House of the Dragon: le 5 scene migliori della prima stagione

In attesa dell'uscita della nuova stagione il 17 giugno, i 5 momenti più iconici dei primi dieci episodi della serie

Le trame che s’intrecciano nello zampillare delle fiamme, l’epica fantasistica che nuovamente risorge in una veste seriale; le cronache di George R.R. Martin hanno trovato in House of the Dragon una degna prosecuzione dei fasti ormai mitologici de Il Trono di Spade e, dopo una prima stagione fieramente rispettosa delle aspettative, il 17 giugno 2024 riprenderanno il proprio percorso.
Quella danza mossasi solamente di qualche passo, volge ora al secondo atto, certa di un substrato tensivo che i 10 episodi usciti nel 2022 hanno saputo garantire. La ridefinizione d’intenti e dell’impianto narrativo, che sposta lo spin off dalla coralità all’analisi del singolo elemento (la casata Targaryen), ha mostrato il suo volto e indossato le proprie vesti, decontestualizzando l’attenzione del pubblico e preparandola al nuovo.
House of the Dragon ha fino a qui intessuto dinamiche rette da un equilibrio precario, epilogato nel suo inevitabile collasso e nel preludio degli sconvolgimenti futuri, ma quello che la serie ha mostrato di sé ha saputo culminare in momenti che ogni fan ha fatto propri con ardente passione. Di seguito andiamo a scoprire quali sono le 5 scene che hanno saputo maggiormente coinvolgere per mezzo dello sconvolgimento, passaggi chiave che elevano il progetto, ponendolo sul medesimo piano dell’opera genitrice.

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1. L’eroe Daemon-iaco di House of the Dragon

Daemon House of the Dragon

I primi episodi della serie danno una definizione diplomatica dei nuovi assetti e sintonizzano l’andamento narrativo su di una ritmica accelerata, orientata a definire i presupposti del conflitto prima di sfociare nella sua fervida rappresentazione. Ma sebbene il fuoco, il sangue e la carne lascino spazio alla politica e ad intricate dinamiche parentali, con il terzo episodio (Secondo del suo nome) ci viene ricordata la natura belligerante dell’opera, in una sequenza finale che dimostra lo scellerato e controverso temperamento dell’eroe che ricalibra la concezione stessa d’eroismo, Daemon Targaryen.
Quando il conflitto alle Stepstones, cominciato tre anni prima, sembra spingersi verso una risoluzione disastrosa per le truppe della casata, tanto da convincere il re Viserys, suo fratello, ad inviare aiuti ulteriori, Daemon decide di porre fine allo scontro con le proprie forze: prima si presenta solo al centro del campo di battaglia fingendo la resa, poi si fa protagonista della sequenza più convulsa, più azionistica, di un’affannosa corsa verso la morte che, con il contributo dell’esercito e della draconica forza di fuoco, porta ad un esito trionfale.

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2. Incestuose perdizioni

house of the dragon cinematographe.it

E se il sangue e il fuoco trovano terreno fertile sull’arido campo di battaglia, l’episodio 4 (Re del Mare Stretto) riesce invece a dare sfogo ai bisogni della carne. Il fratello minore del re è ancora protagonista, assieme alla principessa Rhaenyra che, limitata dalle costrizioni paterne e della tradizione, trova nello zio la possibilità di un’evasione, l’appagamento del bisogno di sentirsi libera. Usciti segretamente dalla Fortezza Rossa, i due si mescolano al concitamento cittadino ed, ebbri della sua perdizione, attraversano quella realtà a loro tanto osteggiata e distante. Quando lo zio Daemon guida la principessa verso le più estreme perversioni dei bassifondi, tra le effusioni orgiastiche del bordello cittadino, l’atmosfera erotica data dal mescolarsi dei corpi porta i due personaggi, al centro della scena, ad assecondare la tentazione e a concedersi al disinibito, fino ad un apparente rinsavimento morale di lui.

3. L’ultimo atto del re

George R. R. Martin cinematographe.it

L’ottavo episodio (Il lord delle maree) di House of the Dragon sposta la disputa sulla successione in casa Velaryon, a causa del vuoto lasciato dalla scomparsa dell’erede Leanor, fuggito grazie all’aiuto di Rhaenyra e Daemon. Chiamati a far valere i propri diritti davanti ad un trono orfano del suo re e insidiato dal Primo Cavaliere, Otto Hightower, prima Vaemond Velaryon e poi Rhaenyra rivendicano la propria legittimità. Le accuse del primo accalorano animosamente la seconda, ben consapevole delle sue colpe, ma proprio durante l’inasprirsi del diverbio, re Viserys irrompe al centro della scena in una sequenza dal taglio solenne: l’avanzata trionfale del morente che, consumato nel volto coperto e avvizzito nel claudicante passo, si fa forza delle ultime energie per confermare la sua completa fiducia nella figlia e per tentare di assicurare un equilibrio tra tutte le parti in causa.
La scena prosegue nelle continue provocazioni ed offese di Vaemond, incapace di accettare il verdetto e spintosi troppo oltre, fino all’istintiva reazione di uno spietato Daemon, sentitosi in dovere di difendere la dignità della sua famiglia, oltre che l’autorità del fratello.

4. Tensione di fuoco

Rhaenys Targaryen cinematographe.it

La sala grande della Fossa del Drago, gremita di un’opprimente calca, ospita la scena madre dell’episodio 9 (Il concilio Verde). Gli sconvolgimenti seguiti alla scomparsa del re e alle sue ultime confusionarie volontà, pronunciate in punto di morte, danno agli Hightower il potere di soverchiare quel che già era stato sancito, insediando sul trono il figlio di lady Alicent, Aegon, inizialmente riluttante all’idea di impadronirsi di tale potere.
Le capacità persuasive della madre e la perseveranza del nonno Otto fanno sì che l’incoronazione avvenga ugualmente ma, proprio mentre il nuovo sovrano inizia a comprendere la propria posizione e a compiacersi dei favori del popolo, da una voragine creatasi al centro della sala emerge Rhaenys sul dorso dell’enorme Meleys. I Verdi (casata Hightower) sembrano quindi essere prossimi alla capitolazione, ma dalle fauci del drago non esce che l’urlo del disprezzo della sua conduttrice, la quale risparmia gli inermi avversari e vola verso la controparte, in veste di messaggera.

5. I primi passi della danza di House of the Dragon

Aemond Targaryen cinematographe.it

L’epilogo, la punta dell’iceberg, la ciliegina sulla prima fetta di torta; la conclusione della prima stagione di House of the Dragon arriva d’impatto, uno schiaffo narrativo accompagnato da visioni cinematograficamente impeccabili, evocanti alcuni dei momenti topici della serie antenata, Il Trono di Spade. L’episodio numero 10 (La regina Nera) è il primo atto di avvicinamento al sanguinoso e fratricida scontro al centro della serie: quando Lucerys si reca a Capo Tempesta per ingraziarsi l’appoggio di casa Baratheon trova sul posto Aemond, anticipatolo sul tempo. Dopo una breve disputa il giovane figlio di Rhaenyra prende il volo verso casa con il suo Arrax, ma lo zio, in groppa al mastodontico Vhagar, parte all’inseguimento, avvolto da una furiosa tempesta; la tensione si solleva al pari del volo dei due draghi, il climax giunge al suo apogeo e, allo spuntare del sole al di là della tormenta, l’irrefrenabile violenza animalesca di Vhagar causa il più tragico dei risvolti: la morte di Lucerys come definitivo punto di rottura tra gli Hightower e i Targaryen. La danza è ora pronta a cominciare.