Lore – Antologia dell’orrore: 5 motivi per vedere la docu-serie horror di Amazon Prime
Ecco perché vedere Lore - Antologia dell'orrore, una serie inquietante e originale di Amazon Prime Video che insegna che tutte le leggende hanno un fondo di verità
Il modo migliore per imparare, lo dicono tutti, è farlo divertendosi, ma com’è possibile immagazzinare a cuor leggero una grande mole di nozioni? I documentari ci vengono incontro nell’offrirci una didattica piacevole, ma anche le serie tv possono ricoprire questo importante ruolo. Negli ultimi tempi l’accuratezza di molti titoli storici ha permesso agli spettatori di avvicinarsi con facilità a temi complessi e di conoscere eventi importanti del nostro passato, agevolando anche la memoria. Una serie tv immancabile per chi vuole imparare qualcosa di nuovo (e bizzarro) in modo entusiasmante è Lore – Antologia dell’orrore disponibile dal 2017 su Amazon Prime Video. Lore nasce dal podcast horror di Aaron Manhke, nel quale viene raccontata in ogni episodio una storia diversa, una leggenda popolare, un fatto di cronaca dai risvolti misteriosi, episodi che tutti considerano soprannaturali, ma che potrebbero avere un fondo di verità.
Le motivazioni per recuperare questa serie antologica sono molte: eccovene subito cinque!
Lore – Antologia dell’orrore è realizzata da un maestro della narrazione horror: Aaron Manhke
Che Lore – Antologia dell’orrore sia una serie di impianto fortemente narrativo è chiaro fin dalla scoperta della sua genesi. Dell’omonimo podcast sono stati selezionati i capitoli più interessanti e adattati in modo eccellente grazie all’unione di molte forze.
Per quanto riguarda la prima stagione viene mantenuto un format molto simile a quello del podcast, basato in particolar modo sulla narrazione di Manhke. Sebbene nella versione italiana della serie la sua voce sia sostituita da quella di Paolo De Santis, è il modo di raccontare dell’autore a risultare efficace, tanto nel podcast quanto nella serie. La voce fuori campo, unita ad altri validi stratagemmi che vedremo nel prossimo punto, ha il compito di catturare l’attenzione dello spettatore, agevolando l’apprendimento delle leggende e dei loro contesti storici.
Lore – Antologia dell’orrore: un format efficace
Alla narrazione magnetica di Manhke si aggiungono diversi elementi che rendono il format scelto per Lore – Antologia dell’orrore qualcosa di unico nel suo genere, almeno per quanto riguarda la prima stagione. A interrompere sporadicamente la narrazione, composta dalla voce fuori campo e da scene di tipo cinematografico, ci sono inoltre splendide illustrazioni e animazioni, create in ogni puntata da artisti diversi per dare vita ad arricchimenti educativi. I disegni non hanno solo un compito didascalico, ma donano agli episodi un ritmo più incalzante e una varietà davvero piacevole. L’assenza di tutti questi elementi (voce narrante e componente artistica) nella seconda stagione – in favore di puntate interamente cinematografiche – abbassa la qualità del prodotto, ma la commistione ben bilanciata tra il fascino delle leggende raccontate e il coinvolgimento dato dalle parti recitate, rendono comunque godibile l’intera serie.
Lore – Antologia dell’orrore: leggenda o verità?
Il folklore, elemento molto importante nella cultura di ogni Paese, può sembrare solo un insieme di favole antiche, ma mostra un forte intento educativo in una comunità. Spesso a contribuire alla formazione di una leggenda sono eventi traumatici, che creano orrore nella popolazione, come una tragica morte o fatti che in tempi antichi non potevano ancora essere spiegati tramite il ricorso alla scienza.
Lore – Antologia dell’orrore desidera indagare questi avvenimenti, senza togliere quel fascino macabro e sinistro alle storie, ma cercando di osservare le vicende analizzate da diversi punti di vista. Prende in esame la leggenda dei vampiri, la fiaba di Cappuccetto Rosso, lo Spiritismo, la possessione demoniaca e così via. Gran parte del fascino di Lore è dovuto al fatto che a volte la realtà si rivela più inquietante della fantasia.
L’intento didattico di Lore – Antologia dell’orrore
Uno dei punti forti di Lore, oltre ovviamente alla sua veste eccezionale fatta di illustrazioni e didascalie, è la sua capacità di insegnare intrattenendo. Gli episodi si basano su fatti prettamente di fantasia, ma che sono inseriti in contesti storici, culturali e sociali ben definiti, che possono essere compresi più facilmente tramite la visione. Molte sono le curiosità che si possono apprendere tramite la serie, soprattutto i dettagli affascinanti che accompagnano la formazione di un mito.
Lore – Antologia dell’orrore permette di imparare qualcosa di nuovo in modo semplice e appassionante, dando prova di essere una serie dal forte contenuto educativo.
Lore – Antologia dell’orrore: un’atmosfera da brivido
Intento didattico o no, Lore rimane in primo luogo una buona serie tv, da gustare possibilmente in una serata buia. A creare un’atmosfera da brivido ci pensano le agghiaccianti vicende esplorate puntata dopo puntata, che immergeranno lo spettatore in un mondo fatto di sedute spiritiche, bambole possedute, lupi mannari, streghe e quei mostri che solo le più spaventose delle fiabe dovrebbero celare, ma che potrebbero essere ispirati a qualcosa di vero.
Per chi apprezzasse particolarmente la serie e desiderasse un approfondimento, consigliamo anche di recuperare il podcast, ricchissimo di puntate, spiegazioni e affascinanti racconti tratti dal folklore.