Film e serie tv ambientati in carcere: i migliori titoli da vedere o riscoprire
Vis a Vis e Prison Break sono solo due dei titoli scelti tra film e serie tv ambientati in carcere, capaci di raccontare il dramma della vita in prigione.
Nel corso degli anni sono state tante le serie tv ma anche i film ambientati in carcere, capaci così di descrivere da molteplici punti di vista la drammaticità che caratterizza la vita negli istituti penitenziari. C’è chi ha raccontato i carceri femminili, chi quelli maschili, chi si è concentrato sui piani di fuga e chi sui casi di malagiustizia e quindi sulle condanne rivolte a persone poi rivelatesi, presto o tardi, del tutto innocenti. Riscopriamo allora dieci titoli in totale, cinque serie tv e cinque film, da rivedere o da scoprire per la prima volta.
Da Vis a Vis a Il Miglio Verde: 10 serie tv e film ambientati in prigione
Prison Break (Serie tv – 5 stagioni)
Iniziamo con questa serie TV trasmessa quasi totalmente nella seconda metà degli anni duemila. Cinque stagioni per un totale di novanta episodi, durante i quali abbiamo iniziato a seguire l’esperienza dietro le sbarre dei fratelli Michael J. Scofield e Lincoln Burrows, per poi divenire spettatori di un susseguirsi di eventi caratterizzati da colpi di scena, elementi thriller, action ed una costante suspense che ha accompagnato tutta la serie. Nel 2018 la Fox ha annunciato che avrebbe prodotto anche una sesta stagione che però, ad oggi, non ha ancora visto la luce.
Vis a Vis (Serie tv – 5 stagioni)
Tra il finire della stagione primaverile e l’inizio di quella autunnale del 2019, Netflix ha rilasciato le prime quattro stagioni di Vis a Vis, serie tv conclusasi in spagna nel dicembre 2018. La piattaforma streaming ha intuito il successo che lo show avrebbe potuto riscuotere se rilanciato nel suo catalogo, complice la presenza nel cast di due elementi molto noti ai suoi utenti, ovvero Alba Flores e Najwa Nimri, rispettivamente Nairobi e l’ispettrice Alicia Sierra de La Casa di Carta. Come previsto, Vis a Vis ha conquistato sin da subito una larga fetta di pubblico, divenendo uno dei titoli più seguiti tra il 2019 e la prima metà del 2020, quando è stato rilasciato anche lo spin-off Vis a Vis: El Oasis che ne ha rappresentato a tutti gli effetti la quinta ed ultima stagione. Paragonato molte volte a Orange is the New Black, si differenzia dallo show americano per una narrazione nettamente più thriller e violenta.
Orange is the New Black (Serie tv – 7 stagioni)
Se si parla di carcere femminile non si può non pensare ad Orange is the New Black, uno dei fenomeni seriali più influenti di sempre, prodotto tra il 2013 ed il 2019. Seppure la storia si concentri principalmente sul personaggio di Piper Chapman (Taylor Schilling), nel corso degli episodi emergono una lunga serie di storie drammatiche che riguardano tutte le detenute del carcere di Lichtfield. Capace di ottenere un grande numero di candidature agli Emmy e ai Golden Globe, è stata soprattutto l’attrice Uzo Aduba a conquistare pubblico e critica attraverso la sua interpretazione di Occhi Pazzi, premiata nel 2014 e nel 2015 con l’Emmy alla miglior attrice guest star/non protagonista. Una serie tv ricca di elementi drammatici (ma anche comedy) assai realistici: negli scorsi mesi hanno fatto molto discutere, ad esempio, i punti in comune tra la morte di una protagonista dello show rispetto a quella di George Floyd negli Stati Uniti.
Le Ali della Libertà (Film 1994)
Spostandoci sul fronte film, uno dei lungometraggi più amati tra quelli ambientati in carcere resta Le Ali della Libertà. Protagonisti sono Tim Robbins e Morgan Freeman, chiamati ad interpretare rispettivamente Andy e Red: il primo finisce in carcere con l’accusa di aver assassinato sua moglie ed il suo amante. Nonostante si proclami innocente, Andy è costretto a trascorrere la sua vita dietro le sbarre, in un istituto penitenziario dove regnano abusi e violenze gratuite. Al centro dell’inferno, però, prende vita la splendida amicizia tra i due che rappresenterà così una luce in fondo al tunnel per entrambi. Un film profondamente drammatico, capace di tenere incollati allo schermo grazie ad una sceneggiatura ottimamente scritta dallo stesso regista Frank Darabont.
Il Miglio Verde (Film 1999)
Un altro film ambientato in carcere, anch’esso scritto e diretto da Frank Darabont. Questa volta, però, l’opera rappresenta l’adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King. Come è accaduto cinque anni prima per Le Ali della Libertà, anche Il Miglio Verde non è riuscito a conquistare alcun Oscar: venne infatti candidato come Miglior film, Miglior attore non protagonista, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior sonoro. Al centro di tutto troviamo un altro caso di malagiustizia, con John Coffey (Michael Clarke Duncan) e Paul Edgecombe (Tom Hanks) protagonisti. Il primo è un condannato a morte, il secondo lavora nel braccio della morte del carcere di Cold Mountain, dove John viene rinchiuso. Un film di fronte al quale risulta davvero difficile trattenere le lacrime ma che meriterebbe di essere visto e rivisto ogni volta che se ne ha la possibilità.
Oz (Serie tv – 6 stagioni)
Torniamo sul finire degli anni ’90 con Oz, serie tv realizzata per l’esattezza tra il 1997 ed il 2003. Sei stagioni non sono poche ma la story-line è capace di calamitare l’attenzione degli spettatori grazie ad un perfetto mix di elementi “thrillereschi” e drammatici. Si tratta di uno show cruento e piuttosto claustrofobico, considerando che tutti gli episodi sono ambientati in carcere e che l’ora d’aria non viene mai ripresa. Ad introdurre il pubblico all’interno dell’Oswald State Penitentiary è Augustus Hill (Harold Perrineau) che, episodio dopo episodio, introdurrà i vari detenuti presenti nell’istituto.
Papillon (Film 1973)
Tornando sul fronte film, non si può non vedere almeno una volta nella vita Papillon. L’opera diretta Franklin J. Schaffner vede protagonisti Dustin Hoffman e Steve McQueen e si basa sull’omonimo romanzo firmato da Henri Charrière. Anche in questo caso, il protagonista Henri (Steve McQueen) viene condannato per un crimine che non ha commesso. L’uomo tenterà così più volte di fuggire ma non tutto andrà come sperato. Nel frattempo, stringerà un forte legame con il falsario Louis Dega (Hoffman). Ricordiamo inoltre che nel 2017 nei cinema è uscito il remake che ha mantenuto lo stesso nome: diretto da Michael Noer, il film ha visto Charlie Hunnam e Rami Malek interpretare rispettivamente Henri “Papillon” Charrière e Louis Dega.
The Night Of (Miniserie – 1 stagione)
The Night Of – Cos’è successo quella notte? è una miniserie trasmessa nel 2016 (in Italia su Sky Atlantic), conclusasi dopo una sola stagione. Otto episodi sono infatti bastati a raccontare al meglio la storia basata sulla prima stagione di Criminal Justice. Il sottotitolo lascia intuire chiaramente il carattere della trama, incentrata su Nasir (Riz Ahmed), un ragazzo pakistano che viene accusato dell’uccisione di una ragazza con cui ha trascorso una sola notte di sesso. Nasir finisce in carcere, dove non avrà vita facile, e si affida a John Stone (John Turturro), un avvocato che tenterà di dimostrare la sua innocenza.
Wentworth (Serie tv – 5 stagioni)
Torniamo all’interno di un carcere femminile attraverso questa serie tv australiana, la cui produzione è partita nel 2013. In Italia non è stata ancora trasmessa ma la serie tv meriterebbe senza dubbio un’occasione: di genere prettamente drammatico, ha riscosso talmente tanto successo in Australia da essere stata rinnovata fino alla nona stagione che vedrà la luce nel 2021. Al centro di tutto troviamo Bea Smith (Danielle Cormack), rinchiusa in prigione con l’accusa di aver ucciso suo marito. In attesa di essere processata, la donna dovrà fare i conti con le dure regole del carcere.
Nel nome del padre (Film 1993)
Chiudiamo con un grande film risalente al 1993 e vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 1994. Tratto dal romanzo autobiografico Proved Innocent di Gerry Conion, accusato insieme ad altri ragazzi irlandesi di aver provocato l’esplosione in un pub di Guildford, il film vede protagonista l’attore Daniel Day-Lewis, affiancato da Emma Thompson, Paul Hill, Mark Sheppard e Beatie Edney. Un’opera drammatica di grande livello che però non è riuscito ad ottenere alcun Oscar, nonostante le sette nomination (c’è da dire che nel 1994 la concorrenza era spietata, con Schindler’s List – La lista di Schindler che fece incetta di statuette).