Doc – Nelle tue mani: la storia vera di Pierdante Piccioni dietro la fiction Rai
Doc - Nelle tue mani, serie tv sulla storia vera del medico Pierdante Piccioni, è in arrivo su Rai 1. Nel cast Luca Argentero e Matilde Gioli.
In arrivo su Rai 1 la serie Doc – Nelle tue mani con Luca Argentero ispirata alla vera storia del primario Pierdante Piccioni, che perse 12 anni della sua memoria a causa di un incidente stradale nel 2013
Doc – Nelle tue mani, prodotta da Rai Fiction in collaborazione con Lux Vide, diretta da Jan Maria Michelini e Ciro Visco, racconta la storia del medico Andrea Fanti, interpretato da Luca Argentero. La serie andrà in onda su Rai 1 a partire dal 26 marzo con quattro appuntamenti. Nel cast sono presenti anche Matilde Gioli, Sara Lazzaro, Gianmarco Saurino, Pierpaolo Spollon e Alberto Malanchino. Il medical drama racconta la perdita della memoria e la difficoltà di ritornare alla vita per il medico Andrea Fanti che, a causa di un incidente stradale, perde il ricordo dei suoi ultimi dodici anni e si ritrova ad essere un semplice paziente, con amici, moglie, figli e colleghi che diventano degli estranei. Così come il resto, anche le sue conoscenze in campo medico e tutto ciò che ha imparato negli anni non fanno più parte di lui.
Doc – Nelle tue mani: cosa sappiamo della nuova fiction Rai
DOC – Nelle tue mani racconta le difficoltà del protagonista, simili a quelle che ogni persona prima o poi affronterà: riscoprire se stesso e la propria identità e capire il proprio posto nel mondo. Ispirata alla vera storia del dottor Pierdante Piccioni, DOC – Nelle tue mani racconta la malattia come possibilità di rinascita e cambiamento, contro le sfide di ogni giorno. Una malattia che quando, ovviamente, non è grave al punto da mettere in pericolo la vita stessa, può essere la strada per la ricerca del senso più profondo dell’esistenza.
Andrea Fanti nello show viene presentato come un giovane e brillante primario di Medicina Interna. Autorevole e meticoloso, temuto e rispettato dai colleghi e dai pazienti, è particolarmente distante, freddo e pratico. Uno degli assiomi del suo lavoro è infatti: zero empatia. Un sentimento comune e normale che però nella sua professione può essere fuorviante e pericoloso. Ma l’incidente, il trauma e il ritrovarsi un semplice paziente cambiano le sue convinzioni, come persona e come il medico che diventerà quanto si rimetterà a studiare, diventando un primario empatico e capace di essere sempre dalla parte dei pazienti, aiutandoli nei loro percorsi più difficili.
Chi è Pierdante Piccioni: il medico a cui si ispira la fiction Rai Doc – Nelle tue mani con Luca Argentero
Essere medico, per me, significa ascoltare le persone, parlare con loro e prendermi cura di loro.
E il valore aggiunto sarà l’essere stato davvero dall’altra parte della barricata, l’aver vissuto da paziente e da disabile.
Così scrive Pierdante Piccioni nel suo libro Meno dodici. Nato a Cremona il 30 agosto 1959, Pierdante è un medico rispettato, benvoluto da tutti e con una bella famiglia (la moglie Assunta e i figli Filippo e Tommaso). Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia conseguita nel 1986, presso l’Università degli Studi di Pavia, avvia la sua carriera, divenendo ben presto primario al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Lodi, essendo anche consulente del Ministero della Salute e docente universitario durante la sua carriera.
Ma il 31 maggio 2013 qualcosa cambia per sempre: a causa di un incidente stradale finisce in coma. Al suo risveglio, il dottor Piccioni ha perso 12 anni di memoria: era infatti convinto che fosse ancora il 25 ottobre 2001 e di aver appena accompagnato a scuola suo figlio di 8 anni (che invece frequentava già l’università). Ricordava inoltre una moglie, Assunta, più giovane, una madre ancora viva e ragionava in lire!
Incompreso da tutti, anche da chi credeva erroneamente che mentisse, è solo la diagnosi dell’ospedale ad evidenziare un danno permanente che gli ha fatto perdere gli ultimi dodici anni della sua vita. Anche la sua carriera viene ovviamente influenzata: gli viene proposto di fare il bidello, ma lui rifiuta.
Pierdante Piccioni era sempre stato conosciuto per due caratteristiche principali: il desiderio di aiutare gli altri che lo aveva spinto a intraprendere la professione di medico e la determinazione. Riprende gli studi, per conoscere e imparare di nuovo tutto ciò che aveva perso in quei dodici anni che non torneranno mai, finendo per laurearsi due volte e intraprendendo anche un percorso diverso. Pierdante Piccioni ha infatti poi preso un master in Pazientologia guadagnandosi il soprannome di “dottor empatia”, rimettendo in discussione molte delle sue precedenti convinzioni. “Ho fatto un master in Pazientologia… per capire com’è stare dall’altra parte, e questo ha cambiato tutto“.
Doc – Nelle tue mani: le differenze tra la fiction Rai e la storia vera di Pierdante Piccioni
La memoria di Andrea (Luca Argentero) in Doc – Nelle tue mani si è fermata poco prima della morte di suo figlio Mattia che chiede di lui sul letto d’ospedale. Non riconosce la figlia Carolina che ricorda come una bambina mentre va già all’università, né di essersi separato dalla moglie, dirigente sanitario nello stesso ospedale, a causa della morte del loro figlio. Non ricorda l’esperienza di primario, la sua fama per essere un medico freddo e severo con tutti, né il suo continuo insegnamento di zero empatia.
Contro tutto e tutti, con il forte desiderio di ritornare ad essere un medico, ma con una prospettiva diversa sul mondo, Andrea si impegna per dimostrare di essere ancora il medico brillante che è stato. Scopre anzi che può diventare un primario persino migliore, perché è stato un paziente, per mesi è stato dall’altra parte. Ogni puntata di Doc – Nelle tue mani tratta diversi casi clinici che i protagonisti riusciranno a risolvere grazie alle loro competenze scientifiche, e alla scoperta delle vite private dei pazienti, che a poco a poco riveleranno aspetti segreti, dimenticati o trascurati. Ciascuno avrà una seconda occasione per riconsiderare le scelte, quelle giuste, necessarie o sbagliate della propria vita.