Come finisce Lucifer 6? La spiegazione del finale della serie TV
Un altro modo di intendere l'Inferno: nel gran finale di Lucifer 6 il diavolo scopre la sua vera vocazione. ALLERTA SPOILER!
Non c’è citazione più adatta di quella dello scrittore James Arthur Baldwin per descrivere l’anima, intesa come l’elemento essenziale, dell’ultima tranche di episodi della stagione conclusiva di Lucifer 6: la serie TV di grandissimo successo ideata da Tom Kapinos e prodotta da Warner Bros. Television. Perché citando Baldwin: “Il prezzo che si paga nell’intraprendere una certa vocazione è conoscerne intimamente il lato sporco”. Se questa conoscenza è rapportata al diavolo in persona, è assicurata; anche se nel gran finale riaffiorano i sensi di colpa e trionfano i sentimenti genuini. Si arriva persino a fare immaginare che la struttura a circolo chiuso di un loop infernale possa serbare una possibile via di fuga. È l’intuizione di quel buon diavolo di Lucifer interpretato da Tom Ellis.
Lucifer 6: che cosa accade nel finale della serie?
Un predestinato viaggio nel tempo è la pietra angolare che sorregge tutta la costruzione narrativa del gran finale di Lucifer 6, e che si trasforma in un’impresa di ricostruzione degli affetti famigliari, dove però è in gioco il destino dell’umanità. Rory (Brianna Hildebrand) è un giovane angelo ribelle, figlia di Lucifer e della detective Chloe Decker, che proviene dal futuro perché è molto arrabbiata con suo padre che l’ha abbandonata (pur non conoscendone la ragione) insieme alla madre, ancora prima che nascesse. Intende vendicarsi e uccidere Lucifer, ma dopo qualche tempo passato sulla terra si rende conto che i sentimenti di suo padre nei suoi confronti sono tutt’altro che negativi. Rory abbandona la rabbia iniziale e inizia ad amare Lucifer.
Provenendo dal futuro, avverte suo padre che il giorno del 4 giugno lui avrebbe lasciato lei e Chloe, e sarebbe sparito dopo essersi recato nella Decima strada. Intanto una serie di problemi diffusi su scala mondiale rendono sempre più concreto il rischio di una vicina Apocalisse. L’universo è al momento senza una guida, e viene gestito da un gruppo di angeli volenterosi. C’è fretta di occupare la principale poltrona del Paradiso, quella che spetta a Dio. Ma dopo aver subito il pressing dell’angelo Amenadiel, primogenito di Dio e fratello di Lucifer; e contrariamente alle aspettative di tutti, Lucifer capisce che diventare Dio non è la sua vocazione. Confessa le sue intenzioni a chi gli sta accanto, e anche a suo fratello Amenadiel che (come si scopre più avanti) diventa il nuovo Dio dell’universo.
Il diavolo scopre la sua vera vocazione
Intanto le notizie rivelate da Rory sugli eventi futuri preoccupano Lucifer. Il diavolo escogita un piano per non sparire il 4 giugno, e cerca con tutte le forze di stare alla larga dalla Decima strada. Proprio quando la sua sparizione sembra essere scongiurata, il destino irrompe sulla scena. Vincent Le Mec (Rob Benedict), l’assassino di Dan, rapisce la Rory del futuro, perché vuole vendicarsi di Lucifer. Usare la giovane come esca per attirare Morgenstern nella decima strada, e poi ucciderlo. Chloe e Lucifer capiscono quindi che l’unica ragione che avrebbe potuto portare Lucifer lontano è legata alla salvezza della figlia Rory. Vincent vuole uccidere il diavolo, il suo intimo suggeritore. Fargli provare il dolore che lui ha vissuto. Arrivati nella decima strada, Chloe e Lucifer vedono che Le Mec è armato mentre Rory è incatenata. Rory, che non vuole più uccidere il padre, e che, anzi, ha compreso perché Lucifer ha dovuto lasciarla (ragione legata proprio all’amore per lei) riesce a liberarsi mentre Vincent sta per colpire Lucifer. Rory prova a uccidere Vincent, ma Lucifer la blocca. La prega di essere una persona migliore di lui. In quell’istante Rory realizza che il padre l’ha salvata dal destino di demone. E capisce il perché di quel viaggio a ritroso nel tempo che ha permesso a Lucifer di aiutare Rory, di proteggere la sua anima dalle tentazioni dell’Inferno. Lucifer ha aiutato anche altri, fra i quali Dan che ora si trova in Paradiso.
“Ogni demone merita un’altra chance“, afferma Rory. E il diavolo comprende finalmente la sua vera vocazione. Ricorda le parole paterne, e capisce che all’Inferno non serve un custode ma un guaritore. La vocazione di Lucifer, che davvero darà significato alla sua esistenza, è aiutare le anime dell’Inferno a ritrovare la pace, così che anch’esse possano ritrovare la via del Paradiso.
La spiegazione di Lucifer 6: il finale di stagione svela un altro modo di intendere l’Inferno
Riassumendo si scopre che Lucifer finisce per lasciare Chloe e Rory per assolvere una missione più alta e nobile e a servizio di tutta l’umanità. Prima di scendere all’Inferno, Lucifer saluta i suoi amici sulla terra. Fra loro ci sono Maze (ormai sposata con Eve), la scienziata Ella Lopez e la sua psicoterapeuta Linda Martin che ha contribuito in maniera determinante alla sua crescita spirituale. La storia riprende diversi decenni più tardi, quando Chloe è anziana, sola e in fin di vita in un letto di ospedale. Prima di morire, rivede l’angelo Rory che la rassicura e le dice che si sarebbero riabbracciate in Paradiso. Chloe muore e vede Amenadiel che le domanda se è pronta a tornare a casa.
Intanto Lucifer è a suo agio nel suo nuovo ruolo all’Inferno. In “un ufficio di psicanalisi” Lucifer aiuta le anime dei dannati con tutto ciò che può servire a farli redimere. Tra queste c’è la vecchia conoscenza di Le Mec. Lucifer sente bussare alla porta dell’Inferno, è Chloe, la sua amata, che si propone come partner per portare avanti insieme il suo compito laggiù. Insomma finalmente saranno “partner per sempre”. Questo è il gran finale di Lucifer, che se da un lato vuole far riscoprire quell’Inferno legato al libero arbitrio (la scelta di essere lontani da Dio), dall’altra prova a riscrivere il concetto di dannazione eterna, lasciando sempre socchiusa la porta dell’anima allo stato di grazia.
Leggi anche Lucifer – Stagione 6: recensione dell’ultima stagione della serie Netflix