Dietro i suoi occhi: la spiegazione del finale della serie TV Netflix
Lui, lei, l'altra... e il quarto incomodo: l'ultimo episodio della miniserie TV Dietro i suoi occhi contiene un incredibile colpo di scena, incentrato sulla proiezione astrale e sulla trasmigrazione delle anime.
Uno dei principali motivi di interesse della miniserie Netflix Dietro i suoi occhi è senza ombra di dubbio il suo bizzarro finale, talmente tanto anomalo e imprevedibile da aver spinto gli spettatori alla creazione dell’hashtag #WTFthatending (che potremmo tradurre signorilmente con “che cavolo di finale”). Una reazione nata in realtà anzitutto con la pubblicazione del romanzo di riferimento di Sarah Pinborough, nel 2017, che i 6 episodi della serie seguono pedissequamente continuando la sfida alla logica e alla credibilità dell’originale.
A metà tra soap opera in stile Harmony, thriller dell’anima e opera fantastica, Dietro i suoi occhi modifica lungo il suo percorso la sua struttura, verso una risoluzione forse in parte intuibile, ma che difficilmente avremmo mai potuto immaginare si potesse spingere a tanto. Il twist che spariglia del tutto le carte arriva proprio all’ultima densa puntata, e permette anche di comprendere il vero ruolo – fino a quel momento poco chiaro – del quarto “incomodo” Rob. Un triangolo amoroso con intruso, quindi, che si rivelerà essere l’elemento fondamentale dell’intera vicenda.
Dietro i suoi occhi: niente e nessuno è quello che sembra
Qualcosa di misterioso e sotterraneo attraversa Dietro i suoi occhi, serie che se da un lato mantiene per tutta la sua durata un’intelaiatura sentimentale e melodrammatica, dall’altro semina qua e là ambigui indizi tramite flashback e “visioni” oniriche. La vera svolta avviene quando comprendiamo che tra la madre single Louise, lo psichiatra David e la di lui moglie Adele va inserito per forza di cose anche Rob, tossicodipendente conosciuto da Adele nel rehab che è stata costretta a frequentare dopo la morte dei suoi genitori. Un’amicizia in apparenza leale, ma in verità “tossica”: Rob fa scoprire infatti ad Adele la proiezione astrale, un’esperienza extracorporea che permette alle anime di uscire letteralmente dai propri corpi.
Un gioco, una pratica di rilassamento, un segreto che Adele decide di insegnare anche a Louise, tormentata da incubi ricorrenti. Quello che sembra un amichevole aiuto, in verità, si rivela essere parte di uno spietato piano omicida. Rob in passato ha infatti tentato un ardito esperimento di trasmigrazione delle anime con Adele: la sua essenza è finita nel corpo di Adele, e viceversa. A questo punto Adele, imprigionata nel fisico di Rob, viene uccisa dal medesimo Rob, che le provoca un’overdose. La prima importante rivelazione è dunque questa: fin dall’inizio della serie noi spettatori abbiamo conosciuto la vera Adele solo attraverso flashback; la persona che stringe amicizia con Louise e che vive con David è in realtà Rob.
“Non hai idea di quello che ho dovuto passare per avere tutto questo. Lui è solo mio”
Il motivo di questo switch è presto detto: Rob è da sempre innamorato di David, e ha coltivato con cura la sua amicizia con Adele solo per poi poterne prendere il posto. La sfida di Rob ora è un’altra: Louise è diventata infatti amante di David, ed è necessario porre fine a questa relazione. Rob (nei panni di Adele, non dimentichiamolo) appicca quindi un incendio a casa sua, si inietta dell’eroina e annuncia a Louise la sua volontà di suicidio. Disperata (e, ovviamente, ignara del diabolico sotterfugio architettato da Rob), Louise corre dall’amica e non potendo entrare in casa proietta la sua essenza al di fuori del suo corpo. È l’errore fatale: l’anima di Rob trasmigra nel corpo di Louise, che nel frattempo ha trasportato la sua anima nel corpo di Adele.
Come già fatto in passato, Rob/Louise si sbarazza della rivale in amore causando un’overdose. La vera Louise così muore, imprigionata nel corpo di Adele. L’anima di Rob è ora definitivamente nel corpo di Louise, ormai puro involucro, e può liberamente stare con David senza che lui sospetti nulla (ovvero di aver amato in tutti quegli anni la stessa persona: né Adele, né Louise, ma Rob). L’unico a dubitare è ovviamente il figlio di Louise, Adam, che non riconosce più sua madre. La sensazione è che Rob troverà abbastanza facilmente un modo per sbarazzarsi anche del bambino, come lascia intuire la sua sibillina frase finale, “Potrei essere cambiata”, pronunciata per zittire Adam mentre la coppia di neo-sposi fantastica sulla destinazione della loro luna di miele. Forse una crociera? Un’opzione che la vera Louise avrebbe detestato, considerata la sua paura per le barche.