La paura fa novanta: I migliori speciali di Halloween dei Simpson
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In 33 anni di vita I Simpson di Matt Groening ci hanno regalato puntate memorabili, sketch irresistibili, tante risate e una lettura pungente e brillante della realtà. Così anche le puntate speciali su Halloween che ricorrono ad ogni stagione, esclusa la prima, sono dei gioiellini di genialità e citazionismo. La paura fa novanta è una serie nella serie che va in onda ogni anno il 31 ottobre per omaggiare una delle feste più amate dagli americani, come tra l’altro succede per tutte le serie tv generaliste statunitensi. Si tratta di episodi suddivisi in tre corti horror che sfociano anche nella fantascienza, spesso parodia di serie tv e film iconici del genere. Vediamo insieme i migliori speciali di Halloween.
La paura fa novanta – Prima stagione (1990) – Il corvo
Il corvo è il terzo corto della prima puntata de I Simpson dedicata ad Halloween chiaramente basato sull’omonima poesia di Edgar Allan Poe. E in quale altro modo i Simpson potevano inaugurare questa fortunata serie di speciali se non con un omaggio allo scrittore dell’incubo per antonomasia?
L’episodio riprende in chiave comica il componimento che racconta di una notte buia durante la quale il protagonista, sofferente per la morte dell’amata Eleonora viene perseguitato da un corvo che gli ripete gracchiando “Mai più!”. Qui il corvo è interpretato da Bart che, come accade normalmente, tormenta Homer qui nei panni del protagonista dal linguaggio forbito che poco gli si addice. Marge, invece, interpreta Eleonora ritratta in un quadro e Lisa e Maggie sono due angioletti.
I tormenti narrati da Poe si tramutano per Homer nelle solite cadute da imbranato intento a rincorrere il dispettoso corvo che discostandosi decisamente dal testo originale gli risponde: “Ciucciati il calzino!”.
La paura fa novanta III (1992) – Clown senza pietà
L’intro di questa stagione si apre con Homer che fa la parodia della sequenza di apertura dei telefilm di Alfred Hitchcock con l’iconica silhouette del regista per poi spostarsi in salotto dove si sta festeggiando Halloween e tutti sono mascherati: Homer da Giulio Cesare, Marge da Cleopatra, Bart da Alex di Arancia meccanica, Lisa da Statua della Libertà e Ned Flanders da zombie.
Ciascun invitato racconta una storia da brivido e la prima è proprio Clown senza pietà narrata da Lisa, parodia dell’episodio La bambola vivente della V stagione della serie fantascientifica Ai confini della realtà. Homer acquista in un inquietante negozio un pupazzo parlante di Krusty il Clown come regalo per Bart. Il pupazzo si rivelerà cattivo e violento: parla e si muove da solo e tenta più volte di uccidere Homer con un coltello. Quando tutta la famiglia si accorge della sua malvagità si prende la decisione di seppellirlo in una fossa ma il pupazzo riesce comunque a tornare per vendicarsi.
Il finale però è tutto da ridere e davvero geniale: Marge decide di chiamare il numero di assistenza stampato sulla scatola del giocattolo e quando arriva il tecnico spiega semplicemente che sul retro del pupazzo c’è un interruttore e che il giocattolo è impostato sulla posizione “male”, basta impostarlo su “bene” e non ci saranno più problemi. Come previsto Krusty diventa buono e viene sfruttato come schiavo da Homer.
La paura fa novanta III (1992) – Digitate “Z” per zombi
Sempre nella terza stagione de La paura fa novanta troviamo un altro omaggio, stavolta al cinema, con una citazione de L’alba dei morti viventi, primo film della tetralogia cult diretta da George Romero.
Bart e Lisa decisi a resuscitare il loro gatto Palla di neve cercano nella biblioteca della scuola dei libri sull’occulto e pronunciando delle formule sbagliate rievocano tutti i defunti sepolti nel cimitero di Springfield i quali resuscitati come zombie iniziano ad attraversare la città aggredendo e trasformando in morti viventi tutti gli abitanti.
Tutti tranne la famiglia Simpson che deve fronteggiare i concittadini zombie: il giardiniere Willie, Burney Gumble, la maestra Edna Caprapall e Ned Flanders sempre carino e cortese anche da morto vivente affamato di cervello umano. Sono gli stessi Lisa e Bart a trovare l’incantesimo per riportare tutto alla normalità e tornare a comportarsi come zombie incollati al televisore. l titolo del corto è una citazione del film di Alfred Hitchcock Il delitto perfetto che in originale è Dial M for murder.
La paura fa novanta IV (1993) – Il diavolo e Homer Simpson
I Simpson rispolverano le paure ancestrali legate al diavolo e ai suoi patti inscindibili fatti con gli uomini. Così Homer si ritrova a vendere letteralmente l’anima a Satana – che per contrasto ha le sembianze del di solito angelico Ned Flanders – per la sua passione più grande: le ciambelle.
Il patto è che non finisca di mangiare l’unica ciambella concessagli da Satana, patto che non riesce ovviamente a mantenere rischiando così la dannazione eterna. Come spesso accade è l’intelligenza di Lisa a salvare il padre proponendo al diavolo di sottoporre Homer a un regolare processo.
La giuria è composta da alcuni “dannati” famosi: il gangster John Dillinger, il pirata Barbanera, l’assassino di Lincoln John Wilkes Booth, l’omicida Lizzie Borden e Richard Nixon. Homer viene assolto perché il contratto con Satana non è valido essendo sposato con Marge e avendole donato la sua anima il giorno del matrimonio. Ma il diavolo si vendica tramutando la testa di Homer in una ciambella gigante diventando uno spuntino succulento per sé stesso e per l’intero dipartimento di polizia di Springfield.
La paura fa novanta V (1994) – The Shinning
Forse il capolavoro della serie La paura fa novanta perché parodia di una delle opere più importanti di Stanley Kubrick (e della storia del cinema): Shining tratto dall’omonimo romanzo del maestro indiscusso del brivido Stephen King. Qui invece che in un albergo la famiglia Simpson è rinchiusa nella magione del signor Burns che Homer ha il compito di custodire durante la sua assenza.
La follia si scatena perché Marge decide deliberatamente di staccare il cavo della tv ed eliminare la scorta di birra per impedire a Homer, Lisa e Bart di poltrire. Questo fa perdere la testa a Homer che parafrasando King comincia a ripetere: “Niente birra e niente tv fanno diventare Homer un pazzo furioso”.
Il corto riprende di pari passo alcune sequenze cult del film: Homer che nel bar deserto della magione parla con il fantasma di un barista interpretato da Boe e in un’irresistibile parodia di Jack Nicholson insegue Marge per le scale ma spaventato dalla sua stessa immagine riflessa in uno specchio cade e perde i sensi; la moglie lo richiude nella cella frigorifera ma Homer riesce a liberarsi e inizia a dare la caccia a tutta la famiglia; armato di ascia Homer distrugge una porta citando una delle scene più famose e imitate di Shining. Nel frattempo Bart, che ha la “luccicanza” come Danny nel film, chiede aiuto con il pensiero a Willie il giardiniere che però viene ucciso da Homer.
Il tutto si risolve grazie al televisore portatile che Willie aveva con sé che calma Homer e alla fine tutta la famiglia si ritrova insieme a guardare la tv congelandosi per il freddo come succede a Jack Nicholson nella scena finale del film di Kubrick.
La paura fa novanta V (1994) – Tempo e punizione
In questo corto Homer si trova a viaggiare nel tempo a causa di un guasto al tostapane, causando, come al solito, una marea di problemi. Arrivato nell’era dei dinosauri schiaccia, infatti, una zanzara cambiando irrimediabilmente il corso della storia.
Continuando a viaggiare trova una realtà in cui il suo odiatissimo vicino Ned Flanders è diventato il padrone indiscusso del mondo controllando come un dittatore tutta l’umanità, il riferimento è ovviamente il romanzo distopico 1984 di George Orwell. Molte ere e molti disastri dopo Homer riesce finalmente a ritrovare la sua realtà in cui tutto sembra normale tranne per il “piccolo” particolare che Marge e i suoi figli hanno una lunga lingua biforcuta. Troppo pigro per continuare a cercare la sua vera realtà Homer decide di accontentarsi.
La paura fa novanta VI (1995) – Incubo a Evergreen Terrace
Parodia della saga horror cult Nightmare: il mitico Freddy Krueger è interpretato da Willie il giardiniere che per vendicarsi dei genitori dei bambini di Springfield che non avevano fatto nulla per tentare di salvarlo da un incendio decide di tormentare in sogno Bart, Lisa e i loro compagni e di ucciderli tutti. Willie è vestito con l’iconico maglione a righe di Krueger e al posto del guanto artigliato ha un rastrello.
Bart e Lisa come nel film cercano di stare svegli per non morire ma addormentandosi e trovandosi nella loro scuola cercano di escogitare un piano per eliminare Willie che nel frattempo assume forme diverse: si tramuta infatti in un trattore, in un ragno e infine in una cornamusa, date le sue origini scozzesi. Viene ucciso dalla piccola Maggie che con il suo ciuccio ostruisce lo sfiatatoio della cornamusa facendo esplodere Willie.
La paura fa novanta VII (1996) – Il mostro e io
Hugo, un bambino identico a Bart vive segregato nella cantina dei Simpson, trattato come un animale all’insaputa di Lisa e Bart. Si scopre così che Hugo è il gemello siamese di Bart dal quale è stato separato alla nascita perché ritenuto malvagio e pericoloso perché tendente ad aggredire e mordicchiare il fratello.
Il gemello scoperto da tutta la famiglia scappa di casa ma ritorna di nascosto per rapire Bart con l’intento sadico riattaccarlo a sé. Si scoprirà però in seguito che il vero gemello cattivo è Bart – “Non sarete mica sorpresi!” dice sarcastico a tutti – venendo rinchiuso in soffitta e sostituito in famiglia da Hugo.
La paura fa novanta VIII (1997) – Mosca contro mosca
Un chiaro omaggio a La mosca di David Cronenberg remake a sua volta de L’esperimento del dottor K del 1958. Bart gioca con la macchina per il teletrasporto comprata da Homer dal professor Frink: dopo aver incrociato il cane e il gatto Bart intende fondersi con una mosca e diventare un supereroe.
Il risultato però è comico e non di certo “mostruoso” come nel film: Bart si sdoppia letteralmente diventando una piccola mosca e mantenendo intatta soltanto la sua testa mentre la mosca ha assunto il corpo di Bart, tenendo la sua naturale testa. Con l’aiuto della sempre ingegnosa Lisa Bart riuscirà a tornare alla normalità e invece di gioire Homer come da copione inizierà a rincorrerlo con un’ascia per tutta la casa.
La paura fa novanta X (1999) – So cosa hai fatto-fattino-fattuccio
Ned Flanders viene investito involontariamente da Marge e viene dato per morto. Tutta la famiglia Simpson ritorna a casa come se niente fosse cercando di dimenticare l’incidente. Dopo il funerale di Ned uno strano individuo inizia a tormentarli ripetendo e scrivendo ovunque la frase inquietante: “So cosa hai fatto!”.
Il corto cita diversi film: dal famoso horror del 1997 So cosa hai fatto, parafrasato nel titolo con un’espressione “alla Ned Flanders”, a Scream quando Boe chiama al telefono Homer nel cuore della notte a Un lupo mannaro americano a Londra quando si scopre che Ned non è morto nell’incidente perché poco prima è stato assalito da un licantropo divenendo così immortale. Ned appena spunta la luna piena si tramuta in un lupo mannaro e inizia a sbranare Homer che anche in questi momenti non perde l’occasione di prendere in giro l’odiato vicino.