia ha ritrovato prima i resti dell’automobile incendiata di Steve e presto visioneranno i filmati delle telecamere a circuito chiuso che riveleranno l’autore del gesto vandalico. Jen è perciò convinta di non poter più sfuggire alla legge, così decide di confessare. Prima di farlo però scrive tre lettere in caso di emergenza, una per Judy, una per Charlie e una per Henry.

Nel mentre Judy si sveglia, scopre che Jen non è in casa e che le ha lasciato un kit di emergenza formato da 3 lettere. Judy apprende che l’amica sta per confessare l’omicidio e che cede la custodia dei suoi figli a lei. Judy deve consegnare le altre due lettere a Charlie e Henry che probabilmente rivedranno la loro madre solo da dietro le sbarre. Così Judy inizia a preparare la colazione e quando i due figli di Jen arrivano in cucina cerca di far finta che tutto stia andando alla grande. Charlie però intuisce che qualcosa non va e così consegna a Judy un borsello che lui ha trovato nella macchina di Steve: in questo astuccio c’è il telefono dell’uomo scomparso (da cui Charlie precedentemente ha fatto partire una telefonata alla quale ha risposto il capo della polizia di Laguna Beach) e una chiavetta usb contenente probabilmente delle informazioni che provano il coinvolgimento di Steve e del capo della polizia con gli affari della mafia greca. Così Judy va subito in commissariato e consegna la chiavetta che contiene una registrazione vocale del capo della polizia che lo collega a tutti gli loschi affari di Steve. Basterà a rimettere tutto a posto e provare che la scomparsa di Steve, di cui non si ritrova il corpo, è collegato alla malavita greca?

Dead to me – amiche per la morte 2: cosa succede nell’ultimo episodio?

Jen si presenta a casa del Detective Perez e la trova sconvolta perché la sua ex compagna (con la quale Judy ha intrapreso una relazione in questa seconda stagione) è andata via di casa, lasciandola sola. Jen però le dice che ha una confessione urgente da fare, così la donna dichiara di aver ucciso, per autodifesa, Steve. Per provare le sue parole Jen conduce il Detective sul luogo in cui ha sepolto, da sola, il corpo di Steve. Il senso di colpa non è però il solo motivo che spinge Jen a consegnarsi: la donna ha paura che Charlie, suo figlio più grande, possa essere incastrato visto che la polizia ha una foto del ragazzo a bordo dell’auto di Steve (il ragazzo trova la Mercedes nel garage di Judy e la prende per fare un giro con la sua fidanzata pensando si tratti del suo regalo per il conseguimento della patente).

Jen non riesce a trovare i resti di Steve e s’intende che Perez creda che la donna voglia solo autoconfessare per scagionare il figlio che figura come sospettato. “Hai detto che ti stava minacciando“, dice Perez a Jen. “Hai detto che gli hai chiesto di andarsene. Steve ha una storia di comportamenti violenti alle spalle. Ciò porterà peso in un’aula di tribunale.” Come sappiamo Perez è molto vulnerabile al momento, la donna ha perso la sua ex, la sua famiglia da anni, e condivide con Jen che sua madre era morta mentre cercava di proteggerla dal patrigno violento. Così Perez empatizza con la donna che stando alla sua versione aveva cercato di proteggere i suoi figli da uno Steve arrabbiato, che temeva avrebbe fatto del male ai suoi ragazzi. Così il detective Perez entra in grande contatto umano con Jen  e per questo le dice che vuole agire da essere umano, e non da sbirro. Proprio per questo Perez farà finta di non aver vissuto mai quel momento, riportando Jen a casa. Jen chiede cosa le succederà ora che ha confessato il crimine e Perez le risponde dicendo che sarebbe normale che lei andasse alla stazione di polizia, si consegnasse e fosse formalmente accusata dell’omicidio di Steve Wood, ma il detective poi aggiunge: “Non è quello che succederà“. La detective dice a Jen che non parleranno mai più di ciò che “non hanno trovato nei boschi” e che porterà Jen a casa dalla sua famiglia per poter ricominciare da capo, dandole una seconda possibilità. Jen torna a casa poco prima che Judy stia per consegnare le lettere ai ragazzi e dir loro la verità su ciò che la loro madre ha fatto.

Dead to me – amiche per la morte 2: il finale

Le ultime immagini di Dead to me – Amiche per la morte: seconda stagione terminano finalmente in modo rilassato. Jen torna a casa si ricongiunge con Judy e i ragazzi  in quello che sembra un lieto fine. Jen ha fatto la sua catarsi e non è più preoccupata di dover andare in prigione per l’omicidio di Steve, così decide di tornare nel suo gruppo di elaborazione del lutto in cui ora parla della perdita di sua madre, morta a causa del cancro al seno quando lei aveva 19 anni. Judy, dopo aver recuperato i suoi quadri in cui erano nascosti migliaia di dollari – probabilmente collegati alle attività di riciclaggio di denaro di Steve- impara a dire no e il primo no della sua vita è rivolto a sua madre, che aveva tentato di manipolarla chiedendole di trovare dei soldi per aiutarla ad uscire di prigione. Questo è un grande passo per Judy, che ha trascorso tutta la sua vita a fare cose per le persone che non meritano il suo amore. Judy decide di condividere così il suo denaro con Jen, consegnandoli a Lorna – la suocera di Jen – per rimborsarla dell’acconto dato per l’acquisto della casa in cui ora vivono tutti. Jen è l’unica proprietaria della casa.

Dead to me – amiche per la morte 2: il colpo di scena finale

Poco prima che la seconda stagione di Dead to me – Amiche della morte termini, vediamo Judy e Jen rilassate mentre guidano verso casa a bordo di un’auto nuova di zecca, un regalo per Charlie. Sulla strada incontrano un nuovo segnale di stop: quello per cui Jen si è battuta in consiglio comunale per rendere la strada più sicura ed evitare incidenti come quello in cui ha perso la vita suo marito Ted. Dopo essersi fermate le due ripartono ma un’auto a tutta velocità le prende in pieno. Il conducente che genera l’incidente è Ben, ubriaco al volante perché ha appena scoperto che qualcuno ha trovato il corpo di suo fratello nel bosco. Ben aveva confessato di aver avuto problemi di alcol in passato e ora la tragedia della morte del fratello l’ha fatto ripiombare nel baratro. La stagione si chiude con Judy che si risveglia dall’incidente, Ben che scappa e Jen che sembra non rispondere alla voce di Judy.