Hanna – stagione 1: spiegazione del finale
L’adattamento in forma seriale dell’action Hanna, diretto da Joe Wright nel 2011, è arrivato sulla piattaforma Amazon Prime Video il 29 Marzo e, prontamente, ha già suscitato pareri contrastanti. Andiamo ad analizzare il finale di questa stagione per capire cosa ci aspetterà nella seconda.
Basata sull’omonimo film diretto dal regista inglese Joe Wright, la serie tv Hanna ha ripreso solamente le scene fondamentali della sua pellicola ispiratrice per poi distaccarsene totalmente in una storia che a stento si riesce a riconoscere. Il finale di stagione ha esteso ampiamente la trama originale, allargando lo spettro visivo oltre il semplice viaggio di formazione della protagonista così da mettere le basi per una seconda stagione interamente nuova e della quale non rimarrà più nulla dell’opera a cui si è ispirata se non il titolo che porta. Anziché fermarsi all’intima storia di una ragazzina in cerca di vendetta e alla riscoperta di se stessa, la serie TV ha deciso di alzare la posta in palio proprio sul finale per puntare verso un futuro che potrebbe rivelarsi ben più focalizzato sull’aspetto thriller-action, un seguito che non riguarderà più solo la crescita del personaggio principale, ma si concentrerà su un sistema corrotto che deve essere annientato.
L’inizio della serie ci riporta esattamente alla storia proposta nel lungometraggio di Joe Wright, con Hanna che si allena insieme al padre nelle lande desolate e innevate della Svezia. A partire dal terzo episodio, però, la situazione cambia radicalmente, trasformandosi in una vicenda che risulta difficile da riconoscere, così come i protagonisti che la stanno vivendo, fino a lanciarsi verso una direzione totalmente nuova verso le ultime due puntate della stagione. Hanna è un super-soldato modificato geneticamente alla nascita per essere inserita all’interno di un programma speciale della CIA, denominato Utrax, con lo scopo di diventare un’arma avanzata fuori dal comune, con le abilità utili a superare qualsiasi missione segreta e con sensi iperdotati che le permettono di sentire anche il più piccolo movimento a metri di distanza.
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All’inizio della serie tv si è convinti che la ragazza sia l’unica superstite del progetto, fortunatamente salvata dall’agente della compagnia ormai pentito Erik Heller per essere riportata alla madre, ma successivamente scopriamo che in realtà il programma è stato smantellato per poi essere riavviato da zero sotto il nuovo nome Utrax Regenesis, con nuove cavie e insoliti esperimenti. Durante il sesto episodio, scopriamo come Hanna non sia la sola ad avere capacità sensazionali, ma ci siano più di una dozzina di ragazze come lei in un centro situato in Romania, nel quale vivono sotto stretta sorveglianza e in cui sono sottoposte anche a una sorta di terapia di controllo della mente per evitare che si ribellino ai loro oppressori.
Venuti a conoscenza di questo nuovo programma e delle sfortunate ragazze che sono detenute nel centro sotto forma di cavie, Hanna ed Erik si impegneranno nel corso dell’ultima puntata nel trovare un modo per liberarle e, allo stesso tempo, distruggere il progetto Utrax definitivamente così da mantenere la protagonista al sicuro e concederle di vivere un’esistenza normale. I due si riuniscono finalmente solo alla fine della stagione, rimanendo separati per diversi episodi, dopo che l’uomo ha rivelato alla giovane le sue vere origini, ossia di essere nata nel 2003 all’interno del centro Utrax e aver subito degli esperimenti per ottenere delle trasformazioni mentali e fisiche che le avrebbero permesso di diventare un soldato perfetto e invincibile.
Nel frattempo, Hanna ha compiuto le sue esperienze adolescenziali in territorio britannico al fianco della nuova amica Sophie mentre Erik, ferito da un proiettile mentre si trovava a Berlino nella puntata di metà stagione, è scampato alle torture subite da parte della CIA, svolte per ottenere informazioni sull’ubicazione della ragazza. Una volta ritrovati, i due decidono di riappacificarsi e la giovane riesce a convincere il suo compagno di avventure a lasciarla contribuire nel loro tentativo di demolire i piani dell’organizzazione.
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Durante l’ultima puntata, Erik e Hanna recuperano un pullman che servirà per portare via le ragazze dal centro ed entrambi riescono a infiltrarsi all’interno dell’edificio, che si trova in quel momento in fase di isolamento, e ad aprire le celle in cui sono rinchiuse le varie reclute del progetto Utrax. Purtroppo, però, gli esperimenti sono andati troppo oltre, diventando più aggressivi di ciò che immaginavano, e hanno reso le giovani incapaci di disobbedire agli ordini che l’organizzazione fornisce loro, rendendole dei robot pronte a uccidere a comando. Solo una delle tante, la recluta 249, il cui vero nome è Clara, riesce ancora a manifestare le proprie opinioni e ad agire secondo le sue volontà e, proprio per questo, sarà l’unica a seguire Hanna ed Erik nella loro fuga.
I tre combattono e uccidono le decine di soldati che cercano di catturarli ma, proprio quando sono vicini a scappare, vengono colti in flagrante da Sawyer, l’attuale capo dell’operazione Utrax. Solamente l’intervento provvidenziale di Marissa Wiegler, la quale ucciderà il collega per architettare il suo rientro nell’organizzazione, permetterà al trio di fuggire.
Sfortunatamente, durante il viaggio di ritorno, Erik morirà a causa della ferita d’arma da fuoco che non era stata curata nei precedenti episodi e sarà sepolto nello stesso cimitero della madre di Hanna, così da riposare per sempre al fianco della sua amata. Nel frattempo Marissa contatta Norris, che supervisiona il progetto Utrax dalla sua base in Colorado, per fargli sapere che Sawyer ed Erik sono morti ma che Hanna è ancora in fuga. La prima stagione della serie si conclude quindi con le reclute del programma che vengono trasferite in un nuovo centro e con Hanna e la sua nuova “sorella” Clara che si dirigono nei boschi in cui la prima è cresciuta, l’unico luogo in cui si è veramente sentita protetta e al sicuro e al quale sa di appartenere nel profondo, da una parte chiudendo il cerchio così come era iniziato e, dall’altra, con la prospettiva di una minaccia provocata dai super-soldati ormai pronti per essere operativi.
Hanna: da che parte starà Marissa Wiegler nella seconda stagione della serie TV?
Marissa Wiegler è probabilmente il personaggio che più è stato modificato nella sua trasposizione tra il lungometraggio di Joe Wright e la serie TV Amazon. Mentre nel primo caso era evidente come si trattasse dell’antagonista per eccellenza, interamente coinvolta nei piani per recuperare Hanna e capace di sporcarsi le mani di sangue pur di raggiungere i propri scopi, nella versione seriale la donna vive un momento di confusione e irrequietezza senza trovare pace fino alla fine della stagione. Da malvagia della situazione si trasforma in redenta che vuole aiutare la protagonista, evolvendo senza un motivo logico ben preciso se non per la mancanza di spina dorsale e, forse, d’idee.
Dalla seconda metà della serie, si capisce come Marissa, in fondo, si senta in difetto per quanto riguarda il progetto al quale ha partecipato e, soprattutto, sia perseguitata dal senso di colpa per aver bruciato i bambini del progetto iniziale Utrax del quale Hanna faceva parte. Per questo motivo, verso le ultime puntate il suo obiettivo si converte dal recuperare la ragazza al distruggere ogni prova ancora tangibile dell’orrore al quale aveva preso parte. Un equilibrio precario tra perfidia e voglia di redenzione che non ha nulla a che vedere con la cattiveria innata e irrevocabile del personaggio interpretato da Cate Blanchett nel corrispettivo film.
Nonostante Marissa fosse disponibile a compiere il lavoro sporco per l’organizzazione, la donna cercava comunque di avere una vita pressoché normale con il suo fidanzato, provando perfino a essere una matrigna affabile. Se da una parte la donna metteva in atto i più disparati tentativi per catturare Hanna, dall’altra tentava di aiutarla in un eccessivo sforzo di magnanimità non chiaramente spiegato. Considerato il suo passato e le azioni svolte nel corso di questa stagione, il personaggio di Marissa rappresenta la variabile imprevedibile dalla quale non sappiamo cosa aspettarci nel prossimo futuro se non che, qualunque posizione prenda, sarà sempre quella più favorevole per se stessa.
Hanna: quali saranno i temi della seconda stagione?
Come abbiamo visto, la serie TV ha ripreso l’idea di base del film per far compiere alla protagonista un percorso di formazione e di riscoperta personale che ha occupato quasi interamente questa prima stagione. Tra esperienze futili, nuove amicizie e ribellioni da adolescente, Hanna ha scoperto che il mondo non era poi così entusiasmante come se lo immaginava e che, forse, i boschi all’interno dei quali erano confinata non erano tanto opprimenti come li percepiva addosso prima delle sue disparate avventure.
Alla fine dell’ultimo episodio, la ragazza ha perso il suo punto di riferimento riconosciuto in Erik e si è ritrovata con una nuova spalla al suo fianco, ossia Clara, che conosce la società ancor meno di lei. L’unica alternativa rimasta era quindi tornare dove tutto era iniziato per riportare la sua vita a com’era prima che la sua disobbedienza la portasse nel pieno del pericolo. Come si rapporterà questa decisione nello sviluppo della seconda stagione? Perdendo uno dei capisaldi della serie, ovvero Erik, su cosa si focalizzerà la serie?
Il finale della prima stagione ha aperto innumerevoli opportunità per estendere l’universo creato nel 2011 con il film, grazie all’introduzione del progetto Utrax Regenesis e delle sue reclute così dissimili da Hanna, un anno più giovani di lei ma più disciplinate e meglio allenate e che rappresenteranno per ovvi motivi una naturale minaccia per la protagonista. Alla fine dell’ultima puntata, le ragazze sono state trasportate verso il nuovo centro di addestramento denominato Wilberforce, in cui il programma continuerà come se nulla fosse successo, sotto le direttive del Dr. Kunek e la presenza fuori campo, ma ormai chiara nella sua esistenza, del capo Norris in Colorado. Con questi presupposti, la seconda stagione della serie dovrà quindi trovare una scusa plausibile affinché Hanna abbandoni di nuovo la foresta, nella quale si è rifugiata, per tornare nel mondo esterno, stavolta con una ritrovata sorella al suo fianco.