Freud: la spiegazione del finale della serie Netflix

La spiegazione del finale della serie tv Netflix Freud, dove psicanalisi ed esoterismo si mescolano.

La prima serie austriaca di Netflix con al centro un giovane Sigmund Freud presenta il personaggio in una versione fortemente romanzata, dove le teorie del padre fondatore della psicanalisi sono diluite all’interno di un thriller dalle venature horror che si mescola ad intrighi politici ed esoterismo. Lo show ritrae un Freud neodottore, screditato dalla comunità scientifica, che si ritrova coinvolto nella risoluzione di alcuni efferati omicidi e al centro di una cospirazione politica dai connotati soprannaturali. La trama giunge a una conclusione costruita su un climax ascendente nell’episodio finale della serie.

Al fianco del protagonista troviamo la medium Fleur Salomè, con cui sviluppa un controverso rapporto, e l’ispettore di polizia Alfred Kiss. Durante i primi sette episodi, il personaggio di Fleur viene raffigurato mentre scivola gradualmente in una condizione di forte disturbo psicologico e in un possibile possesso demoniaco. Nel corso della stagione abbiamo visto svilupparsi il piano antimperiale di Sophia e Viktor Szaparys, per usare i poteri della medium al fine di provocare una follia omicida durante il Ballo delle Nazioni. La loro strategia si avvicina al compimento nel finale di stagione, dove i due ribelli nazionalisti cercano di evocare tramite Fleur il demone ungherese Tàltos, sfruttandone il potere per portare i nobili austriaci all’autodistruzione, disgregando l’Impero a favore dell’indipendenza dell’Ungheria. Cosa succede dunque nel concitato episodio finale di Freud?

Nel finale di Freud i nazionalisti ungheresi Szápáry tentano di distruggere l’Impero austro-ungarico durante il Ballo delle Nazioni

Freud, Cinematographe.it

Nell’ultimo episodio della stagione, Viktor e Sophie Szápáry sono riusciti a farsi invitare dal principe ereditario Rudolf al Ballo delle Nazioni, indetto dall’imperatore Franz Joseph al palazzo di Schönbrunn a Vienna. Lì, usando i poteri di Fleur, ipnotizzano tutti gli ospiti – incluso Rudolf – con la frase “Táltos si impossesserà di te. Non resti in vita nessun nemico“. Le persone iniziano a massacrarsi a vicenda e il Principe ereditario si scaglia su suo padre mentre questo viene scortato via, nel tentativo di ucciderlo.

Poco prima la polizia si era recata da Freud alla ricerca dell’ispettore Kiss, il quale si era lì rifugiato dopo le distorte confessioni del tenente Ridl e il tentativo di incastrarlo da parte del maresciallo Franz von Lichtenberg, che cercava di difendere il figlio omicida Georg. Kiss però afferma di essere a conoscenza di un tentativo omicida nei confronti dell’imperatore e convince la polizia a recarsi a Schönbrunn. Tuttavia il massacro viene sventato solo grazie alla grande forza di volontà di Fleur, la quale – nonostante l’azione manipolativa degli Szápáry – riesce a sedare il caos enunciando la frase: “Táltos vi ordina di dormire”, spegnendo così la sete sanguinaria degli invitati ipnotizzati. Non appena la violenza si è attenuata, i Szápárys vengono giustiziati, ma prima di morire rimarcano per un ultima volta il loro credo libertario gridando “Libertà in Ungheria!”.

Rudolf però, allontanatosi per uccidere l’Imperatore, è rimasto sotto ipnosi ed inizia ad inseguire il padre nel labirinto del giardino esterno al palazzo con una spada. Freud e Kiss riescono a raggiungere l’Imperatore proprio un attimo prima che si consumi l’omicidio, dicendogli di pronunciare la frase chiave per sopire il demone, la quale però deve essere ripetuta più volte a causa dello stato fortemente catatonico di Rudolf. Quest’ultimo riesce così a risvegliarsi, lasciando cadere la spada e placando la sua furia omicida.

Nel finale di stagione, il protagonista incontra Fleur per un’ultima volta e avvia la sua attività personale di psicanalista, rinunciando però a pubblicare il suo libro sugli eventi accaduti

Freud, Cinematographe.it

In seguito l’Imperatore convoca lo psicanalista per chiedergli di curare il figlio, questo infatti necessità ancora che gli venga ripetuta continuamente la frase chiave per non ricadere in un stato di aggressività. Lo psicanalista spiega che, a causa della sua condizione psicologica disturbata e del suo inconscio tormentato, non può essere sedato con facilità come invece capita per le persone normali, medesima condizione che ha accomunato il Principe a coloro che nel corso della serie erano stati uccisi. Freud ipnotizza dunque Rudolf, il quale confessa il fatto d’essersi sentito per tutta la vita debole e inadatto, sfogando così la sua frustrazione sulle donne – tra cui Fleur – per riaffermare la sua virilità. Tramite l’ipnosi il Principe viene guarito dai demoni interiori che i poteri soprannaturali di Fleur avevano scatenato.

L’imperatore vuole che tutto l’accaduto venga secretato e il generale Franz von Lichtenberg intima a Freud di non pubblicare il libro in cui espone le sue teorie rivelando gli avvenimenti dell’ultimo periodo. Per dissuaderlo gli offre in un primo momento la possibilità di riavere il suo lavoro come dottore all’ospedale psichiatrico e l’affitto della casa pagato per un periodo, tuttavia di fronte alla titubanza di Sigmund arriva a minacciare ripercussioni sulla sua famiglia. Lo psicanalista cede allora al ricatto e brucia il libro, ma rifiuta di tornare al lavoro nell’ospedale psichiatrico. Egli cerca anche invano di convincere le autorità che Fleur – nel frattempo scomparsa – è stata semplicemente manipolata ed è quindi innocente, ma le autorità diramano ai servizi segreti la sua foto perché venga ricercata. Kiss viene promosso ispettore distrettuale e va a vendicarsi del suo vecchio capo, che voleva incastrarlo, uccidendolo violentemente. Lo vediamo poi immergersi nei canali della città emettendo un ruggito animalesco, lasciandoci nel dubbio su una sua eventuale possessione demoniaca o se si tratti semplicemente dell’espressione più brutale del suo Io interiore.

Freud vede Fleur per un’ultima volta segretamente, questa lo implora di non di scrivere nulla su di lei ma di scrivere dei libri grazie lei che, pur non raccontando l’accaduto, possano aiutare il mondo. La medium spiega che ora controlla Táltos e che questo è divenuto un suo potere e non più un demone che la possiede, chiedendo poi a Freud di affermare che “la terapia ora è conclusa, avanti il prossimo”. Alla fine così Freud lascia andare Fleur e sposa serenamente Martha. Inoltre avvia la sua attività di psicoanalista in proprio e, ripensando alle persone conosciute, riesce a capire che il potere dell’inconscio permette di realizzare i desideri più profondi di ognuno di noi, siano essi positivi o negativi.

Qual è la natura di Táltos?

Freud, Cinematographe.it

Nella mitologia ungherese un Táltos non è un demone, ma una persona con abilità simili a quella di uno sciamano o di un medium. I bambini che sono nati avvolti nella placenta, con un dito o un osso o denti in più sono considerati da queste mitologie come possessori di abilità speciali, spesso legati alla capacità di prevedere il futuro o saper leggere all’interno delle persone. C’è anche una lettura nazionalista in merito ai poteri dei Táltos, secondo la quale in tempi di grandi crisi, un Táltos può comunicare tramite la psiche contemporaneamente a tutti gli ungheresi.

I poteri di Fleur, che vengono usati dai Szápárys, si rifanno dunque a questa credenza mistica, spiegando così da dove nasca questa scelta narrativa che permette a Fleur di entrare in contatto con il popolo ungherese. Freud invece nella serie fornisce una spiegazione da psicanalista a questo potere, giustificando quanto fanno Fleur e gli Szápárys, attraverso la capacità dell’ipnosi di far emergere gli elementi più oscuri sopiti nell’interiorità di certe persone. Questa forza oscura, frutto del potere dell’inconscio insito in tutti noi è “Táltos”, dando così una visione psicologica e non demoniaca degli avvenimenti. Tuttavia, guardando i poteri di Fleur nel corso degli episodi, questi possono sembrare di derivazione soprannaturale, inducendo a ritenere che la medium sia un Táltos nel senso tradizionale ungherese. La serie termina in maniera tutto sommato positiva e con una conclusione pressoché chiusa, resta però allo spettatore la possibilità di dare una interpretazione in senso esoterico o psicanalitico della figura di Fleur.

Freud  si conclude con lo psicanalista che si mette al servizio del bene comune, mentre l’ispettore Kiss dà sfogo ai suoi istinti più brutali

Freud, Cinematographe.it

Solo il destino di Kiss rimane parzialmente sospeso, mentre lo vediamo sparire nei canali della città, ma capiamo che l’ispettore ha abbracciato definitivamente il suo lato interiore più animalesco, lasciando scaturire il suo io interiore sopito ed evidentemente ascoltando i suoi desideri interiori. Freud invece ha sacrificato la sua scrittura per il bene della comunità, ciò può inizialmente apparire come un controsenso, eppure non lo è. Benché attraverso il libro da lui scritto avrebbe potuto rivelare al mondo delle teorie fondamentali che avrebbero rivoluzionato la psicologia, la decisione di bruciarlo gli permette di non essere ucciso o imprigionato. Può così essere libero nel fornire assistenza e cure – con le sue innovative conoscenze e i suoi metodi rivoluzionari – a tutti coloro che ne hanno bisogno, come gli dice lo stesso Kiss. Inoltre la sua scelta di licenziarsi dall’ospedale psichiatrico e iniziare un’attività in proprio ne denota la definitiva autonomia da quella comunità scientifica che non aveva creduto in lui, compiendo così un atto di coraggio che va anche a ricomporre una serenità prima sfuggita nei suoi rapporti familiari.

Tags: Netflix