Perché tutti amano Fate – The Winx Saga?
Cerchiamo di capire qualcosa dello straordinario successo di questa serie Young Adult in onda su Netflix.
Il 22 gennaio 2021 Netflix ha deliziato i fan delle Winx con Fate: The Winx Saga, una serie YA che racchiude dentro di sé diversi elementi quali la magia, la gioventù, i problemi adolescenziali, la scuola, l’amicizia e l’amore. Ma come mai sta spopolando in tutti i paesi in cui è stata distribuita? Questo serial è il più visto in assoluto dello streamer e ha già frantumato tanti record che precedentemente erano stati segnati da altri prodotti fortunati. Ma come mai la serie sta riscuotendo così tanto successo?
Fate – The Winx Saga non è una serie per bambini
Fate: The Winx Saga è, prima di tutto, un prodotto per ragazzi e NON per bambini. Inizialmente era una storia creata per bimbe (dal momento che le fatine avevano le ali nel cartone animato da cui trae spunto la serie), ma la trasposizione live-action ha richiesto una riscrittura più adulta della favoletta da cui è tratto il serial. Favola che, come alcuni di voi sapranno, è stata ideata dall’italiano Iginio Straffi. È stato lui infatti che, nei primi anni 2000, ha dato vita a Bloom, Stella, Aisha, Flora, Musa e Techna. Queste infatti, solo le Winx originali del cartone animato. Quindi, per comprendere il successo del prodotto Netflix, bisogna innanzitutto partire dalle bambine (oggi giovani adulte), che hanno portato nel cuore i personaggi per così tanto tempo e che certamente, oggi, sono tra le prime fan della serie tv.
Fate – The Winx Saga e la forza delle differenze etniche
Poi c’è la componente magica a dare al programma il solito tocco in più di frizzante interesse e, nonostante in alcuni momenti gli effetti speciali ricordino vagamente quelli di Streghe (prima serie), è sempre bello per chi ama il genere vedere qualcosa di soprannaturale. Il riconoscimento poi, non è assolutamente una cosa da sottovalutare. Ci sarà un motivo se Fate: The Winx Saga sta letteralmente spopolando in oltre 150 paesi e forse questo dipende dal fatto che le inizialmente stereotipate fatine non solo rappresentano una buona fetta di mondo con le loro differenze etniche (nonostante il serial sia stato tacciato di whitewashing, opinabile), ma compiono un vero e proprio processo evolutivo nel corso della prima stagione.
Bloom è la protagonista ed è la classica ragazza carina, rossa di capelli e con gli occhi azzurri che si isola e rischia di apparire un po’ nerd. Ha paura dei suoi poteri (lei scatena il fuoco) perché hanno creato moltissimi problemi alla sua famiglia e lei si sente colpevole. Finirà con il comprendere di essere una vera leader e progredisce al punto da diventare l’unica fata a sviluppare le ali (cosa che, come spiegano all’inizio della storia, non accadeva da generazioni) e ad attingere al suo pieno potere.
Fate: The Winx Saga – vedi qui il trailer della serie Tv Netflix
Stella è la queen bee della situazione e quando la incontriamo è una saccente snob molto poco incline alla gentilezza. Lei controlla la luce. Si scoprirà che la sua apparente perfezione (bionda, bella, occhi chiari, pelle di porcellana), non è luccicante come i suoi poteri, che ha una madre malvagia e prevaricatrice (oltre che artefice di abusi sulla ragazza), e che si sente terribilmente sola. Ha un buon cuore e si scoprirà con il passare delle puntate. Aisha è la secchiona perfettina del gruppo. Una ragazza molto bella di colore che cerca di aiutare sempre tutti e rischia di essere troppo zelante con il suo rispetto per le regole, che la porta a non riuscire a controllare i suoi poteri. Lei è una fata dell’acqua. Combinerà qualche disastro, ma è una persona che arriva sempre nel momento del bisogno.
Poi c’è Terra (che al momento non si capisce bene se sia o meno la sostituta dell’originale Flora, citata nel serial come sua cugina, comunque), che è una fata della natura. Lei è cicciotta e molto ordinaria nell’aspetto. Invidia senza dubbio la magrezza e la bellezza delle proprie compagne e parla molto, come solitamente fanno le persone estremamente insicure. Alla fine della prima stagione scopriremo con lei che possiede un autocontrollo incredibile e una forza interiore senza pari. Infine c’è Musa che, nella serie a cartoni originale era la fata della musica e qui diventa un’empatica. Riesce a percepire gli stati d’animo di tutti e, dal momento che a volte resta sopraffatta dalle emozioni del prossimo, usa le cuffie per isolarsi dal mondo. Il suo porto sicuro diventa Sam, il fratello di Terra, l’unico che le consente di restare calma senza dover usare per forza le sue cuffie. È l’unica che sembra avere un percorso di stabilità nella prima stagione, fino a quando accade qualcosa che la costringe a tirar fuori il coraggio. Insomma, queste ragazze percorrono una strada di crescita che tiene gli spettatori piacevolmente incollati allo schermo.
Poi ci sono le storie d’amore vissute o solo embrionali che coinvolgono i personaggi. C’è la controparte malvagia (senza la quale non sembra esserci evoluzione nella storia delle magiche creature) e i segreti della scuola, Alfea, dove i ragazzi vengono istruiti per diventare futuri protettori dei regni magici. Di carne al fuoco ce n’è tantissima e le puntate sono accattivanti al punto giusto da rendere Fate: The Winx Club un prodotto piacevolissimo per spettatori giovani e meno giovani. I fan del cartone animato ovviamente rimarcano le differenze del live-action con il prodotto originale (mancano due fate, Techna, la fata della tecnologia e Flora, che sembrerebbe essere stata sostituita da sua cugina, Terra), ma se ci si approccia a questa serie tv con la mente libera dalle precedenti iterazioni è certamente un prodotto che vale la pena vedere e che non mancherà di appassionare anche i più scettici.
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Per concludere quindi, possiamo certamente inquadrare Fate: The Winx Saga come un serial YA intriso di modernità, mistero e discreti effetti speciali (anche se migliorabili). Questa delle fatine è una storia accattivante che mostra momenti di crescita interiore in grado di catturare la curiosità dei giovani che si approcciano a questo prodotto i quali, senza dubbio, si rispecchiano nelle vicende (non magiche, naturalmente), dei protagonisti. Aspettiamo con curiosità l’arrivo della seconda stagione.