Dead to Me 3: guida al cast e ai personaggi della serie TV
Scopriamo i personaggi protagonisti della terza stagione di Dead to Me
Le protagoniste di Dead to Me – Amiche per la morte sono tornate. La dark comedy creata e prodotta da Liz Feldman (2 Broke Girls) assieme a Will Ferrell, Adam McKay e Jessica Elbaum è tornata con la terza stagione, uscita il 17 novembre su Netflix.
Merito di un minutaggio accattivante (circa 30 minuti a episodio) e una scrittura costernata di cliffhanger, Dead to Me riesce a catturare l’attenzione dello spettatore e a non lasciarla andare facilmente. Questo grazie anche a un nutrito cast corale di personaggi che si aggiunge alle due protagoniste e al loro complesso rapporto. Scopriamo insieme quali sono i personaggi più interessanti di questa terza e ultima stagione.
Jen Harding, la protagonista di Dead to Me
Facciamo la conoscenza di Jen (Christina Applegate) quando è una donna distrutta dal lutto per suo marito, scomparso da poco in un orribile incidente stradale. Pian piano il suo personaggio diventa sempre più complesso, soprattutto a seguito del suo rapporto totalizzante e quasi ossessivo con Judy.
Jen è una madre e un’amica leale e premurosa, anche se la rabbia che tenta di nascondere è spesso la causa che compromette le sue scelte e la mette nei guai. Di conseguenza, Jen si ritrova spesso a scagliarsi contro gli altri e a creare un caos che si ripercuote più su se stessa che sugli altri.
Jen Harding ha condotto molte vite diverse, e in ognuna di esse si è distinta grazie alla sua intelligenza e astuzia. Come agente immobiliare ha un incredibile successo ed è bravissima nel suo lavoro. Allo stesso modo, è una madre protettiva, quasi in modo feroce, anche se li tiene costantemente all’oscuro di ciò che sta accadendo nelle loro vite.
Ma soprattutto, come assassina che agisce al fianco di Judy, Jen è una complice astuta e spietata. Fa di tutto per assicurarsi che i suoi segreti siano al sicuro, anche se ciò significa ricattare i detective e avvelenare degli agenti.
Judy Hale è il vero fiore all’occhiello di Dead to Me
Judy (Linda Cardellini) è il personaggio più camaleontico dell’intera serie. Durante le prime puntate, prima ancora di scoprire quale segreto cercava di nascondere, viene presentata come una donna eccentrica, ma anche dolce e gentile. Una vera manna dal cielo per Jen che stava affrontando il lutto di suo marito. Invitarla ad abitare nella sua casa sembra essere la soluzione ideale per entrambe e per i figli di Jen.
Nei momenti buoni e anche in quelli oscuri, Judy è rimasta accanto a Jen in tutto e per tutto, il che è esattamente ciò che ha aiutato la loro amicizia a sbocciare durante le tre stagioni.
Anche se la situazione potrebbe concludersi in modo disastroso, Judy è sempre lì per cercare di fare ammenda.
Judy potrebbe sembrare dolce e innocente con tutti quelli che incontra, ma la sua gentilezza e compassione nascondono una mente truffatrice incredibilmente dotata. È costantemente un passo avanti rispetto a tutti gli altri, sia nel pianificare il futuro di Jen sia nel trovare sicurezza finanziaria attraverso i loschi affari di Steve.
Lorna Harding
Sebbene possa essere una brutale agente immobiliare, Lorna Harding (Valerie Mahaffey) – la suocera di Jen Harding- è forse uno dei personaggi più distaccati dalla realtà dell’intera serie. Lorna sembra vivere nel suo mondo, concentrata sull suo lavoro e sulla sua clientela, prende ogni quotazione fallita come un affronto personale, indipendentemente dalle circostanze che erano fuori dal suo controllo.
A parte la sua natura prepotente, Lorna è una nonna molto preoccupata e premurosa con Charlie ed Henry.
Perfezionista e dedita al lavoro, Lorna critica costantemente Jen per le sue scelte personali e professionali e fa del suo meglio per darle nient’altro che dolore e stress dopo la morte del marito di Ted Harding.
L’amore che prova per la sua famiglia è unicamente indirizzato ai suoi nipoti, o almeno ama viziarli e far arrabbiare Jen per questo. Lorna è materialista, concentrata esclusivamente sul lavoro ed è all’oscuro delle dinamiche che stanno governando la famiglia dopo l’arrivo di Judy.
Steve Wood, il vero villain di Dead to Me
Nei panni dell’ex fidanzato di Judy Hale, Steve (James Marsden) è arrogante, ipocrita, egocentrico e disposto a far di tutto pur di uscirne pulito. Un personaggio creato ad hoc per essere odiato, ancor di più delle due protagoniste (che al contrario il pubblico trova intriganti) che sono delle assassine.
Steve è il personaggio che più si avvicina all’essere un vero e proprio villain di Dead to Me.
Freddo e calcolatore, prende decisioni mostruose in fretta e altrettanto velocemente le mette in pratica.
Per questo il finale della seconda stagione, a detta di molti, dà un finale degno al pubblico che esultano per la sua dipartita. Steve ha un fratello gemello, Ben (sempre interpretato da James Marsden) che è il suo opposto.
Ben Wood
Ben è uno dei personaggi più adorabili dell’universo di Dead to Me, grazie in gran parte alla performance di James Marsden nei panni del travagliato ragazzo dal cuore d’oro. Ben è simpatico, dolce e è caratterizzato da un cuore tenero e gentile, sempre pronto ad aiutare. Ma, al contrario dello scaltro Steve, Ben è estremamente ingenuo. Crede praticamente a tutto ciò che qualsiasi personaggio gli dice e non viene mai dipinto come un ragazzo particolarmente intelligente, quanto affidabile e genuino.
Charlie Harding
Dipinto come il classico adolescente, Charlie (Sam McCarthy) è il figlio maggiore di Jen. Tenuto all’oscuro dalle dinamiche familiari tossiche e dagli affari sporchi della madre, il personaggio di Charlie è quello di un semplice ragazzo alle prese con i problemi derivati dalla sua età piuttosto che dai rompicapi che vedono come protagoniste Jen e Judy. Tutto questo subisce un cambiamento proprio nella terza stagione, durante la quale Charlie inizia a collegare le parti tra di loro e pensa di aver capito qualcosa in più sulla morte di suo padre e sul rapporto tra Judy e sua madre.
Un passo in avanti che, però, non lo porta concretamente da nessuna parte. Gli adulti di Dead to Me sono terribilmente più scaltri degli adolescenti, non è difficile per le due donne, quindi, allontanarlo di nuovo dalla realtà. Il rapporto tra Charlie e Jen non è però subordinato a una dinamica tossica scaturita dal lato oscuro di Jen, quanto dal suo tentativo di proteggerlo.
Ma anche Charlie non è il miglior esempio per sua madre e suo fratello. Non riesce ad affrontare il dolore e il lutto in un modo salutare, anzi crea costantemente problemi e caos per sua madre. Delle volte, Charlie si dimostra un fratello dolce e premuroso per Henry, ma per la maggior parte, Charlie è un adolescente angosciato e ribelle che crede che il mondo intero gli debba qualcosa.
Ana Perez
Non si può negare che la detective Ana Perez (Diana-Maria Riva) sia incredibilmente brava nel suo lavoro. Si avvicina sempre alla risoluzione di ogni caso, avanzando inesorabilmente verso la risoluzione dei molti misteri che popolano Dead to Me. Il suo unico difetto è quello di essere troppo emotiva ed empatica, qualità ben viste in qualsiasi situazione, ma non per mantenere i segreti della famiglia Harding.
Il suo attaccamento emotivo ai suoi casi le impedisce di esercitare quel livello di distanziamento critico necessario per riportare l’ordine nella cittadina. Ana è una detective leale e determinata a essere la migliore nel suo campo, anche se questo vuol dire spalleggiare le due donne e aiutarle a nascondere il corpo di Steve.
Nick Prager
Fin dall’inizio, Nick (Brandon Scott) è premuroso, gentile, solidale e fedele sia nella sua sfera lavorativa che nella vita privata. Nick viene presentato per la prima volta come un potenziale interesse amoroso per Judy, anche se la loro relazione alla fine si inasprisce dopo che Judy si rende conto che vuole stare con Steve e creare una famiglia insieme.
Nonostante queste difficoltà iniziali, Nick si riprende in fretta e continua a essere un punto fermo nella vita di Jen e Judy, anche se i suoi doveri di agente di polizia spesso interferiscono con gli atti criminali delle due protagoniste.
Per quanto intelligente sia la detective Perez, il suo detective subordinato Nick ha delle qualità che Ana non ah. Nonostante tutti sotterfugi per depistare la polizia, Nick è in grado di collegare i punti tra prove apparentemente non correlate in modo incredibilmente veloce e con grande precisione.