L’infermiera: la storia vera dietro alla serie TV Netflix
La miniserie danese, ideata da Kasper Barfoed, attinge fortemente dalla realtà, riportando alla luce un macabro racconto ospedaliero.
L’infermiera è la recente miniserie Netflix, composta da 4 episodi ed ideata in particolare da Kasper Barfoed (L’uomo delle castagne, Codice fantasma) che da poco ha debuttato sulla famosa piattaforma streaming americana. Mentre lo show è attualmente al secondo posto delle serie televisive più viste del servizio on demand, è importante indagare sulla realizzazione in sé perché a livello di contenuto nasconde davvero tante sorprese.
L’infermiera (nota in lingua originale come The Nurse), infatti, trae ispirazione dalla cronaca, riprendendo fatti che sono realmente accaduti. Una scelta che contraddistingue diversi prodotti di Netflix che cercano di trasporre, con fedeltà e in alcuni casi con un po’ di originalità, eventi traumatici e non solo. Vi ricordiamo che L’infermiera, prodotta da SAM Productions, ha visto la luce per la prima volta sulla piattaforma del piccolo schermo il 27 aprile 2023.
L’infermiera: i terribili omicidi trasposti dallo show
L’infermiera vede come protagoniste due infermiere di un ospedale danese: il tutto comincia con Pernille Kurzmann (Fanny Louise Bernth) che comincia per la prima volta il suo lavoro e conosce una sua collega decisamente molto talentuosa e apprezzata da tutti ovvero Christina Aistrup Hansen (Josephine Park). La coppia, tra l’altro, viene soprannominata Dream Team perché riesce a salvare un paziente in arresto cardiaco. Come mostra perfettamente già la prima puntata dello show, però, Pernille si rende conto che rimanere con Christina a lavorare durante i turni notturni non è mai una scelta tranquilla visto che si rende conto subito di qualcosa di sospetto all’interno della stanza di un malato ritrovato morto.
La serie trae ispirazione in particolare dal libro The Nurse: Inside Denmark’s Most Sensational Criminal Trial scritto da Kristian Corfixen ed effettivamente è molto fedele a quanto è realmente accaduto Nykøbing Falster Hospital, dall’incontro tra le due infermiere fino alla scoperta degli omicidi da parte della Hansen che, durante la notte, somministrava segretamente diazepam e morfina ai pazienti che stavano peggio. Uno degli aspetti più importanti dello show riguarda il fatto che, quando Christina è stata condannata, molti degli altri medici e infermieri dell’ospedale hanno svelato di nutrire già dei dubbi da tempo.
“Così tante persone hanno sospettato qualcosa o visto qualcosa – eppure è la nuova infermiera, quella che è al suo primo lavoro che non solo sente che qualcosa non va, ma che in realtà fa qualcosa al riguardo e rischia tutto. [Realizzare la serie] è diventato molto importante per cercare di essere fedele a Pernille e alla situazione in cui si trovava. Volevamo che il pubblico fosse in grado di sentire quanto sia difficile. Non è solo premere un pulsante e poi sei un informatore. Come è potuto succedere per così tanto tempo – quando, dopo che l’intera faccenda è stata rivelata, molte persone sembravano saperlo o sospettarlo? Quella è diventata la chiave a cui siamo sempre tornati. Non si tratta solo di un killer ‘pazzo’, si tratta di ‘In che modo il sistema ci impedisce di parlare apertamente o in che modo il sistema si protegge?'”
L’infermiera mostra perfettamente il destino di Christina. A seguito di un caso in tribunale cittadino che è durato quasi un mese e ha coinvolto più di 70 testimoni, Hansen è stata condannato all’ergastolo per gli omicidi dei pazienti Viggo Holm Petersen, Anna Lise Poulsen e Arne Herskov, e per il tentato omicidio di Maggi Margrethe Rasmussen. Tuttavia, poiché non si poteva escludere che altri fattori avessero portato alla morte dei pazienti, è stata invece condannata per quattro capi di imputazione per tentato omicidio in appello. La condanna di Hansen è stata commutata a 12 anni nel 2017 e le è stata anche revocata la licenza per esercitare la professione di infermiera. Mentre l’infermiera omicida è ancora in carcere (è detenuta dal 2016 quindi uscirà nel 2028), la sua collega “eroica”, come segnala bene la serie, continua a lavorare al Nykøbing Falster Hospital.
I titoli di coda della serie, infatti, mettono in evidenza che Pernille Kurzmann è l’unica che ha scelto di rimanere a lavorare in quella struttura ospedaliera dopo aver scoperto i terribili omicidi di Christina. Che dire? I collegamenti tra la verità storica e lo show sembrano infiniti e anche il processo di adattamento sembra essere stato fatto allo scopo di raccontare tutti gli eventi in una chiave quasi documentaristica.
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