Da Friends a Giorno per giorno: le serie TV che non tramonteranno mai
Le sit com a cui siamo abituati parlano di sé, dei loro personaggi e cercano di raggiungere noi sui nostri divani con la forza comica delle loro storie. Ma sembra quasi non riescano a parlare a noi.
Negli ultimi anni le serie TV Comedy hanno spopolato, dalla tecnica classica multicamera, stile Big Bang Theory, alla tipologia di regia single camera come New girl, Modern Family. All’interno di queste regie differenti abbiamo appartamenti sovraffollati abitati da gruppi di amici in crisi tra relazioni amorose e sindrome di Peter Pan, famiglie, di ogni tipo, in qualsiasi tipo di casa e situazione.
Negli ultimi anni le sit com sono state delle scatole piene di episodi da vedere e rivedere quante volte si desidera e anche a distanza di tanti anni, proprio perchè, se sono prodotte davvero bene, il tempo per loro non passa mai.
Friends, a Giorno per giorno: le serie TV che non tramonteranno mai
Friends, la sitcom apripista delle risate senza tempo
Un esempio è Friends, il primo prodotto comico intoccabile e perfettamente riuscito che a distanza di vent’anni fa ancora ridere le generazioni più recenti e continuerà a fare ridere senza risultare vecchio, a meno che tra cent’anni non ci saranno le auto volanti e Phoebe che guida il Taxi di sua nonna potrà sembrare demodè.
Questo tempo che non passa mai è anche dovuto al fatto che queste scatole, non sembrano essere inserite nel contesto sociale attuale. Venti minuti o trenta minuti di durata di ogni puntata sono uno svago, con personaggi che assomigliano a noi, vivono vite come le nostre, ma in un contesto che potrebbe essere in qualsiasi luogo e tempo.
Tutto viene filtrato attraverso le vite dei protagonisti e le loro storie personali, con pochi riferimenti alla quotidianità e a quello che succede al di fuori di quei luoghi, che solitamente sono appartamenti o stanze.
Modern family e l’omosessualità
Modern family, ad esempio, tratta certamente il tema dell’omosessualità attraverso i personaggi di Mitch e Cam, tratta anche il tema dell’adozione quando loro diventano i genitori di Lily, ma tutto rimane all’interno del mondo di Modern family, dei suoi personaggi e delle loro vite, come se fosse un binario parallelo al nostro di spettatori.
Giorno per giorno: l’innovazione che rispetta la classicità
Nel gennaio 2017 è approdata sulla piattaforma Netflix Giorno per giorno, reboot di una sit com americana degli anni ’70. Sebbene la serie sia passata in sordina, dispersa tra titoli di maggior impatto, riesce a rimanere nei canoni classici del divertimento portando l’attualità anche nelle sit com.
In ogni puntata viene affrontato un diverso tema socio culturale, attraverso la vera e propria discussione dei personaggi e il loro vissuto. Un vissuto che in questo caso non rimane lì dentro, in quelle stanze, ma raggiunge il pubblico e il tempo che stiamo vivendo. Inoltre, questi temi vengono trattati in modo così universale che non avranno mai una data di scadenza, anche in un binge watching su Netflix tra dieci anni.
Questo, oltre a fare di Giorno per giorno una serie TV consigliatissima, fa riflettere su quello che le serie TV comedy ci hanno portato sugli schermi negli ultimi anni.
Big bang theory: la scalata sociale dei nerd
Big bang theory, anno 2007, ci ha sempre tenuti aggiornati sugli ultimi giochi di ruolo o da tavolo, piuttosto che su alcune scoperte fisiche o astronomiche discusse dai protagonisti sui loro divani, ma tutto è sempre apparso come un’isola un po’ lontana dalla nostra. Un’isola estremamente divertente e aggiornata, perché ha saputo comunque interpretare la scalata sociale dei nerd nel momento più opportuno, ma che non parla più di tanto di quello che accade “fuori”.
Le sit com a cui siamo abituati parlano di sé, dei loro personaggi e cercano di raggiungere noi sui nostri divani con la forza comica delle loro storie. Ma sembra quasi non riescano a parlare a noi.
New girl e Scrubs, fino a Parks and Recreation
In New girl sentiamo parlare di attualità quando i protagonisti giocano all’esilarante Americano vero, ubriachi nel loro appartamento. E iniziano a scorrere nomi di Presidenti americani, battute sulla politica e sull’America, ma anche in questo caso senza tempo.
Nel 2001 ci ha provato Scrubs e ci è riuscito, con una formula che ricorda quella di Giorno per giorno, mescolando humor e lacrime. Sebbene Scrubs sia una comedy con riprese in single camera e assenza delle risate di sottofondo, i protagonisti in ospedale e a casa non portano solo le loro crisi sentimentali, ma anche quelle lavorative, relazionali e personali. E tali crisi non riguardano solo loro, ma anche noi.
Memorabile l’episodio in cui l’ospedale si spacca a metà per diverse opinioni sulla presenza delle truppe americane nei territori arabi e sull’utilità della guerra in Iraq.
In modo assolutamente surreale ci è riuscita anche il gioiello del 2009 Parks and Recreation. Una comedy così esilarante da lasciare con poco fiato, al limite della realtà e della demenzialità. Ma, tutto voluto e perfettamente oschestrato. Amy Poehler è la star al centro di un altrettanto grande cast, che in un contesto assurdo di un dipartimento di un Comune fittizio dell’Indiana adibito solamente alla costruzione di parchi per bambini, porta in scena tanti altri temi, come il lavoro che non c’è, la difficoltà a tenerlo e altre tematiche sociali a volte bizzarre che arrivano in ogni puntata addosso alla protagonista.
Tutta questa attualità, che ogni tanto entra nelle serie TV comedy e nelle sit com, le rende più accessibili al pubblico non solo per farsi qualche risata in più e per svagarsi, ma anche per riflettere su temi delicati con un sorriso dolce amaro.
Questo non fa di tutte le altre serie comedy dei prodotti meno validi o meno divertenti, anzi probabilmente li rende ancora più immortali e distaccati da ogni tempo.
Che sia anche una scelta dei produttori per non farli mai invecchiare, questo non si può sapere, ma se ogni tanto riuscissero a farci ridere in modo diverso, di certo il pubblico non perderebbe interesse, al contrario si riempirebbe anche di qualche amante del drama, che agli ascolti non farebbe male.