Emily in Paris e i 6 stereotipi sugli italiani spiattellati dalla serie Netflix

Sin da subito, Emily in Paris ha fatto parlare di sé raccontando la storia della bella Emily Cooper (Lily Collins), in arrivo a Parigi da Chicago per lavorare nella nota agenzia di marketing Savoir per dare il suo punto di vista americano. La serie è entrata nell’immaginario collettivo, mescolando romanticismo e tutto ciò che celebra la cultura francese, ma non a tutti questo aspetto è andato a genio.

Emily in Paris - Cinematographe.it

Ci sono stati mostrati alcuni dei luoghi più belli della capitale francese – la Torre Eiffel, solo per citarne uno – ma stereotipi come gli uomini francesi infedeli, i lavoratori pigri e la gente snob ad alcuni sono sembrati eccessivi. Nella seconda parte della quarta stagione di Emily in Paris – serie creata da Darren Star e prodotta dal 2020 – l’attenzione si sposta in Italia: su Roma, per l’esattezza. Dagli uomini passionali alla pasta, pizza e caffè passando per la Vespa e la Ferrari, scopriamo alcuni degli stereotipi legati alla cultura italiana perché da Emily in Paris a Emily in Rome è un attimo! La seconda parte di Emily in Paris 4 è disponibile in streaming, su Netflix, dal 12 settembre 2024.

1. Ferrari e Vespa ovunque in Emily in Paris

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I colori di Emily in Paris da blu, bianco e rosso diventano verde, bianco e rosso. Ecco che una serie di vicissitudini conducono Emily a Roma, la Città Eterna. Nemmeno il tempo di mettere piede in Italia che vediamo una Ferrari rosso fiammante posteggiata e la protagonista – nell’episodio 4×09 Vacanze romane – in giro per Roma in Vespa, mentre visita luoghi incantevoli come il Colosseo, la Fontana di Trevi e Piazza di Spagna. Del resto, questi episodi della serie sono un omaggio ai film Sciarada (1963) e Vacanze romane (1953) con l’incantevole Audrey Hepburn. Proprio come quest’ultima, Emily ammira incantata la capitale insieme a Marcello (Eugenio Franceschini), la new entry italiana della serie.

2. I pranzi e le cene in famiglia

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Giunta in Italia, Emily viene invitata a mangiare fuori da Marcello. Sebbene Mindy (Ashley Park) abbia detto a Emily che la Francia è per il cibo mentre l’Italia è per il sesso, una delle prime cose che fa Emily è gustare alcune portate – tra cui, ovviamente, la pasta! – scoprendo quanto gli italiani amino mangiare tutti insieme come una grande famiglia. “Il miglior pranzo della mia vita!”, afferma Emily senza alcun dubbio. A proposito di Mindy e la sua battuta sul cibo: appena giunta a Roma – nell’episodio 4×10 Tutte le strade portano a Roma – si gusta una pizza in camera e, poi, un gelato insieme alla sua migliore amica.

3. Le liti furiose per strada tra gli stereotipi sugli italiani visti in Emily in Paris 4

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Se è che i cliché sono – da un certo punto di vista – inevitabili, è anche vero che è inutile nascondersi dietro a un dito: alcune cose saranno pure esagerazioni, ma il divario tra realtà e funzione non è, poi, così ampio. Mentre Emily è comodamente seduta al tavolino di un bar e riceve una telefonata, non riesce a parlare perché una coppia sta litigando furiosamente a voce alta. La lite avviene davanti a tutti e per motivi che sembrano passionali, di gelosia.

4. L’ospitalità e il calore degli italiani

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Ho notato una cosa, anche se sono qui da poco: siete veramente calorosi!”, dice Emily a Marcello, spiegando che non è abituata a questo tipo di ospitalità. Tutti, infatti, l’abbracciano come se la conoscessero da sempre, per farla sentire a suo agio e a casa. Poco dopo, dei francesi Marcello dice: “Sai come si dice? Che i francesi sono italiani di cattivo umore”. Sin dall’inizio, in Emily in Paris i francesi sono stati dipinti come più freddi e meno amichevoli: basti pensare alla prima puntata, in cui una donna in un panificio corregge il francese di una Emily appena arrivata a Parigi (che poi lei non si sforzi, minimamente, di imparare la lingua, “costringendo” gli altri a parlare inglese con lei, è un’altra storia).

5. Le tasse non pagate tra gli stereotipi sugli italiani visti in Emily in Paris 4

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Sempre nell’episodio 4×10 Tutte le strade portano a Roma, viene fatta una battuta sulle tasse non pagate. Antonia (Anna Galiena), la mamma di Marcello, infatti, dichiara: “Tanto non pago la tasse da sei anni!”. È risaputo che l’evasione fiscale in Italia tocchi circa gli 83 miliardi di euro – dati del 2021 – quindi è chiaro che non si tratta proprio di un’invenzione.

6. La rivalità tra francesi e italiani

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A venire nominata è anche la famosa “rivalità” tra francesi e italiani che, come spiega Luc (Bruno Gouery), riguarda temi come la migliore squadra di calcio, il miglior vino o il miglior caffè e, per quest’ultimo, gli italiani sembrano vincere a mani basse.

Ma danno realmente fastidio questi “luoghi comuni”? I francesi se la sono presa con Emily in Paris per essere stati descritti come persone che non vogliono lavorare nei week-end, che si presentano in ufficio alle undici di mattina – mentre lavorano circa trentacinque ore a settimana – che fanno pranzi infiniti e che vestono in modo stravagante, mentre gli inglesi si sono indispettiti per il modo – di uno che beve un po’ troppo – in cui è stato delineato Alfie (Lucien Laviscount). La verità è che bisognerebbe prendere Emily in Paris per quello che è: una serie leggera e divertente, che fa staccare la spina dai problemi quotidiani e che ci ricorda quelli che sono – o che gli altri pensano siano – i tratti caratteristici di un luogo e della sua cultura.

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