Dahmer: la storia vera del serial killer Jeffrey Dahmer protagonista della serie Netflix
Le vicende reali che hanno ispirato la serie Dahmer, basato sul mostro di Milwaukee.
Il mostro di Milwaukee. A lui Netflix dedica una serie, Dahmer, lanciata sulla piattaforma di streaming ieri, mercoledì 21 settembre 2022. Protagonista delle vicende rappresentate su schermo Jeffrey Dahmer, assassino e cannibale, oggi ricordato come uno dei peggiori criminali degli ultimi anni. Ecco la sua storia vera.
La vera storia di Jeffrey Dahmer
Nasce il 21 maggio del 1960 a Milwaukee, una cittadina del Wisconsin, figlio di un’istruttrice telescriventista e uno studente di chimica. Fino all’età di 6 anni è un bambino felice e spensierato, ma qualcosa cambia nel momento di trasferirsi coi genitori in Ohio. Da lì in avanti, Jeffrey assume un carattere chiuso, anche a causa della lontananza del padre, spesso via per gli impegni accademici, e dell’ipocondria della madre.
All’età di 8 anni Jeffrey comincia a collezionare resti di animali. Dai 13 anni subisce scherzi a scuola e matura le prime fantasie sessuali su persone morte. Quindi, all’età di 16, comincia ad accusare problemi di alcolismo e, una volta raggiunta la pubertà, Dahmer si rende conto di essere omosessuale, ma decide di tenerlo nascosto a tutti. La lista dei crimini si apre a 18 anni, in seguito alla separazione dei suoi genitori. La vittima è un giovane autostoppista di 19 anni, ucciso dopo aver avuto un rapporto sessuale con lui.
Successivamente, si iscrive all’università dell’Ohio, ma dura appena tre mesi, poiché viene fatto arruolare dal padre. Il secondo assassinio giunge qualche anno più tardi, all’incirca con le medesime modalità. In totale si conteranno 17 vittime, tutte giovanissime e di sesso maschile (addirittura un 14enne). Dalla trappola sfugge un 13enne che lo denuncia e, così, Dahmer viene arrestato per violenza sessuale.
L’ultimo tentativo di omicidio di Jeffrey Dahmer avviene il 22 luglio 1991. Invitato un ragazzo in casa, lo addormenta parzialmente con un sonnifero e lo costringe a entrare nella sua camera da letto. Qui la vittima designata nota foto sconvolgenti e un insopportabile odore di marcio. Di conseguenza, scappa fino a raggiungere la polizia. Gli agenti fanno scoperte terrificanti e arrestano Jeffrey Dahmer.
Sottoposto a processo, viene dichiarato colpevole e condannato all’ergastolo con un totale di 957 anni di prigione. Una volta recluso si converte al cristianesimo ma i compagni di cella provano in più occasioni a ucciderlo, finché un carcerato schizofrenico non ci riesce, il 28 novembre del 1994: aveva 34 anni.