Haunted: sono tutte vere le storie della serie TV Netflix?
La serie antologica, arrivata alla sua seconda stagione, racconta di episodi soprannaturali che non sono terminati nel tempo. Ma sono davvero tutti reali?
Proprio con l’approssimarsi del periodo halloweeniano ha esordito su Netflix la seconda stagione di Haunted, serie antologica che racconterebbe vicende realmente accadute, che trattano tematiche macabre e soprannaturali.
La docu-serie racconta di episodi soprannaturali che non sono terminati nel tempo. Molte volte infatti, gli stessi protagonisti sono ancora perseguitati da quelle stesse presenze che denunciano e sentono durante il racconto della vicenda. Il fatto però che ogni episodio sia anticipato dalla dicitura “questa è una storia vera“, e che a raccontare le vicende ci siano le stesse persone che hanno vissuto quei fatti, ha fatto dubitare più di un utente.
Haunted: il caso di “The Slaughterhouse”
Haunted – Stagione 2: guarda qui il trailer della serie horror
Ad esempio, già il primo episodio della prima stagione, intitolato The Slaughterhouse, ha sollevato i dubbi di molti spettatori, i quali sono rimasti interdetti dal fatto che la puntata riveli l’identità di un serial killer il cui nome fino ad ora era rimasto celato. Ed in tutto questo non risulta che Netflix abbia avuto contatti con le forze di polizia per contribuire alle indagini.
Fino ad ora il produttore esecutivo della serie Brett-Patrick Jenkins ha sempre dichiarato che le vicende trattate in Haunted sono reali. Lo stesso Jenkins si è espresso attraverso diversi post su Twitter dichiarando che “chiunque ha partecipato alla serie ha vissuto veramente queste situazioni”.
Jenkins si è espresso anche sulla puntata The Slaughterhouse, facendo notare quanti casi di serial killer sono tutt’ora irrisolti. E poi si è appellato a coloro che hanno criticato la serie, sostenendo che sarebbe meravigliato del fatto che queste persone possano cambiare il loro parere anche nel caso appurassero che Haunted è basata su fatti reali.
Ma, a provare a fare chiarezza sulla cosa ci ha pensato il sito Mashable, che, contattando la polizia di New York riguardo al caso raccontato in The Slaugherhouse, si è sentita rispondere dall’NYPD di “non aver ricevuto informazioni da Netflix riguardo agli eventi criminosi raccontati negli episodi”.
Successivamente, lo stesso produttore esecutivo Jenkins, ha dichiarato che la produzione ha contattato la polizia informandola delle vicende, ma che, trattandosi di casi non molto recenti, si ha difficoltà a riaprire le indagini. Anche la protagonista del terzo episodio Eryn McGarry ha dichiarato che gli eventi raccontati nella sua storia sono reali.
Haunted: la verifica dei fatti è veramente possibile?
Essendo che molti dei casi raccontati in Haunted hanno a che fare con il soprannaturale, un fact checking vero e proprio è difficile. Ma, Decider ha verificato che alcuni dei protagonisti degli episodi della prima stagione sarebbero già stati coinvolti in altri progetti sul soprannaturale: Eryn McGarry (protagonista del terzo episodio della prima stagione), ha già realizzato dei podcast sul paranormale, ed ha un blog dedicato a questa tematica. Jason Hawkins (protagonista del primo episodio) è uno scrittore e regista di film horror. Mentre Harvey Althaus (comparso nel quarto episodio), lavora come medium.
Nulla di tutto ciò testimonia che queste persone possano non avere raccontato vicende reali. Ma i dubbi restano. Per provare ad appurare la realtà di alcune vicende si potrebbero verificare alcuni piccoli episodi raccontati in Haunted. Comune la storia descritta da Jason Hawkins nella prima puntata, nella quale si fa riferimento ad un maniaco che, circa 40 o 50 anni fa, ha ucciso una persona con un’ascia all’interno della sala ristorante di un motel. Se si trattasse di episodi veramente accaduti sarebbe rimasta traccia da qualche parte.
Perciò, qualora si volesse comprendere la veridicità della serie, così come fanno i migliori investigatori, occorrerà “dare la caccia” ai fatti di queste vicende.