La Fantastica Signora Maisel 5: la spiegazione del finale di stagione della serie TV

Midge Maisel dopo 5 stagioni ci saluta con un finale emozionante che è un inno alla caparbietà e alla passione. Attenzione spoiler!

Sono passati sette anni da quando la casalinga Miriam “Midge” Maisel, appena lasciata dal marito per la segretaria, è salita sul palco del Comedy Club Gaslight ubriaca e in lingerie mostrando di che pasta era fatta, esibendosi in un monologo brillante e cominciando la sua rocambolesca scalata al successo, tra i nomi più importanti della stand-up comedy. Per 5 stagioni La fantastica signora Maisel, serie di successo Prime Video firmata da Amy Sherman-Palladino (Una mamma per amica) giunta al finale, ci ha raccontato gli alti e i bassi dell’affascinante protagonista interpretata dalla straordinaria Rachel Brosnahan (due volte vincitrice del Golden Globe e di un Emmy per il ruolo di Midge), sempre al fianco della sua amica/manager Susie Myerson (Alex Borsetein), tra amori, disavventure, delusioni, trionfi e cadute.

La fantastica signora Maisel, cinematographe.it

Questa ultima stagione, dopo anni a mostrarci la vita di Midge negli anni ’60 e i suoi tentativi di sfondare come comica, ci ha fatto fare diversi salti temporali, fino ai giorni nostri dove scopriamo che effettivamente è riuscita a conquistare con il suo talento tutto il mondo, è diventata una delle stand-up comedian più famose, collezionando successi, premi, ma anche diversi matrimoni fallimentari e chiudendo anche i rapporti con Susie che nel frattempo è diventata una delle manager più potenti dello spettacolo. Vediamo anche le ripercussioni che i suoi sogni e la sua carriera hanno causato sui figli Esther e Ethan, una diventata una scienziata di rara genialità ma segnata nella vita privata inevitabilmente dal rapporto con una madre assente e proiettata solo sul lavoro, l’altro, insicuro e anche lui con problemi irrisolti con la madre, ha lavorato in un kibbutz in Israele per diventare un rabbino. Tra flashback, flashforward e ritorni alla normale linea temporale questa ultima stagione in maniera sorprendente ci ha fatto vivere pienamente l’universo Maisel, non più solo seguendola nelle sue peripezie negli anni ’60 ma vedendola realizzata, sul tetto del mondo, da casalinga dell’Upper West Side a star indiscussa della comicità.

Come finisce La fantastica signora Maisel nell’ultima stagione? Ecco la spiegazione

La fantastica signora Maisel, cinematographe.it

All’inizio dell’ultima puntata, dal titolo Quattro minuti, ci troviamo nel 1965 e vediamo il grande comico Lenny Bruce (Luke Kirby) (realmente esistito), colui che ha sempre creduto e spronato Midge a inseguire il suo sogno, esibirsi in un squallido locale, visivamente provato da alcol e droghe e incapace di fare un monologo, ormai confuso, stanco, depresso. Qui incontra Susie che cerca di convincerlo ad andare a cenare insieme per parlare della sua carriera visto che lei ormai è una manager e potrebbe aiutarlo: “Ho dei contatti, c’è gente che mi deve fare dei favori, tu sei Lenny Bruce, non ci sarà nessun altro come te, diamoci da fare”, gli dice urlando, “Tieniti quei favori, usali per qualcuno che li meriti”, le risponde l’uomo, chiedendo prima di andare via se Midge è lì con lei. Susie risponde di no, ma in realtà è fuori dal locale, e si capisce che preoccupata per il vecchio amico sta cercando di aiutarlo indirettamente per risollevarlo da questo periodo buio. Un tentativo vano, nella realtà Lenny Bruce morirà nel 1966 per overdose di morfina, ma questo tragico epilogo non viene menzionato nella serie.

La fantastica signora Maisel, cinematographe.it

Tornati al 1961 vediamo Midge in trepidante attesa che il suo capo, il presentatore Gordon Ford (Reid Scott), per il quale è una “semplice” autrice, le permetta di esibirsi come comica in prima serata nel suo programma tv, tra i più seguiti negli Stati Uniti, nonostante da sempre ci sia la ferrea regola che gli autori non possano partecipare come ospiti del programma. Susie però, pregata nella puntata precedente da Midge, ha chiesto a malincuore a Hedy, moglie di Ford, che ha una grande influenza sul marito, di intercedere per lei per dare la grande possibilità della vita a Midge. Per Susie è un grande sacrificio perché Hedy è stato il suo unico e grande amore, hanno avuto una relazione importante da giovani ma le ha spezzato il cuore lasciandola per un ragazzo, e non riesce ancora a perdonarla. Hedy riesce a convincere Gordon che malvolentieri comunica a Midge che parteciperà al Gordon Ford Show la sera stessa. Dopo un giro rocambolesco di chiamate per invitare tutta la sua famiglia compreso l’ex marito Joel con il quale è chiaro che ci sia un riavvicinamento, arriva il grande momento che viene subito rovinato quando Gordon Ford, ferito nell’orgoglio, che non vuole darla vinta a Midge, dietro le quinte le dice che non farà nessun monologo comico ma che verrà semplicemente intervistata come autrice. Un nuovo ostacolo verso il suo sogno, la frustrazione di vedersi sminuita di fronte a un grande pubblico e soprattutto di fronte ai suoi amici, a Joel, e ai suoi genitori Rose e Abe Weissman (Marin Hinkle e Tony Shalhoub), i quali, soprattutto il padre, finalmente le riconoscono il suo talento dopo anni passati a sminuire le sue ambizioni. Nella penultima puntata, infatti, Abe a cena con amici, prendendo coscienza della bravura della figlia aveva confessato con amarezza: “Non l’ho mai davvero presa sul serio, e per quanto incomprensibile sia la carriera che ha scelto di intraprendere lei sta facendo tutto da sola. Da dove viene tutta questa sua forza e fermezza di spirito che io non ho mai avuto? Dove sarebbe arrivata se io l’avessi aiutata e non ignorata? Mia figlia è una persona davvero ammirevole e non credo di averglielo mai detto”.

Midge Maisel: un inno alla caparbietà, alla forza delle donne in un ambiente dominato dagli uomini

La fantastica signora Maisel, cinematographe.it

Ma la signora Maisel non è mai stata tipa da arrendersi di fronte alle difficoltà, capace di colpi di testa che alle volte le sono costati cari ma altre le hanno rivoluzionato la vita. Durante uno stacco pubblicitario non programmato, lanciato da Gordon per farle un dispetto, Midge comprende che i quattro minuti che le rimarranno una volta tornati in onda saranno quelli cruciali per la sua carriera: “Mi rimangono quattro minuti”, dice a Susie, “sto pensando di fare una cosa, un gesto sconsiderato che potrebbe essere un male per tutte e due”, e guarda verso il microfono facendole capire che a tutti i costi farà il suo monologo. “Hai iniziato la tua carriera salendo su un palco senza che te l’avessero detto e dicendo cose che nessuno voleva che dicessi, perciò… tette in su”, le dice Susie, citando il loro motto.

Tornati in onda dopo aver scambiato qualche battuta con Gordon, Midge presenta il suo monologo e nonostante le rimostranze del presentatore prende il microfono e si esibisce nel pezzo che cambierà per sempre la sua vita: con il suo stile inconfondibile, fra battute clamorose, osservazioni pungenti e tanta autoironia questa sua esibizione diventa un omaggio al suo percorso, a tutti i tentativi fatti nel corso degli anni, alle lacrime, alle gioie, alle speranze. Un inno alla caparbietà, alla forza di una donna in un ambiente fatto di uomini, di maschilismo imperante, in un’epoca in cui era ancora più difficile farsi valere, e il personaggio di Midge alla fine di questa seria appare come un tributo a tutte quelle donne che nella storia si sono battute per l’emancipazione e per i diritti di tutte, per il presente e soprattutto per il futuro. Midge è un esempio da seguire universalmente, non abbattersi, rischiare sempre, vivere al massimo: “Voglio una vita immensa…alcuni dicono che l’ambizione rende le donne non attraenti, può darsi. Sapete cosa non è affatto attraente? Stare ad aspettare che succeda qualcosa. Guardare dalla finestra pensando che la vita che dovresti vivere è lì fuori ma tu non riesci ad aprire la porta e andartela a prendere, e se ti dicono che puoi non ce la fai. I codardi fanno tenerezza solo nel Mago di Oz”.

Tra gli applausi, le risate e l’entusiasmo generale Gordon Ford presenta finalmente al pubblico la fantastica signora Maisel!

La fantastica signora Maisel, cinematographe.it

La narrazione poi torna a sei mesi prima, quando Midge e Lenny stanno cenando in un ristorante cinese, e il comico per l’ennesima volta sprona l’amica, sa che ce la farà: “Ricorda le mie parole, ben presto, in un futuro non troppo lontano, sarai tu a pagare la cena dal cinese”. E così è stato.

La puntata finisce con un grande salto al 2005, con Midge anziana in un enorme appartamento, circondata dai suoi assistenti, che instancabile pianifica numerose esibizioni. Dalle foto sparse per la casa si intuisce che ha avuto davvero la vita immensa che sognava, ricca di incontri importanti, di soddisfazioni, nella quale il solo e vero amore è stato Joel, proprio lui che innescò tutto tradendola e lasciandola per la segretaria. Nella sua vita è anche tornata da tempo Susie, con la quale c’era stata una lunga rottura dopo un brutto litigio: le due a distanza si chiamano per tenersi compagnia, per chiacchierare e guardare insieme il loro show preferito, ridendo e scherzando come ai vecchi tempi, oramai inseparabili.